lunedì 19 febbraio 2018

CONTRO I NEOFASCISTI MANIFESTAZIONI DOVUNQUE.... CONTRO I POTERI CHE CONTANO NIENTE!

Vedo tanta gente schierarsi (giustamente) contro i partiti neofascisti, ma nessuno contro coloro che hanno approfittato della crisi per arricchirsi sulle spalle della gente comune: da Marchionne a Marcegaglia, da Profumo a Zonin, dai grandi potentati di Confindustria alla gerarchia finanziaria, dalla massoneria alle potenti entità di Santa Madre Chiesa.
Nessuna manifestazione di dissenso o azioni concrete nei loro confronti, manco un lancio di monetine e ancor meno sfoghi chiari e ripetuti sui social o sulla stampa!
E pensare che sono proprio loro ad avere voluto, costruito e favorito il marciume in cui attualmente sguazziamo e sul quale loro continuano a lucrare!
Cosa aspettiamo?
La luna?


Yvan Rettore


domenica 18 febbraio 2018

LA FINE DELLE CASSIERE

Come già annunciato in Francia, la figura professionale delle cassiere verrà eliminata.
Un'altra categoria professionale a rischio nel nostro paese costretta a pagare un prezzo altissimo in nome del "progresso neoliberista"!
Gradirei tanto sapere cosa propongono a riguardo l'attuale ministro Calenda e gli intelligentoni che aspirano a governare prossimamente questo paese.
Scommetto che la risposta sarebbe soltanto un patetico silenzio o uno squallido "non lo so"!
Quindi andiamo avanti con questo sistema che distrugge tutto e tutti....tanto il "giocattolo" prima o poi si romperà del tutto...anche per coloro che credono ancora di poterlo gestire a piacimento!


Yvan Rettore


REMAKE DE "IL GIUSTIZIERE DELLA NOTTE" CON BRUCE WILLIS?! MA PER FAVORE!

Charles Bronson che interpretò la prima versione (ormai leggendaria) de "Il giustiziere della notte" era un duro naturale, non aveva bisogno di sforzarsi di esserlo perché era nella sua stessa essenza. 
Perfino il suo modo di camminare denotava questa sua caratteristica. 
Willis invece è soltanto una fotocopia patetica di questa leggenda del cinema, sia perché è un attore molto più scadente (se gli togli gli effetti speciali, rimane ben poco da vedere), sia perché ha dovuto raparsi a zero e deve strizzare gli occhi e mantenere ferma la mascella per darsi una sembianza di duro. 
Quindi, faccia pure il giustiziere....ma l'unico credibile in quel ruolo rimarrà comunque sempre Charles Bronson.

Yvan Rettore




sabato 17 febbraio 2018

IL FASCISMO COME ELEMENTO CONGENITO DELLO STATO ITALIANO

Il fascismo è un elemento congenito dello Stato italiano fin dalla Liberazione.
Infatti, tutto l'apparato statale e burocratico fascista venne allora trasferito in modo pressoché integrale nella nuova struttura repubblicana. Il fascismo più pericoloso non è quindi tanto quello manifestato da questi partiti esaltati (FN, Casapound, ecc...), ma piuttosto da componenti dello Stato che chiaramente lo sostengono a cominciare da gran parte dei membri delle forze dell'ordine (specie la Polizia), dell'esercito e dei servizi segreti.
Teniamo poi conto che (come accaduto soprattutto in America Latina) gli USA lo hanno sempre alimentato e finanziato (vedi strategia della tensione, Gladio, P2, ecc...) attivamente in chiave anticomunista prima e contro un possibile accesso di una Sinistra autorevole al governo e si ha un quadro completo della situazione.
Il comportamento stesso delle nostre istituzioni indica (troppo) spesso un orientamento di stampo fascista e questo al di là del colore politico di chi governa a dimostrazione che non è affatto necessario che si torni ad un colpo di mano simile a quello del '22.
Contrariamente ad allora le componenti fasciste sono già dentro le nostre istituzioni e sanno di poter contare su forme di garantismo e di protezione praticamente assolute. Una vera e propria casta di intoccabili!

Yvan Rettore


giovedì 15 febbraio 2018

RITORNO DEL FASCISMO?!

In queste elezioni, vuoi per la crisi ancora dirompente, vuoi per il vuoto di idee e programmi dei partiti situati a Sinistra, il fascismo è tornato ad essere un tema dominante.

O meglio il pericolo che può ancor incutere in diverse persone e quindi viene usato ad arte come strumento elettorale da alcune formazioni politiche e si può tradurre in questo invito: "Votate per noi per scongiurare un possibile ritorno del fascismo!"
Viene da pensare dove fossero questi signori quando membri delle forze dell'ordine di chiara matrice fascista torturavano fino ad uccidere persone innocenti, pestavano a sangue e senza motivo manifestanti pacifici e esternavano senza problemi le loro simpatie per il ventennio?!
Viene da pensare dove siano questi leoni improvvisati della Sinistra quando lo Stato continua ad oltranza a difendere i più forti e a reprimere i più deboli nell'indifferenza generale di stampa e benpensanti?
Viene da pensare cosa stessero facendo questi eroi trasformisti quando l'Italia persiste da ormai diversi lustri nel violare costantemente l'art. 11 della Costituzione e le istituzioni chiudono gli occhi di fronte all'aumento della vendita di armi dell'85% in soli tre anni a regimi criminali e signori della guerra sparsi qua e là per il mondo?
Viene proprio da chiedersi: "A cosa ci servono e perché mai dovremo votare ancora certi personaggi che usano l'arma dell'antifascismo unicamente in chiave elettorale salvo poi dimenticarsene del tutto una volta eletti a scaldare le poltrone del Parlamento?!"
Tanto dopo il 4 marzo, secondo le logiche del solito gattopardismo italico, che si voti o meno, tutto cambierà per non cambiare nulla!
Però essere antifascisti bisogna esserlo sempre e soprattutto avere il coraggio di dimostrarlo in ogni occasione e non certo per opportunismo politico come fanno troppi politici in questo paese!

Yvan Rettore


domenica 11 febbraio 2018

SAREBBE ORA DI SMETTERLA DI STRUMENTALIZZARE LA VICENDA DELLE FOIBE!

Le prime foibe nei Balcani avvennero da parte di fascisti italiani e di ustascia croati attraverso le quali furono sterminate diverse decine di migliaia di persone. 
Quelle che vengono sempre ricordate dai fascisti contemporanei furono invece realizzate da Tito contro partigiani, comunisti antititini, altri militanti di Sinistra...
Per la maggior parte si trattava di gente non schierata politicamente, di origini sia slave che italiane. Alla fine della fiera, i fascisti uccisi risultarono solo una piccola parte. 
Questa è la verità e la cosa più deplorevole in questa vicenda è continuare a dover vedere (e sopportare) lo squallore di una parte politica che insiste nello strumentalizzare questo eccidio per fini politici!

Yvan Rettore


NELL'ATTESA DELLA TUA VENUTA...

Come in un ruscello scuro di concupiscenza e desiderio bruciato dolcemente da una passione senza fine annusi la curiosità,
Senti il ​​​​​​calore sulla lingua a soffocare ogni tua parola fino in fondo alla tua gola,
I tuoi sensi stanno per esplodere nell'attesa di tentazioni sempre più intense,

Priva di controllo sul tuo corpo, i tuoi sentimenti si confondono, scossi onda dopo onda da una forza misteriosa che ti sta sommergendo,

Lacrime bruciano i tuoi occhi, aspettando di scoprire le innumerevoli carezze che stanno per cadere sul tuo corpo indifeso pronto a far vivere nuove gioie al tuo essere,

Per giorni e giorni...

Yvan Rettore


mercoledì 7 febbraio 2018

ANTIFASCISMO: LA TATTICA DEL PD E DI LEU PER RACCATTARE VOTI!

Tattica che si riassume nell'individuare un nemico, esaltarne il pericolo invocando che il PD (stessa cosa dicasi di LEU) rimane l'unica forza politica a poterlo fermare e poi strumentalizzare il tutto dicendo che rappresenta l'ultimo baluardo a difesa della democrazia!
Tutto bello e artefatto, condito ad un punto tale che poi se dovesse vincere le elezioni si potrà permettere il lusso di fare comunque ciò che vuole, perché sarà stato legittimato a farlo dagli ingenui che avranno creduto nella buona fede delle sue dichiarazioni.
Lo hanno fatto la DC e Forza Italia (contro il pericolo comunista), perché non dovrebbero farlo ora anche il PD e/o LEU?!

Yvan Rettore


domenica 4 febbraio 2018

ITALIA, PAESE SENZA PREVENZIONE

L'Italia è un paese in cui è latente la cultura della prevenzione. 
Accadono tragedie e si compiono atti di violenza spesso efferati come dovunque nel mondo, ma con una sostanziale differenza rispetto ai paesi più evoluti.
Le reazioni della gente comune, delle forze politiche e dei media si limitano ad espressioni di condanna o di accuse, a polemiche infinite sul tema delle responsabilità e ovviamente in questo periodo elettorale, non potevano mancare le strumentalizzazioni in chiave elettorale. 
In questi ultimi giorni, l'Italia è stata colpita da ben quattro tragedie: un incidente sul lavoro che ha provocato la morte di quattro persone, un incidente ferroviario in cui sono perite tre viaggiatrici, un omicidio mostruoso di cui è rimasta vittima una ragazza e la sparatoria di ieri con diversi feriti di origini africane.
In nessuno di questi casi, ci si è soffermati sulla domanda: "Cosa si sarebbe potuto fare per evitare?"
Quindi passata l'enfasi della notizia, i morti sul lavoro sono stati subito dimenticati e altri incidenti analoghi si produrranno in futuro, mantenendo saldamente l'Italia fra i primi paesi del mondo col maggiore numero di vittime all'anno in questa triste classifica.
Le compagnie ferroviarie continueranno (tanto sanno che l'impunità è quasi sempre garantita nel caso di simili tragedie o che comunque le conseguenze sul piano giudiziario risulteranno lievi e sostenibili tanto da essere considerate soltanto un costo da coprire in nome della competitività) a speculare sulle spese di manutenzione della rete secondo l'adagio "Finché va, non c'è problema!".
Vi saranno altri omicidi con colpevoli che (complice la presenza di un sistema giudiziario buonista e scarsamente sanzionatorio) non verranno mai puniti come lo esigerebbe un sentimento di giustizia che ormai esiste soltanto nelle speranze dei parenti delle vittime di tali crimini orrendi.
E infine non mancheranno atti di pura follia (come quello di ieri a Macerata) alimentati dal degrado sociale e culturale di un paese ormai privo di veri intellettuali e senza una classe dirigente in grado di invertire la rotta perché troppo occupata a pensare alla propria sopravvivenza e smaniosa di compiere soltanto atti in grado di generare un consenso nei loro confronti che ormai diventa sempre più carente.
Alla fine della fiera, passata l'emotività suscitata dal furore mediatico, tutto tornerà come prima, ossia si continuerà a non prevenire nulla e ad aspettare il prossimo tragico evento in cui la fatalità si troverà a giocare un ruolo sempre più accessorio ma comunque determinante.

Yvan Rettore