venerdì 29 settembre 2017

SI DIVENTA UOMINI CERCANDO L'AMORE!

Non si diventa uomini collezionando avventure a destra e a manca come sembrerebbe propagandare buona parte della società attuale fondata più sulle apparenze che sulla sostanza delle cose.
Anche una volta ci si poteva tranquillamente accontentare di una sveltina qua e là ed era molto facile pure allora concretizzarle.
Bastava andare in discoteca o in un qualsiasi locale di svago e potevi tranquillamente riuscirci. 
Erano sufficienti un po' di soldi per la serata e trovavi sempre chi ci stava.
A dire il vero quando ero giovane abitavo in Svizzera e questo genere di imprese (forse un po' esagerato come termine) risultava comunque molto più facile (e lo è tuttora) che in Italia, perché le donne elvetiche sono da sempre molto più disinibite (come del resto tutte le nordiche) e direi sfacciate rispetto alle donne italiane. 
Però mentre quando sei giovane ti puoi azzardare a fare certe cose per mostrare (stupidamente ne convengo) la tua mascolinità selvaggia (e patetica), poi una persona con principi e sana di mente preferisce mollare ben presto certe abitudini e diventare uomo.
Come?
Dedicando tempo ed energie nell'impegnarsi a trovare la donna giusta, perché ciò che conta non è collezionare tante donne come se fossero trofei di caccia da esporre, ma conservarne almeno una che sia in grado di farti scoprire il senso della vita attraverso il sentimento più importante in assoluto: l'Amore! 
Che sia poi più facile fare relazioni oggi o meno (le occasioni sono maggiori, ma la qualità di ciò che trovi è molto spesso scadente) non ha grande rilevanza, perché alla fine della fiera sei tu e soltanto tu a definire cosa è giusto o non è giusto fare per riuscire a trovare l'anima gemella

Yvan Rettore


lunedì 25 settembre 2017

E BASTA COL SESSISMO IN QUESTO PAESE!

Penso che sia giunto il momento di andare oltre il sessismo in questo paese cominciando con il considerare gli esseri umani a pari merito evitando di ricorrere a categorie prestabilite e a generalizzazioni che favoriscono soltanto schierantismi inutili di cui l'Italia è piena, tanto da esserne ormai soffocata. 
Ci sono persone meravigliose, capaci di slanci straordinari e di una umanità notevole, che spesso non fanno notizia e a volte possono anche farci paura per la loro incredibile bontà, perché specie in Occidente sono una minoranza della popolazione e proprio per questo quando le incontri ti ci aggrappi come se fossero un tesoro più unico che raro.
E quella di essere buoni nel vero senso della parola non è certo l'esclusiva dell'uno o dell'altro sesso. Come non sono un'esclusiva dell'uno o dell'altro sesso, la cattiveria, l'indifferenza e la violenza sia fisica che psicologica. 
Nella mia esistenza posso dire di avere subito sofferenze sia da parte di uomini che di donne (perfino di quella che mi ha messo al mondo) e non intendo sprecare tempo ed energie nello stilare un bilancio per stabilire qual'è il sesso che domina.
Non è soltanto per mancanza di interesse, ma anche perché significherebbe essere settario ed è una cosa che personalmente mi rivolta. 
Mi riesce sempre più difficile sopportare coloro che passano le loro giornate a cercare di piazzare uno o più ostacoli all'emancipazione dell'essere umano in quanto tale, sia esso uomo o donna. 
Concludo dicendo che quando si tratta di amore vero e di sentimenti genuini e autentici, sia l'uomo che la donna sono entrambi capaci di dare il meglio di sé, dimostrando che la felicità può ancora esistere su questa Terra e questo partendo dalle piccole cose dell'esistenza quotidiana ma che sono il fondamento di ogni unione solida e duratura. 
Tutto il resto non conta.

Yvan Rettore


sabato 23 settembre 2017

I 4 DELL'AVE MARIA: SALVINI, DI MAIO, RENZI E BERLUSCONI?!

Ma sono davvero i 4 dell'Ave Maria o manco uno di loro riuscirebbe ad esserlo?!
Risposta: nessuno di loro può pretendere così tanto.
Dico questo perché se l'alternativa per far risorgere il nostro paese si riduce a dare il voto per far vincere uno dei partiti rappresentati da questi personaggi, allora non siamo messi male, ma peggio!
Cominciamo da Di Maio. Giornalista pubblicista, fuori corso dalla Facoltà di Giurisprudenza dell'Università Federico II di Napoli, non ha mai veramente lavorato (a parte una brevissima parentesi come webmaster). In pratica, ha sempre fatto il politico e in questo è "figlio d'arte" dato che suo padre ha militato nel MSI prima e in AN dopo. Sono note le sue gaffe a livello storico, geografico e nell'uso corretto della lingua italiana e c'è da chiedersi quali siano le sue competenze a livello amministrativo e in ambito sociale ed economico, dato che non ha mai avuto esperienze a riguardo. 
Cioè vogliamo davvero affidare il paese a un ragazzino di 31 anni privo di reali esperienze a livello professionale e con dei limiti evidenti sia sul piano formativo che delle conoscenze fondamentali che dovrebbe avere un premier per guidare l'Italia fuori dalla crisi che sta vivendo?! 
Passiamo ora al signor Renzi, il "Bomba", ovvero tanto fumo e poco arrosto. Di chiara matrice democristiana è riuscito a fare a pezzi il PD e ancor prima l'Italia e nelle sue infelici amministrazioni precedenti ha lasciato brutti ricordi anche nella sua natia Toscana. Dal suo governo abbiamo ereditato un ulteriore aumento del debito pubblico, della povertà e del precariato, mentre multinazionali e banche sono state trattate sempre con i dovuti riguardi tanto da pesare ulteriormente sui bilanci dello Stato sempre ovviamente a spese dei soliti fessi, ovvero i cittadini. 
Detto questo, vogliamo ancora affidare il paese a questo spavaldo e irruento quarantenne che verrà ricordato essenzialmente per i disastri che contraddistinguono l'insieme della sua carriera politica?!
E ora veniamo all'imperituro Berlusconi che in un paese normale non sarebbe mai stato eletto a nessuna carica politica e che grazie ai suoi governi è riuscito a salvare le sue aziende da un tracollo quanto mai certo e a fare ulteriormente soldi grazie ai soliti fessi, ovvero il popolo bue. Che anni straordinari furono quelli in cui governò: aumento costante del debito pubblico, affermazione ulteriore del precariato, incremento della povertà e dell'evasione fiscale (specie quella relativa ai grandi gruppi compreso il suo) a livelli mai visti prima...per non parlare della "finanza creativa" del suo ministro dell'Economia, tale Giulio Tremonti, tanto creativa da mandare a catafascio le finanze del nostro paese. 
Anche in questo caso, intendiamo per l'ennesima volta dare ancora fiducia a questo personaggio, simbolo incontestato di alcuni fra i più fallimentari governi che la nostra Repubblica ricordi?!
E poi da buon ultimo, arriviamo al prode Salvini, il "cavaliere celtico" che si propone di salvare l'Italia dal marasma, senza avere mai lavorato un giorno in vita sua (ha però partecipato ad alcuni quiz televisivi come Renzi e si sa che oggi certe apparizioni fanno curriculum!). Oltre a questo ultimo aspetto ha in comune con Di Maio quello di essere un fuori corso, ma stavolta della Facoltà di Scienze Storiche dell'Università di Milano. Con Renzi invece ha in comune il trasformismo, dato che in gioventù è stato addirittura fondatore dei comunisti padani e frequentatore accanito del noto Centro Sociale Leoncavallo. La Lega Nord, di cui è l'attuale segretario, è ovviamente corresponsabile dei disastri provocati dai governi Berlusconi di cui fece attivamente parte e la gestione stessa di tale partito appare quanto meno discutibile per i vari fallimenti che l'hanno contraddistinta.
Vogliamo davvero affidare il nostro paese ad un altro personaggio che non ha mai lavorato un solo giorno in vita sua e che non ha assolutamente alcuna competenza né conoscenza sufficienti in ambito sociale ed economico tali da poter occupare seriamente ed in modo costruttivo la poltrona di Presidente del Consiglio?!
In conclusione, dopo questa carrellata di presentazioni di questi aspiranti premier, non sarebbe il caso di tornare ad essere seri in questo paese e cominciare a costruire una vera alternativa a tutto questo, muovendo tutti quanti il sedere per riprenderci in mano la politica, controllarla e se necessario sanzionarla dal basso, riportando le necessità ed esigenze della gente comune al centro del dibattito politico, economico e sociale?!
Oppure, vogliamo continuare ad essere le solite pecore che si accontentano di delegare passivamente il proprio potere aspettando che arrivi un messia (assolutamente improbabile perché ce n'è già stato uno e non ce ne saranno altri!) che risolva tutti i loro problemi?!
Sveglia! 
Non è mai arrivato e non arriverà mai, perché soltanto noi possiamo davvero cambiare le cose.
Basta cominciare a volerlo!
Sul serio però!

Yvan Rettore



SERATA A FERRARA: COMMEMORARE ALDROVANDI O ANDARE ALLA PRESENTAZIONE DEL LIBRO DEL MINISTRO FRANCESCHINI?!

La scelta della serata odierna è da farsi tra un concerto in memoria di Federico Aldrovandi e la presentazione in libreria dell'ultima opera scritta dal Ministro Dario Franceschini (qualcuno di voi era a conoscenza che questo personaggio è anche uno scrittore?!).

12 anni fa, a Ferrara, un ragazzo 18enne veniva massacrato di botte da 4 sbirri vigliacchi che hanno pagato troppo poco rispetto al reato commesso. 

Si chiamava Federico Aldrovandi.

Alle 21'00, si svolgerà in Piazza Municipio a Ferrara un concerto in sua memoria.


Sempre alle 21'00, presso la libreria IBIS di Ferrara, il Ministro dei Beni Culturali Dario Franceschini (oriignario di Ferrara) terrà una conferenza di presentazione della sua ultima opera. 

La serata verrà mediata da Daria Bignardi (altra scrittrice).


Mi sembra ovvio che la mia scelta non possa che ricadere sul primo evento, sia perché lo considero un dovere civile nei confronti di una vita innocente prematuramente scomparsa, sia perché oltre a non provare alcuna simpatia per Dario Franceschini (ex democristiano riciclato nel PD), non gli riconosco alcuna autorevolezza né talento come scrittore e ancor meno a Daria Bignardi (anche lei originaria di Ferrara) che farà da conduttrice alla serata.


Yvan Rettore


lunedì 18 settembre 2017

TUTTA LA CLASSE DIRIGENTE E' RESPONSABILE DEL DISASTRO ATTUALE!

La disastrosa situazione attuale in cui versa il nostro paese è imputabile anche (ma non solo) all'insieme della classe politica, quindi a tutti i governi che si sono succeduti in questi ultimi lustri e senza fare i conti su chi ha fatto peggio o meglio. 
Di conseguenza anche Berlusconi e la sua cricca sono da condannare integralmente perché come al solito gli Italiani essendo di memoria corta, non si ricordano di tutte le malefatte e i danni arrecati al paese dai suoi governi (preoccupati più di salvaguardare i suoi interessi che quelli del paese). I fatti in questo senso parlano da soli e la situazione attuale è dovuta anche ai suoi governi che hanno cambiato l'Italia in peggio. 
Poi che i supporter del PD (di cui ho l'onore di non far parte) sostengano la mia stessa posizione a riguardo è una cosa che mi lascia del tutto indifferente anche perché se c'è un elemento di similitudine tra loro e i forzisti questo sta proprio nella completa incompetenza ed inefficienza nell'avere affrontato i nodi dolenti che da sempre attanagliano questo paese e di essere stati del tutto incapaci nell'attuare serie politiche volte a rilanciare l'Italia non soltanto sul piano economico, ma anche sociale, culturale e nell'ambito della ricerca.
Detto questo direi che sarebbe ora che gli Italiani anziché accontentarsi di votare con una delega in bianco i propri rappresentanti, cominciassero a controllare e sanzionare pesantemente coloro che danneggiano il paese (anche durante la legislatura) con i loro comportamenti esigendo che vengano inseriti tali strumenti a livello istituzionale come hanno già iniziato a fare diversi paesi e comunità locali. 
Allora e solo allora, potremo toglierci definitivamente dai piedi in toto questa classe dirigente assolutamente impresentabile e dannosa per il nostro paese.
Senza se e senza ma!

Yvan Rettore




sabato 16 settembre 2017

DDL FIANO CONTRO IL FASCISMO: PERICOLI E LIMITI DI APPLICAZIONE!

E' evidente che il DDL Fiano presenti non pochi pericoli e limiti nella sua applicazione.
Prima di tutto, colpendo i monumenti e altre costruzioni legate al periodo fascista, si vanno ad alimentare ulteriormente i movimenti che si ispirano a tale ideologia deleteria, i quali useranno queste azioni facendole passare come interventi discriminatori nei loro confronti, al punto da costruire un terreno fertile per recitare in modo efficace la parte dei "martiri" perseguitati dall'Italia Repubblicana. 
Già gran parte delle forze dell'ordine simpatizza in modo evidente per loro evitando di applicare la normativa che condanna le azioni inneggianti l'apologia del fascismo e con questa iniziativa puramente demagogica targata PD, è come far loro un ulteriore regalo in vista della prossima campagna elettorale. 
Ovviamente i "pidioti" non sono in grado di cogliere la gravità di questa vicenda e manco se ne renderanno conto, quando vedranno che i movimenti di estrema Destra otterranno sempre più consensi in giro per l'Italia, tanto da minare le fondamenta stesse della nostra democrazia. 
Il secondo punto è legato oltre alla manifesta incostituzionalità del DDL Fiano, alle difficoltà oggettive della sua applicazione qualora diventasse legge dello Stato. 
Infatti, quali sono i criteri che ne permetteranno l'attuazione, quali saranno i suoi limiti?! 
Tutto appare molto vago e lasciato (come spesso accade in Italia) alla libera interpretazione di ogni magistrato coinvolto (e si sa benissimo quanto questa libertà abbia provocato danni nel nostro paese). 
Vi sono località intere (Latina, Tresigallo, Guidonia, ecc...) costruite sotto il fascismo, non c'è città in cui edifici pubblici (stazioni, scuole, poste, istituti dello Stato, ecc....) non siano stati eretti durante il ventennio, per non parlare anche di quartieri giganteschi come ad esempio l'Eur a Roma che fanno parte (volenti o nolenti) del patrimonio artistico nazionale. 
In futuro (sempre che il DDL Fiano non venga bocciato dalla Consulta), un giudice zelante quanto irresponsabile potrebbe benissimo in virtù di tale normativa ordinare di radere al suolo una scuola, un parco o addirittura la sede di un municipio. 
E' vero che il fascismo rimane comunque sempre da condannare, ma i lasciti architettonici (addirittura furono costruiti in modo estremamente solido, tanto che quando vi fu il terremoto a Ferrara, nessuno degli edifici del ventennio venne colpito) dello stesso ricoprono un aspetto funzionale delle attività dello Stato e fanno parte della nostra memoria storica. 
Negare questa evidenza è anche voler negare noi stessi e il nostro passato, anche perché se vogliamo dirla tutta, bisognerebbe allora distruggere i quartieri dei ghetti a Venezia e Ferrara (perché simboli di persecuzione agli ebrei) e gran parte dei monumenti di origine romana (eretti sui massacri o grazie alla schiavitù di milioni di esseri umani). 
Suvvia, un po' di serietà ci vorrebbe in un paese retto ormai da un partito di pagliacci che propone leggi farsa quanto inutili soltanto in vista della prossima campagna elettorale e senza alcuna progettualità e buon senso autentici!

Yvan Rettore


mercoledì 13 settembre 2017

DDL FIANO CONTRO IL FASCISMO: ENNESIMO TENTATIVO DISPERATO DEL PD PER RECUPERARE VOTI A SINISTRA!

La normativa contro tali manifestazione è già esauriente e l'operazione "Fiano" è stata lanciata unicamente a livello propagandistico in vista di recuperare un po' di voti per le prossime elezioni. 
Il PD le sta tentando tutte (vedi "Ius Soli") per cercare di evitare un tracollo quanto mai certo e questa proposta di legge superflua e pasticciata (com'è tradizione consolidata del PD) si inquadra perfettamente in tale strategia. 
Per tornare sul tema, come già detto, la normativa esiste già e basterebbe applicarla, ma purtroppo essendo parte delle forze dell'ordine chiaramente simpatizzanti di tale ideologia è chiaro che spesso e volentieri hanno fatto finta di non vedere, non sentire e non udire, lasciando che squadristi di quella gramigna della Storia chiamata "nazifascismo" facessero i bulli al soldo di cittadini inermi e spesso innocenti.

Yvan Rettore





domenica 10 settembre 2017

STUPRI A FIRENZE: MEMBRI DELLE FORZE DELL'ORDINE TRATTATI COI SOLITI GUANTI DI VELLUTO!

In merito alla denuncia per stupro presentata recentemente a Firenze da due ragazze americane contro due carabinieri, non poteva di certo mancare la dichiarazione fascistoide di Matteo Salvini, segretario della Lega Nord, il quale ha ovviamente messo in dubbio a priori la versione dei fatti fornita dalle vittime perché ad essere coinvolti nella vicenda vi sono due membri delle forze dell'ordine. 
Traduzione "salviniana" di questa avventata dichiarazione: in vicende di questo tipo questi ultimi, sono comunque da considerarsi innocenti a priori e le vittime comunque colpevoli. 
Naturalmente, il Signor Salvini trascura il fatto che proprio nel nostro paese diversi tutori dell'ordine (avvalendosi in modo spregiudicato dei privilegi derivanti dal porto di una divisa) si sono spesso resi rei (nella maggior parte dei casi non confessi) di crimini efferati di ogni genere (dai fatti del G8 di Genova, agli omicidi di Aldrovandi e Cucchi, alle feroci torture inferte al Br Di Lenardo, ecc...).
Il denominatore comune che ha accompagnato tutti questi reati è che i colpevoli non sono mai stati condannati o hanno subito al massimo delle sanzioni di carattere amministrativo, comportanti tutt'al più un trasferimento ad altri servizi. 
Così, è chiaro che con la scusa di indossare una divisa questi individui si ritengono una "casta protetta", perché consapevoli che comunque vada il sistema giudiziario userà i guanti di velluto con loro, permettendoli di continuare a servire lo Stato in modo del tutto indegno e a spese dei soliti fessi: i cittadini (vittime comprese!).

Yvan Rettore



sabato 9 settembre 2017

PULIZIA URBANA COME GESTO DI CIVILTA'

L'amore di una comunità per la propria città comincia anche dalla pulizia e valorizzazione della stessa. 
Se istituzioni e amministratori non sono in grado di garantire questi elementi essenziali di civiltà, si sostituiscono al fine di poterli effettivamente attuare. 
Il fatto di non riuscirci significa che la comunità che dovrebbe essere alla base di ogni aggregazione urbana non esiste e che è stata sostituita da una somma di persone che agiscono e si comportano unicamente su base individuale e di difesa dei propri interessi di bottega, il che favorisce ovviamente degrado e delinquenza all'ennesima potenza. 
E lo Stato, che siamo noi, naturalmente poi rimane soltanto un'espressione vuota di qualsiasi significato concreto.

Yvan Rettore



lunedì 4 settembre 2017

GIOVANI MEGLIO DEGLI ANZIANI IN POLITICA?! FINORA NON SI E' NOTATO ALCUN VERO MIGLIORAMENTO!

Sia il M5S che i Renziani si sono inorgogliti in questi anni di essere il nuovo che avanza, dando per scontato che i politici della Prima Repubblica erano comunque peggio di loro.
Facendo un bilancio di questi ultimi vent'anni e in particolare degli ultimi dieci (dall'avvento del M5S), devo dire che non si è affatto notato questo miglioramento rispetto alla classe politica precedente. Anzi!
Il degrado istituzionale accompagnato dalla sterilità dell'attuale dibattito politico denota una mediocrità dilagante trasversale ai partiti, ma anche alle stesse generazioni di amministratori pubblici ed eletti nelle varie entità rappresentative del paese.
La rottamazione renziana ad esempio è stata finora un vero e proprio fallimento tanto da trascinare il PD verso un declino che ormai sembra davvero inarrestabile.
Non va certo meglio per il M5S, in cui accanto ad amministratori locali dalle dubbie capacità, emergono personaggi che hanno una cultura e una preparazione limitata su alcuni temi politici fondamentali non soltanto di rilevanza nazionale, ma anche internazionale.
Ovviamente questi limiti si possono estendere pure all'insieme delle altre forze politiche e se mi sono soffermato sui casi del PD e del M5S è unicamente perché sono quelli che hanno fatto più notizia.
Non intendo certo affermare che la classe politica precedente fosse migliore di questa, ma pur non volendo prendere una posizione definitiva sull'argomento, vorrei ricordare comunque alcuni punti che mi fanno seriamente dubitare che i giovani possano essere migliori degli anziani in politica e questo essenzialmente per i motivi seguenti:
- una volta i partiti erano retti da ideologie che li contrapponevano e che giustificavano sia gli schieramenti che la presenza di scuole di partito atte a fornire una completa e adeguata formazione ai militanti. In parole povere, un socialista, un comunista e un democristiano dovevano sapere cosa voleva dire sposare l'ideologia del proprio partito rispetto a quella di un altro. Al giorno d'oggi invece si notano cambi repentini di poltrone ad ogni legislatura, a dimostrazione che le differenze fondanti tra partiti sembrano insignificanti, per non dire inesistenti.
- benché il senso civico si sia sempre rivelato carente nel nostro paese, esistevano comunque un senso di difesa delle istituzioni e dei valori fondanti della Repubblica che erano comuni all'insieme della classe dirigente. Oggi è sinceramente difficile poter dire altrettanto.
- la maggior parte dei politici della Prima Repubblica aveva vissuto sulla propria pelle gli orrori della Guerra, alcuni perfino la detenzione o l'esilio e questo aveva forgiato non soltanto il loro carattere ma anche i principi in cui credevano e per cui avevano così strenuamente lottato. Non mi sembra che la generazione nata dalla seconda metà degli anni '70 in poi presenti le stesse peculiarità, vuoi per la generalizzata prosperità in cui hanno vissuto, vuoi per il crollo delle ideologie sostituite in gran parte da qualunquismi e azioni demagogiche crescenti quanto ormai dominanti in seno alla nostra società.
Detto questo, non intendo certo dire che non vi siano state degenerazioni e livelli di corruzione tali da portare al disastro di Tangentopoli, ma mi sembra di poter affermare che la giovane classe politica attuale non presenti affatto tali caratteristiche e che la sua preparazione e capacità effettive siano perlomeno discutibili se non addirittura superficiali. 
Personalmente rimango dubbioso circa le effettive capacità di recupero di credibilità di questa giovane classe dirigente e lo sono ancor di più riguardo a quella delle generazioni nate in questo già travagliato secolo in cui stiamo vivendo.
Però sono anche dell'opinione che è proprio quando gli italiani raggiungono il fondo, che riescono a dare il meglio e penso che anche nella nostra epoca non si smentiranno.
Concludo affermando che capacità e onestà intellettuali non sono esclusiva di una generazione rispetto all'altra e che "nuovo" non significa necessariamente "buono" o "efficiente". 
Sarebbe errato dare per scontata tale equazione e a prescindere dalle differenze oggettive che ci sono tra l'attuale classe politica e quella della Prima Repubblica, sarebbe più giusto dare spazio a coloro che hanno effettivamente le qualità giuste e una caratura morale tali da poter amministrare e rappresentare al meglio il nostro paese. 
E questi individui (pur non essendo molti) secondo me esistono ancora e sarebbe ora che da comparse diventassero protagonisti.
Per il Bene del nostro paese!

Yvan Rettore 





domenica 3 settembre 2017

LETTERA APERTA A MATTEO RENZI

Devo dire che nel corso del suo comizio all'ultima Festa dell'Unità a Bologna, lei è riuscito a dare il peggio di sé.
Se è vero che l'intervento della Signora che ha perso tutti i suoi risparmi è stato decisamente veemente nei suoi confronti, ciò non giustifica affatto la sua replica "Avete rubato lo dice a sua sorella".
Perché non si giustifica?
Per diversi motivi, primo fra tutti la mancanza assoluta di rispetto nei confronti di una persona anziana con espressioni da bar sport assolutamente indegne di un segretario di partito (che finora è ancora il primo in Italia, anche se non per molto!).
In secondo luogo, la sua reazione è stata ancora più deplorevole perché indirizzata nei confronti di una persona che ha perso tutto e che non ha avuto alcun sostegno dalle istituzioni.
E abbia la decenza di evitare di arrampicarsi sugli specchi nell'affermare il contrario, perché i fatti parlano da soli!.
Detto questo è assolutamente inutile che lei sbandieri i risultati positivi del proprio operato e del PD, quando i risultati nel paese dimostrano esattamente l'opposto, tanto che ad ogni sua uscita ormai vi sono gruppi sempre più consistenti di contestatori che non perdono l'occasione di riportarla alla realtà dei fatti.
D'altro canto, anche se lei ha dei mutui, si trova comunque in una posizione di privilegi e di responsabilità che richiederebbero ben altre attitudini nei confronti di coloro che la contestano.
Se queste lo fanno è perché ovviamente lei e il suo partito non avete operato così bene come pretende.
E invece di ascoltarle, di cercare di incontrarle e di prendere spunti importanti dai loro sfoghi e lamentele per tentare di risolvere problemi di cui anche le istituzioni hanno precise responsabilità, lei cosa fa?!
Le espelle, le denigra, le mortifica mancando loro di rispetto e considerazione!
Tanto è vero che ormai i suoi interventi avvengono in aree blindate e recintate, controllate da servizi di sicurezza che hanno l'impegno di allontanare e silenziare tutti coloro che esprimono dissenso nei suoi riguardi.
Il problema di questo suo comportamento, sa qual'è?
E' che all'interno di quel recinto si ritroverà fra poco da solo e con poche migliaia di membri dei circoli PD, mentre la stragrande maggioranza dei cittadini resteranno fuori, liberi di scegliersi un altro partito e soprattutto altri leader degni di rappresentarli.
Dubito però che dall'alto della sua arroganza e spregiudicatezza si sia reso conto di questa prospettiva futura ormai scontata.

Yvan Rettore