sabato 22 ottobre 2022

QUALI PRODOTTI ALIMENTARI VOGLIAMO?

Quando si parla del settore alimentare, spesso si trascura di un aspetto determinante ovvero che è necessario garantire prodotti di qualità ai consumatori e non speculare su di essi.

Diversamente si rimane ancorati a regole e dinamiche assurde che hanno causato il disastro attuale e che appartengono ad un passato ma anche ad un presente dannosi sia per la nostra società che per l'ambiente.
Un esempio tipico è rappresentato benissimo dalla scomparsa della coltura della barbabietola da zucchero nel nostro Paese che vedeva l'Italia fino a 30 anni fa essere del tutto autosufficiente e in grado di offrire un prodotto di eccellenza sui mercati nostrani.
Poi i soliti speculatori e le multinazionali hanno fatto a pezzi quel settore che dava lavoro a tanta gente in diverse zone d'Italia.
Così si è finito con l'importare lo zucchero di canna dal Brasile, che è qualitativamente inferiore rispetto a quello di barbabietola, ma sul quale i margini di profitto erano molto più grandi rispetto alla coltura della barbabietola nostrana.
Risultati: distruzione di un intero settore produttivo in Italia, imposizione di un prodotto più scadente, maggiore inquinamento (non vi dico quanto inquinano navi che caricano 25.000 MT di zucchero!) e migliaia di nuovi schiavi al servizio delle multinazionali in Brasile dopo la confisca dei loro terreni da parte delle stesse e con la complicità di governi complici.
Ovviamente quanto accaduto alla coltura della barbabietola nel nostro Paese può essere replicato a diversi altri settori: dal latte all'olio d'oliva, dal grano alle angurie, ecc...
Detto questo, compito dello Stato dovrebbe essere quello di stimolare la filiera corta nonché promuovere e sostenere le produzioni locali perché è in questo modo che si può andare oltre il dominio di un capitalismo puramente speculativo (e comunque insostenibile sotto tutti i punti di vista) ed essere anche compatibili con l'ambiente che ci circonda.
Concludo dicendo questo: "Vuoi mettere il sapore e la qualità dei prodotti freschi che ci offre Madre Natura sul nostro territorio rispetto a quelli "conservati" e "refrigerati" provenienti sia da paesi vicini che lontani?!"
Yvan Rettore



FINITA LA STAGIONE DEL "POLITICO", ORA GIORGIA MELONI DOVRA' DIMOSTRARE DI ESSERE UNO STATISTA

Dopo diversi anni di opposizione spesso molto dura nei confronti dei governi precedenti, ora Giorgia Meloni dovrà dimostrare se avrà le capacità di governare o meno.
E' un limite che si è spesso riscontrato in Italia, paese stracolmo di politici mediocri ed inconcludenti e caratterizzato da una carenza preoccupante di veri statisti (l'ultimo degno di nota fu Bettino Craxi).
Un politico ha infatti una visione ridotta (e distorta) della realtà volta soltanto a vincere le elezioni, mentre uno statista deve avere una visione anche (e soprattutto) a lungo termine volta a fare il bene del paese.
Pur non essendo affatto di Destra, mi auguro che Giorgia Meloni riesca a dimostrare di essere anche un buon statista.
Personalmente nutro forti dubbi a riguardo perché non ha nessuna esperienza di amministrazione pubblica (salvo come Ministro della Gioventù sotto un governo Berlusconi, dicastero senza portafoglio nel quale non fece praticamente nulla perché fu inserito più come elemento di immagine che altro), componente indispensabile per diventare uno statista.
Però nella vita non si può mai sapere e quindi aspettiamo per vedere.
Fermo restando che manifesterò le mie posizioni contrarie nel caso prenda provvedimenti che reputerò negativi per il nostro Paese.
Per il resto auguro a questo governo un buon lavoro, perché finalmente è nato da una vittoria elettorale chiara e non da manovre di palazzo.
Unico neo che può andare in contraddizione con quanto appena detto: ritengo l'attuale legge elettorale incostituzionale perché falsa la rappresentatività effettiva del numero di parlamentari e presenta diversi elementi che impediscono agli elettori di operare pienamente delle scelte che non siano imposte a priori dai partiti (tipo le liste bloccate, la mancanza del voto di preferenza e il fatto che un candidato possa presentarsi in più seggi).
Quindi una riforma della legge elettorale sarà comunque fondamentale se si intende riportare la democrazia e il voto che la concretizza a riaffermarsi in un paese che si è profondamente involuto sul piano politico e sociale in questi ultimi lustri.

Yvan Rettore



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lunedì 17 ottobre 2022

L'ARTICOLO 11 DELLA COSTITUZIONE E I TRATTATI NATO VIOLATI DAL GOVERNO DRAGHI

L'art. 11 della Costituzione fu introdotto dai padri costituenti a suo tempo per evitare che l'Italia potesse aderire a guerre di aggressione come fu il caso durante il fascismo e quindi limitando il ricorso alla forza unicamente in un'ottica difensiva.

Vi sono poi i trattati della NATO che prevedono che, se uno stato membro viene aggredito dall'esercito di una paese esterno all'alleanza, tutti i membri di quest'ultima hanno il dovere di agire militarmente nel difendere il paese attaccato e/o di sostenerlo attraverso l'invio di armi.
L'invio di armi ad un paese in guerra come l'Ucraina configura quindi una violazione palese sia dell'art. 11 della Costituzione (l'Italia non sta agendo in difesa del suo territorio ma di quello di uno stato estero) che dei trattati NATO (l'Ucraina non fa parte della NATO).
Per superare i limiti imposti dall'art. 11 della Costituzione e dai trattati NATO, è doveroso ricordare che l'Italia si è inventata le "missioni di pace" che coinvolgono militari italiani in varie zone di conflitto nel mondo, con la scusa (per nulla credibile) di garantire la pace in quei territori quando invece si tratta essenzialmente di occupazioni tese a salvaguardare gli interessi di multinazionali ed altre entità sovranazionali.

Yvan Rettore



domenica 16 ottobre 2022

PER FORTUNA NON ESISTE SOLTANTO AMAZON

Personalmente preferisco sempre comprare qualsiasi oggetto in un negozio perché ritengo che bisogna innanzitutto avere un approccio sensoriale con ciò che si acquista per definire se veramente ne vale la pena.

Ma non solo, per apparecchiature e dispositivi è estremamente importante verificarne la funzionalità di persona.

Poi non è sempre vero che Amazon è più conveniente e sulla qualità dei prodotti proposti non si può sempre mettere la mano sul fuoco.

Può essere utile per comprare materiali di scarso valore aggiunto, tipo cancelleria o libri.

Di questi ultimi diversi li ho comprati su Amazon e io stesso ho alcuni dei libri che ho scritto esposti in vendita su quel sito.

Ora però compro libri piuttosto su IBS o vado tranquillamente in libreria in cui spesso e volentieri trovo comunque libri scontati o a prezzi competitivi.

E in quest'ultimo caso almeno posso sfogliarli prima di procedere all'acquisto.

Detto questo, ad ognuno le proprie scelte senza il bisogno di dover denigrare per forza chi la pensa diversamente (anzi sarebbe davvero il caso di tornare a rispettare il prossimo anche e soprattutto quando ha posizioni diverse dalle proprie).

Ciò che contesto non è tanto Amazon, quanto la sua volontà egemonica di imporsi sui mercati di tutto il mondo.

Quindi onde evitare quello che sta per diventare un vero e proprio monopolio, sarebbe meglio anche orientarsi verso altre entità quali altri siti simili e negozi che non sono sempre da criminalizzare perché ve ne sono diversi che lavorano bene, proponendo merci a buon prezzo e di qualità.

Basta impegnarsi a cercare queste realtà.

Yvan Rettore

mercoledì 12 ottobre 2022

UN PRANZO DI NATALE DA OFFRIRE A COLORO CHE SONO SOLI E DIMENTICATI DA TUTTI

Quest'anno ho avvertito più di altri anni la necessità di rivolgere un'attenzione maggiore alle persone spesso dimenticate e costrette a vivere in solitudine loro malgrado sia nel nostro comune che in quelli limitrofi.

La crisi sta galoppando a grande velocità e sta colpendo sempre più quel ceto medio che sembrava immune dallo spettro della povertà.
E allora ho pensato di rivivere il significato autenticamente cristiano del prossimo Natale organizzando un pranzo da offrire a quelle persone che troppo spesso la nostra società preferisce non vedere perché coloro che soffrono in silenzio e con dignità non riescono ad avere le dovute considerazioni da parte di una comunità generalmente sempre più chiusa verso il prossimo. 
Mi sono esposto in prima persona nel proporre questa iniziativa perché ritengo che sia sempre più necessario dare dei segni di discontinuità nei confronti di un modo di vivere individualista dominante che ritiene troppo spesso i deboli come un fastidio e non come esseri umani in quanto tali.
Questo evento si terrà a Natale ma avrei potuto scegliere un qualsiasi altro momento dell'anno (e non è escluso che lo faccia in futuro) perché sono fra quelli che sostengono che bisognerebbe vivere il significato del Natale ogni giorno dell'anno, ovvero la condivisione e la comunione come elementi intrinseci quotidiani della vita di ognuno di noi.
Detto questo, per motivi puramente logistici, si è rivelato necessario diffondere la cosa con largo anticipo e conto davvero che la partecipazione sia significativa ma anche se non dovessero esserci grandi numeri, sarò comunque soddisfatto di avere dato un mio modesto contributo nel far vivere una giornata diversi a coloro che verranno e di vedere i loro sorrisi e la loro gioia nel riscoprire le emozioni che può fornire un momento bello e sereno in cui stare insieme come dovrebbe essere appunto il Natale.
Il recapito telefonico da contattare come pure la scadenza delle prenotazioni all'evento figurano nell'immagine allegata a questo intervento.
Aggiungo che i posti sono limitati (max. 90 persone) e che il pranzo si svolgerà presso il Ristorante "L'incontro" a Veglie.
Grazie fin d'ora a coloro che aderiranno a tale iniziativa, con l'augurio che possa diventare un appuntamento fisso negli anni che verranno..

Yvan Rettore