venerdì 8 dicembre 2017

DA GENNAIO 2018: LANCIAMO GLI STATI GENERALI DELLA SINISTRA?

E’ venuto il momento di lasciarci alle spalle l’esperienza del Brancaccio e di fare definitivamente deserto nei confronti dell’Armata Brancaleone nata domenica scorsa a Roma.
Dobbiamo guardare avanti con ancor maggiore entusiasmo e voglia di costituire un soggetto politico che unisca tutte le persone e entità che si riconoscono nella Sinistra.
E questa impresa deve nascere senza l’ansia di dover partecipare ad elezioni e quindi deve escludere fin dall’inizio qualsiasi partito o entità analoghe che hanno come scopo principale (per non dire essenziale) proprio questo scopo.
Sono da escludere perché ormai sono strutture di vertice e apparati di potere in cui permane un'assenza di dialettica e trasparenza interna. 
Parlano di democrazia ma non la applicano all’interno della loro organizzazione.
Parlano di difesa di diritti civili e sociali, ma quando si tratta di lottare in mezzo alla gente l’unica cosa che si nota è la loro deplorevole e costante assenza.
Non sappiamo cosa farcene di questo attivismo da salotto e di queste parole al vento!
E quindi rendiamoci conto che non abbiamo perso niente e che il nostro tentativo non è fallito ma solo rimandato.
La prima cosa da fare è cominciare col contarci e di convocare dove già siamo presenti delle piattaforme di dialogo e di confronto in cui definire quali potrebbero essere le entità che potrebbero unirsi alla formazione di un progetto politico autenticamente alternativo al neoliberismo distruttivo di questa epoca.
In secondo luogo, stabilire i punti di criticità in cui localmente possiamo fungere da elemento di aggregazione sociale e politica intorno alla difesa dei diritti civili e sociali.
In terzo luogo, prendere contatto con tutte le entità che lottano sul territorio e presentare loro la bozza di questo progetto di unione sociale e politica, spiegando che non si limiterà ad essere solo locale, ma che una volta partito sarà oggetto di una unificazione in un solo soggetto politico a livello nazionale.
Una volta attivate tutte queste cellule aggregative locali, convocare una “tre giorni” di “Stati Generali della Sinistra” a Roma, in cui i delegati di ognuna di queste cellule fisseranno le premesse di uno statuto organizzativo (organizzazione di tipo orizzontale e non verticistico) e le bozze di un programma politico a livello nazionale e internazionale.
Dopo che i delegati avranno comunicato e discusso tali premesse a livello locale con le loro cellule di appartenenza, verrà stabilita un’assemblea conclusiva in cui gli stessi delegati voteranno gli atti determinativi che sanciranno la nascita del nuovo soggetto politico.
Attraverso un simile percorso costitutivo, il principale vantaggio sarà che quest’ultimo sarà l’emanazione effettiva delle realtà territoriali che in questi anni hanno veramente rappresentato la Sinistra in questo paese e questa vicinanza costituirà un punto vincente e una svolta di non poco conto sulla scena della politica italiana.
Ci proviamo?

Yvan Rettore


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