mercoledì 31 maggio 2017

RELIGIONI CHE CHIEDONO SOLDI O CERCANO DI CONVERTIRTI A DOMICILIO!

Da quando sono al mondo hanno bussato alla mia porta preti cattolici, catechisti, testimoni di Geova e discepoli di Scientology.
Tutti a chiedere soldi e alcuni anche a cercare di convertirmi.
Sto ancora aspettando che vengano musulmani, induisti, buddisti, agnostici, animisti e atei, ma finora non è mai arrivato nessuno!

Yvan Rettore


martedì 30 maggio 2017

IL CHE NON E' MAI MORTO!

In realtà Che Guevara non è mai morto e in America Latina sta ancora vivendo nel cuore di Correa e di Morales oltre che dei milioni di esseri umani che credono fermamente che questo tipo di società è sbagliata e non riformabile! 
Dovunque si combatte per la libertà, il rispetto dei diritti umani, contro l'oppressione e i privilegi di pochi, la figura del Che continua a perturbare i sogni dei potenti della Terra!
Ogni giorno il popolo invisibile degli oppressi aumenta di numero in modo sempre più consistente. 
E il sottoscritto vuole essere parte integrante di quel popolo. 
Siamo maggioranza nel mondo intero ormai tanto da essere più numerosi di tutti gli eserciti di tutte le nazioni messi insieme, mercenari compresi. 
Trump, Putin e altri macellai di questo ordine mondiale decadente e fallimentare passeranno e verranno spazzati via dalla Storia, ma noi ci saremo ancora. 
Purtroppo siamo ancora minoranza in Occidente. 
Ma anche qui un giorno non lontano diventeremo maggioranza! 
La nostra è un'onda che si può deviare, arrestare momentaneamente, ma che non si potrà mai fermare! 
Più che mai quindi "Hasta la Victoria siempre!"

Yvan Rettore

lunedì 29 maggio 2017

USARE UNO STUPRO PER DEMONIZZARE I MUSULMANI!


Il presentatore di "Quinta Colonna" (trasmissione filoberlusconiana), Paolo Del Debbio, non ha perso l'occasione di strumentalizzare uno stupro subito da una ragazza veneta da parte di un cittadino tunisino per demonizzare ulteriormente il mondo musulmano!
Come se gli stupri fossero una esclusiva dei musulmani, quando invece la statistica riguardo alla maggior parte delle violenze inferte alle donne in questo paese vede gli Italiani saldamente in testa?!
Non contento, ha usato la vittima dicendo che ha visto il terrore nei suoi occhi e che se non si vedono non si può capire cosa ha passato quella povera donna!
Ma cosa diavolo ne sa lui dell'inferno subito da quella creatura indifesa?! Cosa ne sa lui del terrore che ha vissuto?!
Il tutto ovviamente sempre per continuare a demonizzare il mondo musulmano come ha fatto durante tutta la sua squallida trasmissione odierna!


Yvan Rettore


ONORE A TE FRANCESCO TOTTI...DA OGGI LEGGENDA DEL CALCIO ITALIANO!

Può piacere o meno, ma la generosità di Totti dentro e fuori dal campo è un dato di fatto. 
E' stato l'uomo guida di una squadra e il simbolo positivo di una città in piena decadenza, perché di valori il personaggio ne ha eccome. 
Ha fatto un lavoro privilegiato?! 
Bisogna fargliene una colpa se ha avuto la fortuna di dimostrare il suo grande e indiscutibile talento?! 
Ricordo che come fece a suo tempo il grande Gigi Riva, lui è rimasto sempre fedele ad una sola squadra rinunciando ad andare in altre in cui avrebbe guadagnato e vinto molto, ma molto di più. 
E questo suo attaccamento alla maglia gli fa onore perché dimostra che al di là dei soldi e dei titoli, ci sta anche l'affetto umano per gli uomini con cui si lavora e quello verso i tifosi che lo hanno sempre ammirato e sostenuto in ogni momento stimandolo proprio per i valori che ha difeso in campo e fuori. 
Onore a te Totti...da oggi leggenda del calcio italiano (fra i primi 8 di sempre ad avere segnato più di 300 reti in carriera!).


Yvan Rettore


domenica 28 maggio 2017

QUANDO L'AMORE DIVENTA ODIO



Amare richiede umiltà e saggezza, perché ogni persona va amata per quello che è e non per quello che si vorrebbe che fosse. Vanno accettate le qualità ma anche i difetti. Ma forse più di tutto, la persona amata non va mai giudicata, ma va invece considerata anche attraverso le proprie fragilità e debolezze.
La lotta tra Odio e Amore si inserisce nella guerra imperitura che oppone il Male al bene e che da sempre ha segnato la storia del genere umano.
Se è vero che l'Amore è l'arma più efficace contro l'Odio è altrettanto vero che è proprio dalla mancanza d'Amore che possono nascere le più feroci forme di Odio. 
Una volta, nella società patriarcale, l'Odio nelle famiglie era limitato da tabù e tradizioni che imponevano la figura dominante del padre padrone. Le donne totalmente succubi erano spesso usate dai loro mariti al limite della schiavitù e soffocavano l'espressione del loro Odio grazie all'Amore incondizionato che avevano nei confronti dei figli. Questi crescevano nel timore dell'autorità del padre ma non nell'Amore di entrambi i genitori e questa carenza col tempo rischiava spesso di tramutarsi in espressioni degenerative di Odio. Ovviamente non si possono operare facili generalizzazioni perché anche in quei tempi esistevano famiglie dominate dall'Amore. Ma bisogna riconoscere che il patriarcato assoluto ha creato più danni che benefici.
Oggi, con l'aumento costante dei divorzi e delle famiglie allargate, sono sorte nuove problematiche, ma l'Odio trova comunque sempre terreno fertile o nella mancanza di Amore o nella incapacità di capire e accettare pienamente e serenamente le scelte del mondo adulto da parte degli adolescenti che sono ancora in una fase della vita in cui il carattere è fragile perché in formazione e quindi come autodifesa spesso agiscono con inaudito egoismo mettendo al centro la loro persona in ogni situazione.
Tuttavia, questi individui non vanno condannati, né trascurati, ma compresi, cercando di farli crescere dando loro ancor più Amore rispetto a prima. La fine di un rapporto sentimentale è una scelta che appartiene soltanto a coloro che l'hanno costruito e i figli devono accettare e rispettare questa svolta, perché Amare non significa volere avere a tutti i costi una situazione che ci è congeniale e nemmeno considerare la persona amata come una proprietà esclusiva al nostro servizio. Quindi deve rimanere l'autorevolezza della figura di ogni genitore e non dev'essere sostituita con l'autorità gratuita che potrebbe essere considerata dall'adolescente come una forma di oppressione ulteriore rispetto alla situazione che viveva prima. L'Amore è l'antidoto migliore per cercare di arginare le degenerazioni che portano l'adolescente a considerarsi tradito da uno dei genitori o da entrambi e a rifugiarsi in un Odio crescente che potrebbe condurlo a ricercare altrove forme di identificazione sociale che potrebbero risultare deleterie per la sua crescita e evoluzione. Questa fase passa necessariamente attraverso un ascolto costante e crescente del soggetto interessato e quando lui manifesta il proprio odio porgere l'altra guancia e continuare imperterriti a fargli capire che non rinuncerai mai ad amarlo. E quando compirà azioni dimostrative per farsi notare e far cogliere il proprio disagio, alternare l'indifferenza nei casi trascurabili e la propria autorevolezza (senza dimostrare alcuna cattiveria, né violenza) con la giusta e dovuta fermezza in quelli più gravi. 
So bene che è facile parlare (specie da parte del sottoscritto che mai è stato padre) e che la realtà è molto più complessa perché ogni essere umano è unico e irripetibile, ma considero che soltanto l'Amore ad oltranza profuso ogni giorno secondo le modalità che più si ritengono opportune, può davvero distruggere l'Odio e questo anche perché odiare richiede un dispendio di energie ben più grande che amare e alla fine della fiera porta soltanto ad un risultato: la propria distruzione.





lunedì 22 maggio 2017

VACCINI SI' O NO? IL VALZER DELL'IGNORANZA "MADE IN ITALY"!

Il problema della recente polemica relativa ai vaccini è anche dovuto al fatto che al dicastero della Salute sia stata messa una perfetta ignorante in Medicina come la signora Lorenzin e la sua arroganza non aiuta la diffusione dei vaccini. 
Se è vero che in 15 paesi europei sono obbligatori alcuni di essi, è anche vero che dove non lo sono (cioè in altri 14 paesi) oltre il 95% dei bambini vengono vaccinati, perché l'informazione e la prevenzione vengono fatte in modo capillare ed efficace (cosa che non si può sempre dire ai nostri lidi). 
D'altro canto, certi vaccini sono altamente consigliabili anche a fronte del clima del paese in cui si vive e quindi certe malattie che da noi possono proliferare non trovano terreno fertile nei paesi freddi. 
Il commercio dei vaccini che rende di più a diverse multinazionali farmaceutiche poi non è quello legato ai paesi dell'Emisfero Nord, ma piuttosto a quelli dell'Emisfero Sud dove sono molto fiorenti la commercializzazione (spesso clandestina) di medicinali e vaccini scadenti e scaduti in cui sono coinvolti spesso anche governi e ONG locali. 
Detto questo, però milioni di esseri umani in quei lidi (ma anche nei nostri) devono la loro salvezza proprio alla diffusione dei vaccini realizzata grazie a una miriade di medici e infermieri volontari (eroi silenziosi di cui pochi si ricordano) che si dedicano interamente alla difesa della vita col loro impegno. 
Anna, la mia compagna, fu tra questi!

Yvan Rettore


domenica 21 maggio 2017

NE' LAVORO SECONDO RENZI! NE' REDDITO DI CITTADINANZA SECONDO GRILLO!

Attraverso la tecnologia attuale, si potrebbe benissimo ridurre drasticamente l'orario di lavoro garantendo un reddito dignitoso a tutti i lavoratori.
Ridefinendo poi lo Stato e diffondendo l'autogestione territoriale e aziende fondate sul social business orientate verso nuovi settori utili all'ambiente e all'insieme della collettività si potrebbe ridurre drasticamente la disoccupazione voluta e indotta dal sistema neoliberista attuale per favorire gli interessi di pochi a scapito dell'intera collettività.
La questione non è di creare lavoro nel senso novecentesco proposto da Renzi, ma di creare opportunità di sostentamento nell'ottica di una società fondata non più sulla competitività e sull'individualismo, ma sulla solidarietà e sul senso di comunità (cardini della Sinistra che quella istituzionale ha da tempo perso per strada).
La questione non è nemmeno di garantire un reddito di cittadinanza, ma di ridistribuire le ricchezze in modo equo tra tutti coloro che le realizzano, così da evitare che un Marchionne percepisca annualmente 25 milioni di Euro esentasse (dato che risiede in Svizzera) all'anno mentre un operaio della FCA in Italia percepisce a malapena 1000 Euro mensili.
La Sinistra poi non nasce soltanto dal lavoro, ma anche dai suoi effetti.
Infatti, fin dai tempi del rivoluzionario francese Babeuf furono contestati i privilegi di pochi (derivanti dal controllo quasi esclusivo della proprietà) a scapito della maggioranza della popolazione.
Detto questo, come venirne fuori?
Non certo votando PD o M5S, partiti che esistono soltanto in funzione elettorale e che non rimettono di certo in discussione il sistema sociale ed economico vigente.
No, ci si riesce riappropriandosi dei territori, togliendoli dalle mani dei partiti e cominciando ad autogestirli senza l'intromissione di opportunisti e squali che li usano per fini del tutto estranei ai veri interessi della collettività.
Ma per fare questo bisognerebbe cominciare ad essere "leoni" e non più "pecore"!

Yvan Rettore


venerdì 19 maggio 2017

AMORE: TUTTI LO VOGLIONO, POCHI NE PARLANO DAVVERO!

L'Amore è sicuramente il sentimento più bello e più forte del mondo, l'unico in grado di spostare veramente le montagne, di superare ogni male e di far evolvere l'essere umano in un senso autenticamente positivo.
Ogni uomo ha bisogno di amare e di essere amato.
E' nella sua stessa natura e chi nega questa evidenza lasciando spazio soltanto all'odio e alla cattiveria, finisce con l'esserne ucciso.
Tuttavia, si parla poco dell'Amore nelle sue varie espressioni.
La TV, Internet e le riviste si appiattiscono miseramente sul business legato al gossip e nella esaltazione della trasgressione, riducendo l'Amore ad un banale argomento in grado di far aumentare l'attenzione del pubblico.
Nessuno che affronti seriamente ed in modo genuino il tema dell'Amore.
E così ti ritrovi a vedere programmi spazzatura (soprattutto sui canali Mediaset) e certe riviste pattinate (in particolare quelle che fanno capo a Cairo Editore) che nulla hanno a che vedere con l'Amore.
Infatti, si limitano ad usare il tema dell'Amore per incrementare gli introiti legati alle loro squallide attività.
Anche la Chiesa si è specializzata da tempo a perfezionare pratiche di manipolazione delle coscienze che portano alla frustrazione e a sensi di colpa distruttivi.
E l'Amore?
Relegato in secondo piano o in qualche passo del Vangelo durante l'Omelia domenicale!
Si giunge perfino ad impedire ai fedeli di viverlo nella sua completamente interezza con la conseguenza che l'Amore se non è vissuto nella più assoluta libertà viene minato nella sua stessa essenza.
Non per niente vengono spesso citate le tre "magiche" parole "vivere nel peccato", che da sole racchiudono molto bene questa volontà di ostacolare l'espressione spregiudicata e spontanea dell'Amore in tutte le sue forme!
E dire che il mondo intero ha un bisogno immenso e costante di Amore e che è proprio nei luoghi più degradati e violenti che il genere umano riesce a trovare le energie e il coraggio per manifestare nel modo più totale e grandioso questo straordinario sentimento.
Questo perché la vita stessa di ogni essere umano ha bisogno di nutrirsi di Amore.
Più del cibo, più dell'acqua...l'uomo è nulla senza Amore!
Fosse per me, se fossi al governo, istituirei immediatamente un Ministero dell'Amore col compito specifico di favorire e promuovere dovunque una cultura fondata su di esso!
E se guardate bene, non c'è nessun uomo politico che parla di Amore, anche perché nessuno di loro è davvero in grado di farlo (poi non rende nulla in termini elettorali!).
Un buon inizio per tale dicastero sarebbe quello di introdurre in ogni scuola un'ora alla settimana dedicata esclusivamente all'Amore.
Oggi, ho chiesto un parere a riguardo a dei ragazzi, miei allievi.
La risposta è stata per me sorprendente perché mi hanno detto tutti (dico proprio tutti) che sarebbe davvero una bella iniziativa.
Ma non solo!
Che sarebbe ancora più significativa se accompagnata anche da eventi mediatici quotidiani quali ad esempio un TG e/o radiogiornale sull'Amore.
Così invece di essere costretti a sorbirci ogni giorno una dose esagerata di violenza, odio e intolleranze varie, si potrebbe venire a conoscenza serenamente di storie, esperienze, fatti ed eventi sull'Amore.
Il mondo non è fatto solo di episodi tragici e di cronaca!
E' costituito soprattutto di Amore, questo meraviglioso sentimento che più di ogni altra cosa, ha consentito al genere umano di moltiplicarsi e di giungere fino ai tempi nostri.

Yvan Rettore


mercoledì 17 maggio 2017

ESISTE ANCORA LA SINISTRA? CERTO, MA NON PIU' NEI PARTITI!

La Sinistra esiste ancora nei movimenti di base (associazioni territoriali, mondo del volontariato, sindacati di base, movimenti ambientalisti, comitati di quartiere, gruppi di difesa dei consumatori, ecc...), entità che si impegnano nella lotta ad oltranza per la difesa dei diritti civili, sociali e ambientali.
Il tutto ovviamente nel silenzio quasi completo dei media nazionali, perché vanno contro le logiche del capitale a cui questi ultimi sono ormai succubi col risultato che offrono servizi informativi sempre più scadenti e parziali.
La Sinistra presente nei movimenti di base rimane allo stato attuale l'unica vera garanzia di evoluzione positiva della nostra società. 
Quindi, la Sinistra in questo ambito è più viva che mai nel nostro paese, mentre latita a livello istituzionale nazionale. 
In quel contesto prigioniera all'interno di partiti fondamentalmente verticistici e antidemocratici, risulta completamente sottoposta a logiche opportuniste elettorali e ai poteri forti nazionali ed esteri. 
A dire il vero, non è soltanto una questione di Sinistra a quei livelli, ma di politica nel vero senso della parola, in quanto questa si riduce ad uno squallido mercato dei pesci gestito da patetici bottegai. 
Se quel "mercato" non si può certo definire "politica", è ovvio che la Sinistra non può trovarvi posto.

Yvan Rettore


lunedì 15 maggio 2017

IL RITORNO DEL BLOCCO FRANCO-TEDESCO

Si è visto cosa ha comportato l'asse franco-tedesco per l'Europa e del suo imminente ritorno non se ne sentiva alcuna nostalgia.
Questo ha portato vantaggi (sempre e comunque) enormi per la Germania (specie a livello industriale e finanziario) e trattamenti di favore per la Francia (specie sul piano agricolo ma anche finanziario e politico).
L'Italia è sempre stata in questo contesto un paese considerato di periferia (e ce lo meritiamo dato l'aspetto scadente della nostra classe dirigente) che ha costantemente subito ogni angheria senza mai veramente reagire, mentre il Regno Unito ad un certo punto, capendo l'antifona e forte della protezione statunitense ha mandato l'Europa a quel paese. 
Non è su queste basi di opportunismo e di servilismo ai grandi interessi del capitale controllato prevalentemente dalla grande massoneria internazionale che si potrà costruire un'Europa unita, ma ancor meno una società equa e solidale e quindi sostenibile a lungo termine.

Yvan Rettore


martedì 9 maggio 2017

MACRON HA UN CONSENSO REALE DEL 43%! E QUALE SARA' IL CONSENSO CHE OTTERRA' IL SUO MOVIMENTO ALLE PROSSIME LEGISLATIVE?!

Tutti i media hanno esaltato il successo di Macron al 66%, ma poi se vai a vedere i dati reali, a fronte di un'astensione e di una somma di schede bianche pari ad oltre il 35%, il suo consenso reale nel paese è pari al 43%!
Mentre, fra gli astenuti e le schede bianche vi sono una buona parte degli aderenti di "France Insoumise", il movimento di Sinistra guidato da Mélenchon, i voti ottenuti da Macron sono per una buona metà frutto di una reazione dell'elettorato tesa ad impedire l'ascesa della leader neofascista Marine Le Pen alla massima carica dello Stato.
Il rischio concreto (e sempre più probabile) è che alle prossime elezioni legislative Macron si ritrovi a dover contare sui voti di un movimento (ora si chiama "République en Marche") che non andrà oltre un quarto dell'elettorato.
Da una parte l'ecatombe elettorale del Partito Socialista unita alle debolezze del resto della Sinistra, potrebbero avvantaggiare il movimento di Mélenchon proiettandolo oltre il 20%. Forte della coerenza dimostrata nel non appoggiare il voto di reazione a sostegno della candidatura di Macron, Mélenchon ora sta mettendo in discussione l'alleanza elettorale preliminare che aveva previsto col PCF, perché è consapevole che forse in questo momento potrebbe diventare la più importante forza politica della Sinistra francese e diventare un elemento determinante per la costituzione del governo del paese.
La Destra tradizionale (la "Ligue des Républicains") sembra invece allo sbando perché minata da troppi personaggi smaniosi di impadronirsi di un partito che non riesce più ad avere una guida in grado di garantire unità e continuità di fronte alle ormai imminenti scadenze elettorali. E il problema non è soltanto rappresentato dalle disavventure giudiziarie di Fillon e consorte, ma molto più profondo e radicato. Se questa impasse non verrà superata, il partito rischia di scendere ben al di sotto del 20% ottenuto dal suo candidato alla presidenza. Tuttavia, anche in caso di crollo elettorale, non è escluso che i voti della Destra possano diventare determinanti per la formazione di una coalizione di governo e sbarrare così la strada alla Sinistra radicale di Mélenchon.
Rimane la Destra estrema rappresentata dal "Front National" di Marine Le Pen che non riesce a schiodarsi da un risultato che vada oltre un quinto dell'elettorato e col quale comunque Macron non vorrà mai concludere alcun accordo di governo. Operazioni di facciata (cambiamento di nome, mutamenti nell'organizzazione del partito e altre riforme interne) sembrano del tutto inefficaci nel fare dimenticare agli elettori che questa forza politica è stata fondata da un neofascista e tuttora si basa su ideali e progetti che richiamano chiaramente ad una ideologia che nulla ha a che vedere con la democrazia e i diritti civili che ne sono il corollario essenziale. In quest'ottica appaiono del tutto inutili queste manovre tese ad attirare parte dell'elettorato della Destra repubblicana e sembrano avvitare il partito in una posizione da cui non si vede alcuna via d'uscita.
Detto questo, ritengo che Macron dovrà molto probabilmente fare un accordo di governo e penso che la scelta più ovvia (col benestare di Bruxelles e dei grandi potentati della grande finanza mondiale) si orienterà verso la Destra tradizionale e questo anche se quest'ultima dovesse uscire drasticamente ridimensionata dalle urne.
La continuità del sistema è assicurata. 
Comunque vadano le cose!

Yvan Rettore






DE GAULLE - MACRON: IL PARAGONE IMPOSSIBILE!

In questi ultimi giorni, alcuni media d'Oltralpe si sono azzardati ad indicare Macron come il nuovo De Gaulle!
Trovo questo paragone assolutamente improprio, se non al limite del ridicolo.
Già il fatto di operare simili avvicendamenti tra personaggi di epoche così diverse non ha molto senso, ma poi Macron non ha proprio nulla di un nuovo De Gaulle e questo per vari motivi.
Intanto, De Gaulle quando giunse al potere nel 1959 aveva 69 anni e una lunga e consolidata esperienza politica ed esistenziale.
Godeva di un prestigio immenso creato grazie alla vittoria ottenuta nel corso della Seconda Guerra Mondiale che permise alla Francia di sedere al tavolo delle potenze vincitrici, di guadagnare perfino un seggio permanente al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite e di diventare una delle nazioni protagoniste dei primi passi realizzati verso un'integrazione dei paesi occidentali attraverso la nascita della CEE.
Aveva un enorme carisma e una grande capacità di catalizzare intorno alla propria figura l'intera nazione francese.
Grazie a questi elementi, quando fu chiamato a tornare alla politica attiva (verso la fine degli anni '50), riuscì ad imporre facilmente le linee guida di un cambiamento radicale dei vertici della politica francese (modifica della Costituzione in senso presidenziale nel 1958) e a diventare il più grande presidente che la Francia repubblicana abbia mai avuto.
Durante la sua presidenza, fece letteralmente a pezzi l'estrema Destra francese (rappresentata in particolare dai terroristi dell'OAS) discreditandola dall'alto della sua personalità e del suo prestigio e riuscì a ridurre per diversi anni l'influenza della Sinistra, favorendone le divisioni interne grazie all'introduzione di alcune innovazioni sociali importanti per l'epoca. Rimane celebre la sua dichiarazione: "Non mi piacciono i socialisti, perché non sono socialisti!".
In politica estera, la Francia gollista uscì militarmente dalla Nato e rivendicò costantemente una certa indipendenza nella gestione dei suoi interventi politici e militari a livello internazionale rispetto alle direttive statunitensi. Per non parlare del protagonismo sempre più crescente del paese nell'ambito dell'evoluzione della CEE.
Macron non ha ancora dimostrato di cosa sarà capace di fare come presidente e quindi non si possono fare ancora valutazioni in merito. 
Ma ciò che si può sicuramente dire è che non ha né il prestigio, né il carisma e nemmeno le capacità aggregative di De Gaulle. In fondo, 57% dei Francesi non lo ha votato e quindi il suo consenso rimane largamente minoritario nel paese. E le legislative dovrebbero sancire ulteriormente questa sua debolezza evidente.
De Gaulle quando giunse al potere aveva dalla sua ben altre credenziali di successo!

Yvan Rettore



lunedì 8 maggio 2017

PERCHE' AIUTO IL PROSSIMO?

Cerco sempre di aiutare il prossimo.
A volte non ci riesco, in altre occasioni fallisco.
Ma la mia porta rimane sempre aperta a chi mi chiede aiuto.
E questo a prescindere dalla mia professione, perché ritengo che aiutare davvero qualcuno debba andare oltre il semplice concetto di profitto.
Giorni fa una coppia ha richiesto un mio intervento con un progetto ad hoc in merito ai percorsi sensoriali che oriento.
Ho proposto il mio compenso e di fronte alla loro manifesta difficoltà nell'accettarlo, ho detto loro di indicarmi cosa potevano pagare e quando lo hanno fatto ho dato subito il mio consenso senza recriminare alcunché.
E questo perché aiutare conta molto di più che ricevere e se in questo caso potrò aiutarli, sarà la più grande gratifica che potrò mai ricevere.
E' vero che spesso e volentieri non ricevo alcuna riconoscenza per quanto faccio.
E' vero anche che spesso la gente che si rivolge a me lo fa per opportunismo e che finisco col sentirmi usato.
Ma non serbo mai rancore nei confronti di queste persone, perché non servirebbe proprio a nulla.
Le energie e il tempo che ci vengono concessi in questa vita devono sempre essere usati a fin di bene.
Quindi perché sprecarli in azioni che portano soltanto negatività a noi stessi e agli altri?
D'altro canto ritengo che non si debba mai aiutare qualcuno per avere qualcosa in cambio.
E quando aiuto qualcuno, lo faccio con tutto me stesso, dal profondo del cuore, consapevole di avere dato il massimo e il meglio del mio essere.
Perché chi aiuta davvero il prossimo aiuta innanzitutto se stesso ad essere e diventare migliore e a lasciare una traccia di luce positiva in un mondo troppo spesso dominato dalle tenebre dell'opportunismo e della cattiveria.
Quindi, anche se poi vieni ignorato e il tuo aiuto non viene riconosciuto, poco importa.
Ciò che conta davvero è di averlo fatto e di avere dimostrato a se stessi di essere uomini e soprattutto di avere dentro di se una umanità che ormai si sta facendo sempre più rara ai nostri lidi.
Ed è così che intendo vivere davvero e fino in fondo questa vita.

Yvan Rettore


domenica 7 maggio 2017

CAMBIARE SI PUO'? UNA RIVOLUZIONE SOCIALE E CULTURALE E' DAVVERO POSSIBILE?

La risposta è sì! 
Certo che si può cambiare! 
Basta volerlo davvero!
Ed è proprio qui che casca l'asino!
Perché?
Perché siamo ancora una minoranza ad essere decisi nel volere davvero operare questa scelta. 
E siamo minoranza perché realizzare una rivoluzione sociale e culturale significherebbe cambiare radicalmente il nostro sistema di vita!
E questo a cominciare dalle relazioni tra di noi che non dovrebbero più essere improntate alla ricerca di un reciproco interesse da soddisfare ma alla ricostruzione di un senso di comunità che il neoliberismo di questi ultimi lustri si è impegnato a distruggere in modo sistematico.
Ciò comporterebbe anche un mutamento radicale nel rapportarci con coloro che sono meno fortunati di noi, costretti a vivere nell'indigenza assoluta o in società in cui la violenza è all'ordine del giorno.
E questi rapporti potrebbero diventare realtà soltanto se fondati su basi di condivisione e solidarietà autentiche che oggi non sono la regola ma l'eccezione!
Quanti di noi sarebbero davvero pronti a fare questo?