sabato 25 giugno 2022

BASTA CALPESTARE I DIRITTI UMANI!

 I diritti umani sono

  • naturali
  • inalienabili
  • universali
  • indivisibili
Ricordalo sempre.
Come ricorda sempre che non sono, né potranno mai essere, l'esclusiva di un qualsiasi schieramento politico, entità religiosa o gruppo sociale.
I diritti umani si difendono quindi a prescindere da qualsiasi considerazione umana, anche di carattere sanitario e ancor di più guerrafondaio.
Detto questo, è giunto il momento di dire "BASTA" e di dimostrarlo tutti.

Yvan Rettore



QUELLA SINISTRA PARLAMENTARE INDEGNA DI RAPPRESENTARE LA SINISTRA ITALIANA!

La Sinistra (chiamarla così è ormai del tutto fuori luogo) parlamentare ha oggi la faccia tosta di condannare la sentenza della Corte Suprema statunitense sull'aborto, invocando la libertà di scelta, quella stessa libertà di scelta che ha letteralmente calpestato, reprimendo con estrema cattiveria tutti coloro che vi avevano legittimamente ricorso quando si era trattato di manifestare la propria volontà di non vaccinarsi.
MI auguro a questo punto che questi "dinosauri" del tutto indegni di rappresentare la Sinistra finiscano quanto prima con un consenso pari ad un prefisso telefonico, lasciando finalmente spazio a tutte quelle persone che hanno pagato sulla loro pelle la difesa dei diritti civili e sociali e hanno sicuramente più titolo di loro di attivarsi in politica.

Yvan Rettore

lunedì 20 giugno 2022

DI MAIO, GRANDE POLITICO DAL FUTURO RADIOSO, SECONDO "REPUBBLICA"!

 Vedere che "Repubblica" insinua che Di Maio è un grande politico con un futuro comunque radioso in quell'ambito grazie ad un cv invidiabile, significa che ha davvero raggiunto il livello più basso della sua Storia.

Se c'è una cosa in cui il "bibitaro" si è rivelato un maestro indiscusso è nell'arte di tradire, vecchia consuetudine italica che lo accomuna a tanti personaggi mediocri ed inconcludenti del passato e del presente.
Per il resto è riuscito soltanto a dimostrare le proprie incapacità, la sua vergognosa ignoranza ed i suoi palesi limiti intellettivi in ogni cosa che ha fatto finora.
E non ammettere pubblicamente queste evidenze comprovate da fatti incontestabili significa non soltanto non voler riconoscere la realtà delle cose ma anche essere scorretti nei confronti dei propri lettori.
Un qualsiasi "Di Maio" in un qualsiasi Paese evoluto non sarebbe manco arrivato a fare il portiere (con tutto il rispetto per la categoria).
Da noi invece certi individui riescono perfino a diventare ministri costandoci per giunta un occhio della testa in consulenze varie quotidiane, visto che non capiscono un accidente della materia che devono trattare e sono soltanto capaci di ripetere quanto viene detto loro come pappagalli e di fare le passerelle davanti alle telecamere nelle grandi occasioni.
Detto questo, non ci si improvvisa politici e questo vale ancor di più se si vuole diventare statisti.
Nel primo caso Di Maio verrà ricordato come uno fra i peggiori che sia mai stato presente nella Storia repubblicana, mentre nel secondo non verrà nemmeno citato perché sarebbe ridicolo anche solo menzionarlo come tale.

Yvan Rettore

sabato 18 giugno 2022

PARTITI E MOVIMENTI ANTISISTEMA: PROVE GENERALI PER L’ENNESIMA AMMUCCHIATA ELETTORALE

 

Nel corso delle ultime elezioni amministrative, il flop delle coalizioni elettorali dei partiti e movimenti antisistema (Partito Comunista, Ancora Italia, Riconquistare l’Italia, Italexit, Alternativa e altri…) si è affermato praticamente dovunque.
Oggi, 18 giugno 2022, queste entità si sono ritrovate a Roma per una manifestazione di protesta (l’ennesima) contro il governo Draghi.
Non c’è nulla di male nell’unirsi per protestare, ci mancherebbe.
Come pure a prima vista potrebbe sembrare logico realizzare delle coalizioni per riuscire ad avere degli eletti.
Il problema è che qualsiasi protesta diventa fisiologica al mantenimento del sistema se non si traduce con interventi e azioni concrete su tutto il territorio in difesa dei diritti degli ultimi, dei diritti civili, sociali e ambientali.
E da questo punto di vista bisogna ammettere che l’assenza di gran parte delle forze politiche oggi presenti a Roma da tali contesti risulta piuttosto evidente.
Non si può infatti pretendere di ottenere un consenso elettorale concreto, numericamente significativo, diffuso e duraturo, limitandosi al ricorso quotidiano (anche massiccio) ai social o ad altri strumenti offerti della rete come possono essere youtube o siti di informazione alternativi al mainstream.
Non basta perché alla fine della fiera si nota che in quasi tutti i punti di criticità del Paese ad essere presenti e a lottare davvero sono soprattutto realtà locali svincolate dai partiti e sindacati di base.
Questo denota l’evidenza che le formazioni politiche antisistema sono fossilizzate sulla comunicazione e sulle proteste, anziché sulle proposte alternative al sistema attuale sostenendole e diffondendole attraverso azioni concrete e continue sul territorio.
È ovvio che se manca questa militanza attiva, la speranza che tali partiti e movimenti possano ottenere un risultato significativo alle prossime elezioni legislative scema quasi del tutto.
Ma oltre a questo aspetto fondamentale, a remare contro le ambizioni di tali entità, permane l’incapacità di operare in vista della realizzazione di un unico soggetto politico, con un solo programma condiviso, un medesimo simbolo comune a tutti e la formazione di una rete coordinata di azioni da attuare sull’insieme del territorio in difesa dei diritti e nella lotta contro i soprusi di uno Stato che appare ogni giorno meno democratico e praticamente assente dal dibattito sociale e ambientale.
L’elettorato oggi è costituito da una percentuale importante di anziani che non hanno grande dimestichezza con la rete e che mantengono un peso elettoralmente determinante da una parte e da una componente notevole di cittadini che vedono nelle coalizioni di formazioni politiche da prefisso telefonico soltanto un tentativo disperato di riuscire a strappare qualche eletto in parlamento dall'altra.
Detto questo, se non verranno superati questi limiti evidenti, temo proprio che nessuno di questi partiti e/o movimenti politici riuscirà a portare a casa dei risultati significativi e l’esperimento “Ingroia” di alcuni anni fa come quello più recente (che si è rivelato dannoso per il Paese e suicidario per la Sinistra) di “Leu” avrebbero dovuto insegnare qualcosa in proposito.
Invece si rischia di ripetere per l’ennesima volta il percorso fallimentare di un’ammucchiata elettorale inconcludente per chi la propone e vi aderisce con la conseguenza di lasciare nuovamente gran parte dei cittadini nell’impossibilità di poter effettuare delle scelte elettorali che possano incidere veramente in modo determinante sulla politica del Paese e quindi sul suo futuro, con tutti i drammi e le tragiche conseguenze che ciò comporterà comunque per la maggioranza degli italiani.

Yvan Rettore


 

sabato 11 giugno 2022

ALLA MAGGIORANZA DEGLI ITALIANI INTERESSA SOLTANTO IL PROPRIO ORTICELLO!

Anche quando c'erano dei media (di qualità sicuramente migliore e con esponenti di maggior spicco rispetto ad oggi) in grado di informare meglio il popolino, non è che ci sia mai stata nessuna reazione da parte degli italiani di fronte allo sfacelo del loro Paese.

 Alcuni si sono ribellati, ma sono sempre stati una minoranza, perché gli italiani sono in gran parte opportunisti, aperti ai compromessi e fondamentalmente codardi e chiacchieroni. 

Bravissimi singolarmente, capaci di realizzare prodezze incredibili, ma assolutamente inconcludenti ed incapaci di fare gioco di squadra e di uscire dal loro orticello e se si tratta di difenderlo guai ad unirsi con altri. 

Meglio fare da sé e impegnarsi unicamente per difendere i propri interessi. 

Del resto del Paese chi se ne frega! 

Basta vedere le case di proprietà in giro per l'Italia, specie al Sud (ma non solo): prati fioriti e alberi verdeggianti meravigliosi all'interno e molto spesso un cesso all'esterno! 

Questa è l'immagine emblematica dominante del nostro Paese che Travaglio e altri giornalisti contemporanei non hanno ancora colto!

Yvan Rettore

domenica 5 giugno 2022

LE LEGGI NON SONO SEMPRE GIUSTE

 

Le leggi non sono sempre giuste, specie quando violano il comune buon senso e i diritti sanciti dalla Costituzione.

Quindi quando sono tali c'è un dovere morale nel disubbidire e nel non seguirle per il bene sia di sé stessi che della collettività.

Questo perché se si legittima qualsiasi norma dello Stato si può rischiare di accettarne anche le derive autoritarie o peggio totalitarie, cosa che purtroppo sta avvenendo da tempo in Italia e ben prima della pandemia.

In parole povere anche durante il fascismo c'erano ovviamente delle norme da seguire, ma riconoscerle tutte come giuste significava legittimare nei fatti la dittatura.

 

Yvan Rettore

ESSERE CITTADINO DEL MONDO

 

Essendo multietnico e avendo vissuto per buona parte della mia esistenza in un ambiente multietnico e multiculturale, sono sempre stato portato a dover usare lingue e modi diversi per confrontarmi con gli altri.

Per questo fin da ragazzo, mi sono sempre sentito un cittadino del mondo che accetta e ammira tutte le diversità e meraviglie della Terra.

Il razzismo, o meglio la xenofobia, nascono quando vi sono persone ingabbiate mentalmente in strutture locali che considerano come il solo mondo possibile ed accettabile in quanto hanno paura che ciò che sta all'esterno di esse possa in qualche modo scombussolare o mettere in discussione modelli di società e di culture che credono erroneamente che debbano rimanere fissati nel tempo per poter continuare ad essere ritenuti validi.

Il loro modo di vedere e vivere la vita rimane quindi conflittuale, riduttivo e tutto sommato triste e vuoto perché fondato sull'effimero.

Invece ogni società umana deve riuscire ad evolvere se intende avere un futuro e questo processo può avvenire soltanto se vi sono mutamenti culturali significativi tali da poterlo garantire in modo autentico e genuino.

Ecco perché puoi viaggiare quanto vuoi, ma se non sei capace di accogliere ed apprezzare davvero ciò che i tuoi sensi percepiscono e ciò che il mondo ti offre attraverso le sue meraviglie, il tuo viaggio rimane ridotto ad un'esperienza di vita effimera dalla quale hai imparato poco o nulla e che conservi prevalentemente come un ricordo da esporre a titolo esibizionista nei confronti di coloro a cui lo racconti.

 

Yvan Rettore