giovedì 30 settembre 2021

L'EXPO DI DRAGHI

Ieri il presidente del Consiglio imposto al nostro Paese, Mario Draghi è riuscito ancora una volta a dimostrare quanto sia attaccato alle grandi opere per far ripartire l'Italia.

La dichiarazione di voler portare l'Expo a Roma nel 2030 ne è l'ennesima conferma.
Un affare di entità notevoli, pari ad un ritorno economico valutato in 45 mia di Euro, anche se poi si sa benissimo che tale cifra lieviterà sensibilmente e comporterà inevitabilmente l'ingresso del grande crimine organizzato che a tali appuntamenti non può assolutamente rinunciare.
Ovviamente la grande finanza italiana e internazionale sarà della partita perché come farne a meno in un sistema politico come il nostro che appare esserne ormai quasi completamente succube?!
Tutto questo ben sapendo che l'edificazione di cattedrali nel deserto e la realizzazione di grandi eventi non hanno mai comportato un miglioramento delle condizioni generali del nostro Paese.
Ed è perfettamente inutile riferirsi ai soliti e possibili incrementi del PIL se poi in certi casi la crescita globale della ricchezza finisce immancabilmente nelle mani dei soliti noti mentre la stragrande maggioranza della popolazione ne trae soltanto vantaggi (sempre che ve ne siano) marginali o insignificanti.
Da questo governo dei "migliori" che, data la sua nascita e composizione, non esito a definire uno dei peggiori della Storia repubblicana, non c'era ovviamente da aspettarsi nulla di diverso.
L'inerzia costante dimostrata finora sulle gravi questioni sociali e lavorative che attanagliano il nostro Paese, il proseguimento di una gestione disastrosa e approssimativa della pandemia accompagnato da un peggioramento generalizzato della questione sanitaria, l'assenza completa di un piano di messa in sicurezza del territorio teso a prevenire i disastri dovuti all'assetto idrogeologico precario del nostro Paese e una svolta "green" che in realtà viene intesa come la riproposizione di fonti energetiche dannose per l'ambiente o il ricorso a soluzioni che ne prevederanno un ulteriore saccheggio in nome del solito "Dio Denaro" sono soltanto alcune dimostrazioni palesi di quanto male stia facendo questo esecutivo all'Italia sia in questo difficile momento che stiamo attraversando che in una prospettiva futura a breve e medio termine.
Questo mentre il debito pubblico continua a correre, l'impoverimento delle famiglie non cessa di aumentare ed i morti sul lavoro tornano ad essere la regola anziché l'eccezione.
E' fondamentale quindi cominciare a premiare fin dalle decisioni amministrative tutte quelle entità che sono fuori dallo schema dei partiti che in Parlamento hanno consentito questa vera e propria involuzione politica ed istituzionale.
Riprendere in mano i nostri territori dev'essere un primo passo per mandare definitivamente in soffitta una stagione politica del tutto fallimentare e per tornare ad essere un popolo sovrano all'interno di un Parlamento in cui praticamente non esiste più e in cui la Costituzione, fondamento della nostra vita democratica, è diventata ormai carta straccia.

Yvan Rettore



domenica 26 settembre 2021

I MALATI DI PROTAGONISMO

In questo periodo sto assistendo all'ennesima sete di protagonismo di personaggi che, sfruttando il malcontento di determinate frange della popolazione, si affacciano chiedendo di rappresentarne le legittime rivendicazioni.

Ho fatto politica e attivismo per anni e ancora oggi non mi tiro indietro quando c'è da metterci la faccia per dire la verità su certe cose o semplicemente per dire la mia su certi temi.
Ma la differenza sta nel fatto che non cerco mai le luci della ribalta perché ho sempre inteso l'attivismo come una serie di azioni da svincolare dai propri interessi personali.
Invece, oggi non conto i personaggi che si espongono per avere una manciata di visibilità utile per la promozione dell'ultimo libro o per cercare di operare una scalata mediatica che li porti ad essere eletti o ad avere una posizione che comunque possa essere fonte di guadagno e di affermazione personale.
In definitiva si tratta di individui mediocri, pieni di un ego smisurato ed incapaci di ascoltare veramente il prossimo, che manipolano di continuo per riuscire ad averne un tornaconto.
Colui o colei che lotta per civili e sociali lo fa a prescindere dalla notorietà che può avere e personalmente provo una grandissima stima non verso coloro che si atteggiano a VIP del dissenso ma verso quelle persone che spesso o esclusivamente agiscono nel silenzio dei compiendo riuscendo con le loro azioni quotidiane ed il loro spessore comportamentale ad essere un vero esempio per la comunità che difendono senza se e senza ma.
Tutto l'opposto dei malati di protagonismo che soffrono appena i riflettori si spengono su di loro e che hanno un continuo bisogno di strafare per dimostrare di esistere.
Individui squallidi che pretendono perfino di diventare leader delle masse senza avere nessuna qualità per poterlo essere perché è un ruolo innato che non tutti possono rivendicare di avere.
Quando incontro certi soggetti, cerco di evitarli anche se non sempre è possibile farlo perché mi avvelenano un'esistenza che data la sua brevità merita di essere dedicata ad esperienze ben più arricchenti ed interessanti.
Sarà l'avanzare dell'età, ma pur dovendo a volte mostrarmi in pubblico per gli inviti che ricevo per la mia attività di scrittore ed il mio passato politico, non sono i momenti che amo di più perché preferisco di gran lunga il silenzio delle mie azioni alla sterilità di un'immagine da diffondere per scopi che non mi appartengono.
Il mondo si cambia nel silenzio delle azioni quotidiane che si compiono e non nel protagonismo insulso ed interessato di improvvisati capipopolo!

Yvan Rettore



sabato 25 settembre 2021

SPAGNA E PORTOGALLO BALUARDI DELLA DEMOCRAZIA AL CONTRARIO DI ITALIA E FRANCIA?

In quest'ultimo periodo si è assistito ad un attacco impressionante ai diritti sanciti dalle rispettive Costituzioni da parte dei governi francese e italiano.

L'ideazione del green pass ("pass sanitaire" in Francese a dimostrazione che i cugini d'Oltralpe non sono così succubi della lingua inglese come da noi) è francese ma il suo ampliamento esagerato quanto assurdo è invece stato tutto nostrano.

Da un Paese famoso in tutto il mondo come la Francia per la difesa dei diritti civili e sociali non ci si sarebbe aspettati una simile deriva autoritaria, mentre per la fragile democrazia italiana è stata l'ennesima riedizione di una degenerazione della vita democratica.

Infatti, dal 1945 ad oggi sono non poche le volte in cui il "popolo sovrano" è stato considerato un popolo di sudditi a cui sottrarre diritti e libertà a piacimento e a seconda delle esigenze di quei poteri forti che da sempre fanno il bello ed il cattivo tempo nel Paese.

Questo attacco ai diritti a cui si è tentato di fornire una giustificazione sulla base di improbabili quanto mai comprovate verità scientifiche (come ad esempio quella che vorrebbe che i vaccinati contagino meno dei non vaccinati, cosa smentita chiaramente dal Dottor Anthony Fauci - responsabile della Task Force americana contro la pandemia - nonché dal gotha della medicina mondiale) non si è invece visto nelle giovani democrazie iberiche e addirittura nel caso della Spagna, il green pass è stato definitivamente mandato in soffitta dalle più alte autorità giurisdizionali del Paese.

Al di là del fatto che sia la Spagna che il Portogallo sono retti da governi progressisti (mentre sia il premier italiano che quello francese sono dirette emanazioni della grande finanza internazionale: Macron, ex manager della Rothschild e Draghi della Golman Sachs) e che non sono mai stati gestiti da tecnocrati, oggi appare alquanto suggestivo vedere che i diritti sanciti dalle Costituzioni di questi due Paesi vengono effettivamente difesi a spada tratta dai loro rispettivi esecutivi.

Penso che una delle cause di tale fenomeno sia da ricercare nel fatto che entrambe queste democrazie sono nate nella prima metà degli anni '70 (nel 1974 in Portogallo e nel 1975 in Spagna) e che vi sono quindi una generazione e una parte significativa della classe dirigente ancora ben presenti nella società che rimangono ben consapevoli su cosa significhi vivere in uno stato totalitario o comunque in un Paese in cui i diritti vengono meno.

Questa memoria storica da noi (come pure in Francia) è ormai ridotta al lumicino con l'aggravante che in Italia (al contrario della Germania) non si sono mai pienamente regolati i conti a livello giudiziario con i gerarchi fascisti e simpatizzanti della Repubblica di Salò (di cui gran parte sono poi confluiti impunemente nelle istituzioni repubblicane), tanto è vero che vi fu perfino un Presidente del Consiglio democristiano (tale Fernando Tambroni) che era stato membro per diversi anni del PNF.

In questi ultimi tren'tanni, il berlusconismo in Italia e il lepenismo in Francia (in particolare dopo il crollo del muro di Berlino) sono riusciti a fare a pezzi quella Sinistra in cui figuravano i due più forti partiti comunisti dell'Europa Occidentale.

Mentre in Italia, la Sinistra parlamentare è ridotta ai minimi storici (il PD ormai si può tranquillamente considerare l'erede della DC), in Francia sopravvive nel populismo di "France Insoumise" di Jean-Luc Mélenchon, che però non riesce a sfondare in un Paese in cui la Destra appare più che mai dominante sotto varie vesti.

In Italia si è giunti a non applicare quasi più sanzioni effettive quando viene commesso il reato di apologia al fascismo, a consacrare (cosa ingiustificata sul piano storico) un giorno alla memoria dei martiri delle foibe e ad essere sempre più morbidi con le derive e gli atteggiamenti fascistoidi di alcuni partiti di dimensione nazionale e di certe frange delle forze dell'ordine.

Quindi, perché sorprendersi se l'istituzione di un lasciapassare come il "green pass" ha potuto essere introdotta nell'assenza quasi totale di reazioni di sdegno di buona parte della classe dirigente, con l'avallo indiscusso del Mainstream e la passività di gran parte dei cittadini di questo Paese?!


Yvan Rettore




 

 

giovedì 23 settembre 2021

IL NUMERO FANTASIOSO DI VACCINATI NEL MONDO!

Il professor Rasi, ex dirigente dell'EMA, è solito affermare che 5 mia di persone sono state vaccinate nel mondo.

Ovviamente il Mainstream ha subito sposato questa sua affermazione facendone quasi un dogma utile per la sua propaganda pro vaccini.
La realtà è però diversa e non di poco.
Partiamo da un dato rilasciato recentemente dall'OMS che rivela che il 44% della popolazione mondiale è stato vaccinato.
Considerando che tale popolazione è composta da 7,9 mia di individui, il 44% di essi corrisponde a meno di 3,5 mia!
Va bene tutto, ma la matematica non è un'opinione e la diffusione quindi un dato farlocco con una differenza di circa 1,5 mia, la dice lunga sulla serietà e la credibilità del Mainstream propagandistico pro vaccini!

Yvan Rettore 

martedì 21 settembre 2021

EMERGENZA CLIMATICA: AL VIA LA "GREEN ECONOMY", NUOVA ATTIVITA' SPECULATIVA DEL NEOLIBERISMO!

Il lancio della "Green Economy" era già nell'aria prima della pandemia.

La strategia per la sua diffusione ed imposizione è analoga a quella del Covid.
Ovviamente, la "Green Economy" ha poco a che fare con un rispetto concreto dell'ambiente e una svolta nel senso vero del termine.
Si continuerà a saccheggiarlo in modo indiscriminato e ad inquinarlo (seppure in modalità diverse rispetto alla situazione attuale) in nome di quel profitto ad oltranza tipico di quel neoliberismo trasformista e distruttivo che ormai ben conosciamo e di cui non se ne può davvero più!

Yvan Rettore

domenica 12 settembre 2021

QUANDO LA FANTASIA ITALICA CI RENDE RIDICOLI!

La fantasia italica al potere ha affermato che gli impianti genici potrebbero come caratteristica anche quella di immunizzare i vaccinati dal contagio e di renderli meno contagiosi dei non vaccinati.

Questo dato non ha qualunque valenza scientifica a livello internazionale in quanto è stato testualmente smentito da ricerche autorevoli svolte dal Dr. Fauci (uno dei massimi virologi al mondo, responsabile della Task Force americana contro il Covid) e la drammatica situazione israeliana (in cui il il virus sta aumentando in modo drammatico, nonché gli effetti collaterali degli impianti genici su una popolazione quasi interamente vaccinata) sono lì a dimostrare l'infondatezza di quanto dichiarato in Italia.
Questione di poco tempo e anche in Italia, si giungerà ad affermare questa evidenza che sta nella logica delle cose e non nella fantasia!

Yvan Rettore

domenica 5 settembre 2021

CHE COSA MI ASPETTO DAL GOVERNO DRAGHI?

Da Draghi, non mi aspetto nulla.

Al "liquidatore" interessa solo far quadrare i conti per gli interessi della grande finanza di cui è sempre stato un servo devoto. 

Non ha nessuna sensibilità verso il prossimo e non gliene frega niente di come sta il popolo, perché per lui sono solo numeri. 

La sua compagine di governo è formata da gente priva di scrupoli, sicari a buon mercato come è ad esempio Cingolani e da una massa di idioti utili ai suoi scopi. 

Il Parlamento ormai non esiste più, la magistratura non reagisce perché dipende dallo Stato e il governo, avvalendosi di uno stato di emergenza arbitrario in quanto ingiustificato, amministra e legifera come gli pare e piace. 

Quindi la Costituzione e i trattati internazionali possono tranquillamente essere violati ad oltranza. 

Questo a fronte di un sistema Paese, che contrariamente alla narrazione del "liquidatore" sta andando male come non mai dalla fine della Seconda Guerra Mondiale. 

Ma tanto a lui come ai suoi patetici collaboratori, ciò che preme sono soltanto gli interessi di quella nomenclatura a cui appartengono.


Yvan Rettore