I diritti umani sono
- naturali
- inalienabili
- universali
- indivisibili
Interventi su temi di attualità, politica, economia e società di Yvan Rettore, scrittore e saggista. http: profprom2009.wixsite.com/formazione
I diritti umani sono
Vedere che "Repubblica" insinua che Di Maio è un grande politico con un futuro comunque radioso in quell'ambito grazie ad un cv invidiabile, significa che ha davvero raggiunto il livello più basso della sua Storia.
Anche quando c'erano dei media (di qualità sicuramente migliore e con esponenti di maggior spicco rispetto ad oggi) in grado di informare meglio il popolino, non è che ci sia mai stata nessuna reazione da parte degli italiani di fronte allo sfacelo del loro Paese.
Alcuni si sono ribellati, ma sono sempre stati una minoranza, perché gli italiani sono in gran parte opportunisti, aperti ai compromessi e fondamentalmente codardi e chiacchieroni.
Bravissimi singolarmente, capaci di realizzare prodezze incredibili, ma assolutamente inconcludenti ed incapaci di fare gioco di squadra e di uscire dal loro orticello e se si tratta di difenderlo guai ad unirsi con altri.
Meglio fare da sé e impegnarsi unicamente per difendere i propri interessi.
Del resto del Paese chi se ne frega!
Basta vedere le case di proprietà in giro per l'Italia, specie al Sud (ma non solo): prati fioriti e alberi verdeggianti meravigliosi all'interno e molto spesso un cesso all'esterno!
Questa è l'immagine emblematica dominante del nostro Paese che Travaglio e altri giornalisti contemporanei non hanno ancora colto!
Yvan Rettore
Le leggi non sono sempre giuste, specie
quando violano il comune buon senso e i diritti sanciti dalla Costituzione.
Quindi quando sono tali c'è un dovere
morale nel disubbidire e nel non seguirle per il bene sia di sé stessi che
della collettività.
Questo perché se si legittima qualsiasi
norma dello Stato si può rischiare di accettarne anche le derive autoritarie o
peggio totalitarie, cosa che purtroppo sta avvenendo da tempo in Italia e ben
prima della pandemia.
In parole povere anche durante il
fascismo c'erano ovviamente delle norme da seguire, ma riconoscerle tutte come
giuste significava legittimare nei fatti la dittatura.
Yvan Rettore
Essendo multietnico e avendo vissuto per
buona parte della mia esistenza in un ambiente multietnico e multiculturale,
sono sempre stato portato a dover usare lingue e modi diversi per confrontarmi
con gli altri.
Per questo fin da ragazzo, mi sono
sempre sentito un cittadino del mondo che accetta e ammira tutte le diversità e
meraviglie della Terra.
Il razzismo, o meglio la xenofobia,
nascono quando vi sono persone ingabbiate mentalmente in strutture locali che
considerano come il solo mondo possibile ed accettabile in quanto hanno paura
che ciò che sta all'esterno di esse possa in qualche modo scombussolare o
mettere in discussione modelli di società e di culture che credono erroneamente
che debbano rimanere fissati nel tempo per poter continuare ad essere ritenuti
validi.
Il loro modo di vedere e vivere la vita
rimane quindi conflittuale, riduttivo e tutto sommato triste e vuoto perché
fondato sull'effimero.
Invece ogni società umana deve riuscire
ad evolvere se intende avere un futuro e questo processo può avvenire soltanto
se vi sono mutamenti culturali significativi tali da poterlo garantire in modo
autentico e genuino.
Ecco perché puoi viaggiare quanto vuoi,
ma se non sei capace di accogliere ed apprezzare davvero ciò che i tuoi sensi
percepiscono e ciò che il mondo ti offre attraverso le sue meraviglie, il tuo
viaggio rimane ridotto ad un'esperienza di vita effimera dalla quale hai
imparato poco o nulla e che conservi prevalentemente come un ricordo da esporre
a titolo esibizionista nei confronti di coloro a cui lo racconti.
Yvan Rettore