venerdì 29 ottobre 2021

AI POLITICI ELETTI E A COLORO CHE GESTISCONO LA COSA PUBBLICA VORREI DIRE...

 

dato che siamo noi cittadini a mantenervi anche quando siete quasi perennemente o comunque spesso assenti dalle sedi in cui siete chiamati ad operare,
dato che siamo noi cittadini a pagare gli impianti genici,
dato che siamo noi cittadini a pagare i tamponi (i non vaccinati addirittura due volte pagandoli quasi 10 volte di più),
dato che siamo noi cittadini a pagarvi i lauti contributi con i quali andrete in pensione con importi da nababbi,
dato che siamo noi cittadini a pagarvi affitti irrisori per i pochi giorni di impegno effettivo che svolgete,
dato che siamo noi cittadini a pagare ogni spesa (auto blu, guardie del corpo, viaggi....),
dato che siamo noi cittadini a lavorare mentre voi siete chiamati soltanto a svolgere un servizio temporaneo per il Paese creandoci più danni che vantaggi,
dato che siamo noi cittadini a consentirvi dalla nascita della Repubblica di abusare dei nostri diritti e libertà calpestando spesso e volentieri la Costituzione,
dato che siamo noi a pagarvi gli onorari di avvocati e spese di tribunale quando venite presi con le mani nella marmellata,
dato che siamo noi cittadini a pagare tutto l'ambaradan col quale diversi di voi si metteranno in mostra in modo inconcludente nel corso del prossimo G20 a Roma, a cominciare da un Presidente del Consiglio che non essendo parlamentare non gode manco di un straccio di consenso in questo Pase,
RITENGO CHE
ci siamo ampiamente meritati di essere rispettati e non denigrati perché potete ancora fare una bella vita a nostre spese è perché cittadini vaccinati e non vaccinati vi hanno eletti e ve lo consentono.
QUINDI CONSIGLIO DA AMICO....
non insistete nel tirare ancora troppo la corda perché prima o poi potrebbe davvero spezzarsi.


Yvan Rettore



mercoledì 27 ottobre 2021

LETTERA DI YVAN RETTORE SCRITTA AL PRESIDENTE DELLA REGIONE PUGLIA MICHELE EMILIANO

 Alla c.a. del Presidente Michele Emiliano,

Sono un cittadino italosvizzero residente a Veglie dal 2019.

Di professione sono un formatore aziendale e un consulente commerciale internazionale oltre che uno scrittore e saggista.

Ho scritto un libro su Veglie dal titolo “Veglie vista da un cittadino italosvizzero” che ho avuto occasione di presentare anche su varie tv pugliesi.  

Sorvolo sulle mie esperienze politiche locali (tutte negative) perché il motivo per cui mi sono permesso di scriverle è dovuto al suo recente incontro con le autorità istituzionali vegliesi.

Ho ingenuamente cercato di fornire un contributo allo sviluppo di questo paese che è in piena decadenza da anni, interpellando sia i vari candidati alle ultime elezioni che politici e notabili locali, nonché il Gal “Terra d'Arneo”.

Venendo dal Nord essendo anche svizzero, ho creduto che le mie proposte per dare una svolta a questo paese potessero trovare almeno in parte accoglimento, ma così non è stato.

Il Nord ed in particolare il Veneto si è sviluppato grazie ad un'industrializzazione favorita non tanto da interventi pubblici quanto da un connubio vincente tra varie realtà locali ed imprenditori dinamici e volonterosi.

Non si può infatti vivere di soli servizi e la ricchezza maggiore o meglio la spinta decisiva verso una società di benessere diffuso può provenire soltanto dalle attività produttive, specie quelle ad alto valore aggiunto.

Non parlo per caso, ma anche perché professionalmente ho operato per anni con diversi grandi gruppi come la Bata, la Carraro Trattori, l'IMA, la Manitou, la Ducati, la Granarolo e via discorrendo.

Ho proposto a Veglie e altri comuni ed entità (al sindaco di Salice, al Gal “Terra d'Arneo”, ecc…) di creare un consorzio dell'olio salentino, una borsa virtuale dei produttori agricoli locali per favorire la filiera a chilometro zero, di realizzare un progetto (da presentare a varie aziende italiane ed estere che conosco personalmente) di distretto industriale con attività compatibili con l'agricoltura locale, di creare in zona un centro TMB per una gestione di trattamento a freddo dei rifiuti in modo da superare la logica attuale degli inceneritori, di cercare fondi rivolgendosi a professionisti esperti anziché a personale comunale che spesso non è preparato (Veglie in questo è un caso emblematico), ecc.

Non avendo avuto queste proposte nessun esito, ho finito col scrivere il libro di cui sopra e mi sono ritirato poi del tutto, riducendo la mia presenza al mio solo alloggio.

Non pretendo di certo che qualcosa possa cambiare con questa mia mail, anche perché non so se mi risponderà, ma ho voluto scriverle lo stesso in quanto il problema di Veglie sta proprio nel fatto che i “vecchi marpioni”, come li ha definiti lei , non intendono investire in loco per creare una ricchezza condivisa con i cittadini e si arroccano su posizioni granitiche di chiusura ad uno sviluppo concreto di questa zona.

Peccato davvero perché questo paese e questa terra potrebbero avere tutte le carte in regola per cambiare ma non c'è una vera volontà comunitaria per farlo davvero.

Personalmente avrei gradito che si fosse parlato di questo nel vs incontro a Veglie.

Cordiali saluti.

Yvan Rettore

25 ottobre 2021

giovedì 21 ottobre 2021

NON ACCETTO...

 ...per nessun motivo lezioni di morale, di democrazia e di costituzionalità o meno delle leggi in vigore da parte di:

  • parlamentari che sono stati eletti soltanto da una parte del popolo italiano e hanno avallato la nomina di un Presidente del Consiglio mai eletto in Parlamento
  • politici eletti che sono mantenuti dal popolo italiano e non hanno mosso un dito contro la validità del diritto al lavoro attraverso l'introduzione del lasciapassare sanitario
  • giornalisti che lavorano per testate che sono state pagate con soldi dello Stato per svolgere una propaganda denigratoria e violenta contro tutti coloro che hanno legittimamente scelto di non vaccinarsi o che non possono farlo per motivi di saluto
  • caratteristiche che hanno interessi specifici con case farmaceutiche e dimostrano quindi una costante incoerenza nelle posizioni che prendono
  • sindacalisti confederali sono riusciti a tollerare che è stato colpito a morte il mondo del lavoro attraverso il lasciapassare sanitario fregandosene altamente di una coerenza di non vaccinati, quando ogni sindacato degno di questo nome agire dovrebbe prioritariamente in difesa dei loro diritti.

La democrazia comincia dal rispetto delle minoranze e dal dialogo costante con esse.
La libertà comincia dal riconoscimento delle libertà individuali e non da quelle collettive perché se si ammette il contrario si entra nel totalitarismo che è l'esatto contrario della democrazia.
L'incolumità e la dignità dell'essere umano sono alla base della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani che costituisce il fondamento di qualsiasi democrazia.
Questi pilastri della democrazia sono stati calpestati da tutti i signori di cui sopra che a questo punto non meritano più stima né considerata.
Quindi dovrebbe essere doveroso per ogni cittadino italiano iniziare ad ignorarli completamente, non votando mai più quei politici e quei partiti, non aderendo più a quei sindacati, non ascoltando mai più trova che hanno interessi dichiarati col mondo del capitale e non leggendo mai più quotidiani e riviste né mai più programmi radio TV di tutte quelle testate che hanno leso la dignità di milioni di italiani non vaccinati, i quali hanno permesso (anche loro) con le loro vagonate di tasse di pagare le di milioni di Euro che sono serviti per acquistare gli impianti e che sono stati trattati come appestati e minorati di mente geni ed impunemente!
Concludo che l'ISS ha riconosciuto oggi (e ovviamente nel solito silenzio dei media di "regime") che i morti di Covid in questo Paese sono stati finora 3.783 e non oltre 130.000 (di cui oltre il 97% sono morti per altre patologie !).
Allora dico: "Che senso ha tutto questo se non avallare un autoritarismo utile per imporre scelte politiche, economiche e sociali che vanno soltanto a vantaggio dei soliti noti e non di tutto il popolo italiano?"
Il lasciapassare sanitario serve soltanto a questo!
E chi non lo capisce o agisce in malafede o è un perfetto ingenuo!

Yvan Rettore

domenica 17 ottobre 2021

LA PAURA CHE FOMENTA L'ODIO

La paura, è ormai cosa ben nota, porta spesso gli esseri umani ad operare delle scelte assurde e ad agire di conseguenza.
Lo si è potuto appurare ancor di più nel corso di questa pandemia ed in particolare in quest'ultimo periodo in cui è stata montata in modo artificiale da parte delle istituzioni e del Mainstream una contrapposizione assolutamente fuori luogo tra vaccinati e non vaccinati.
Come se i primi fossero una classe privilegiata rispetto ai secondi in virtù di una immunizzazione dal virus che nei fatti esiste soltanto inizialmente e parzialmente nei primi giorni di inoculazione dell'impianto genico (e non vaccino) per poi scemare del tutto nel giro di appena tre settimane.
Non lo dico io, ma la scienza indipendente (e non quella legata alle case farmaceutiche) convenuta di recente a Roma che annovera diversi fra i maggiori esperti mondiali e le cui conclusioni sono state ripetute alcuni giorni fa anche davanti alla Commissione Affari Costituzionali del Senato da autorevoli scienziati italiani che nulla hanno a che fare con Burioni & Co.
Lo ha affermato chiaramente perfino il Dottor Fauci, capo della Task Force americana contro il Covid, specificando che un vaccinato può contagiare ed essere contagiato alla pari di un non vaccinato.
Ma in Italia, non c'è stato nulla da fare e istituzioni e Mainstream hanno proseguito in una narrazione falsa della realtà pur di spingere la gente a vaccinarsi attraverso l'introduzione incostituzionale (e contraria a diversi trattati internazionali) del lasciapassare sanitario, conosciuto con il termine improprio di "Green Pass".
Le cose, una volta tanto, andrebbero chiamate col loro nome.
Una delle conseguenze più nefaste di queste azioni scellerate è stata di avere messo gli uni contro gli altri milioni di italiani e di avere intaccato perfino rapporti che fino ad allora erano armoniosi e amichevoli.
Ormai non si contano più le rotture tra parenti, amici e perfino all'interno delle famiglie.
Io stesso ho avuto il dispiacere di dover subire queste cattiverie gratuite e mi sono chiesto più volte cosa avessero i vaccinati da temere da un non vaccinato dato che istituzioni e Mainstream si affannano a dire che i primi sono del tutto immuni dal virus.
In realtà sbagliavo l'approccio perché gli autori di questa perfidi provvedimenti hanno dipinto i non vaccinati come esseri paurosi, vili, egoisti ed irresponsabili nei confronti della nazione.
Li hanno tacciati con qualsiasi epiteto negativo possibile utile per isolarli sempre più e costringerli in modo surrettizio a vaccinarsi.
Perfino il sottoscritto oggi si fa riguardo nel contattare vecchie conoscenze per il timore di vedersi chiudere il telefono in faccia o chissà cos'altro.
Per fortuna non tutti sono così perché ci sono ovviamente anche fra i vaccinati persone che hanno buon senso e sanno distinguere il Bene dal Male.
A questo punto, le istituzioni e il Mainstream, invece di diffondere un'informazione capillare e completa per indurre i non vaccinati a farsi inoculare gli impianti genici in circolazione, hanno preferito adottare una politica di odio e di divisioni fra i cittadini.
Un governo che adotta simili comportamenti (lo si è visto anche in altri contesti, come ad esempio e non da ultimo nel triste epilogo di Alitalia) non ha a cuore il bene del Paese, ma soltanto il raggiungimento di obiettivi estranei ad esso.
E i fatti lo stanno dimostrando in modo così lampante che soltanto gli ingenui possono continuare a credere il contrario.

Yvan Rettore



domenica 10 ottobre 2021

LETTERA APERTA A MAURIZIO LANDINI

Vorrei iniziare questa mia citando due fatti di singolare analogia con quanto accaduto di recente nel nostro Paese.

Primo fatto:

Nella notte fra il 24 e il 25 gennaio del 1921, a Bologna, le camicie nere diedero l'assalto alla sede della Camera Confederale del Lavoro in via D'Azeglio, incendiarono la Cooperativa Tipografica, che stampa il settimanale "La Squilla" e saccheggiarono la sede dell'Unione Socialista e gli uffici delle leghe.                   

La squadra fascista guidata Dino Grandi impedì ai vigili del fuoco di spegnere gli incendi.                                                         

La polizia, pur presente in forze, non intervenne.

Fonte: https://www.bibliotecasalaborsa.it/cronologia/bologna/1921/incendio_della_camera_del_lavoro_e_violenze_fasciste

Secondo fatto:

Dal 1938, la mancanza di iscrizione al Partito Nazionale Fascista comportava l'impossibilità di accesso al lavoro e pesanti sanzioni per tutti gli imprenditori che decidessero di assumere un dipendente che ne era sprovvisto.

Fonte: https://www.bibliotecasalaborsa.it/cronologia/bologna/1921/incendio_della_camera_del_lavoro_e_violenze_fasciste

Detto questo e pur condannando integralmente quanto avvenuto ieri nella sede del vostro sindacato, vorrei sottolineare quanto segue:

- prima di etichettare come "assalto squadrista" un comportamento violento come quello subito dalla sede della CGIL, bisognerebbe sapere di cosa si sta parlando. So bene che è più facile e una consuetudine ormai dilagante nella nostra società quella di etichettare di continuo gli avversari, ma sarebbe meglio operare i giusti distinguo. Personalmente ritengo che si sia trattato soprattutto di semplici esaltati e forse, non è da bias, che fra di loro vi utili anche degli agenti infiltrati per discreditare il movimento "No Green Pass" volendo presentarlo come una pericolosa entità emergente di Estrema Destra. Spetterà comunque agli inquirenti far luce su questo aspetto della vicenda. In analogia con quanto accadde nel 1921, vorrei farle però notare che gli autori della devastazione non presentavano alcun segno di riconoscimento (e nemmeno li hanno esternati, cosa alquanto strana) con una qualsiasi formazione politica eversiva, che rappresentavano un pulviscolo fra i partecipanti alla manifestazione e che la polizia ha inizialmente cercato di respingere gli occupanti. E se fossero stati davvero come gli squadristi degli anni '20, sicuramente la sede del vostro sindacato sarebbe stata incendiata e diversi sindacalisti sarebbero finiti all'ospedale. Quindi se proprio intende etichettare qualcuno, Signor Landini, bisogna farlo con delle prove inconfutabili in mano, evitando di alludere al movimento "No Green Pass" come se fosse un'entità che ha da spartire qualcosa con i nostalgici del Ventennio.

Risulta piuttosto palese che vi siano delle analogie preoccupanti tra l'obbligo, stabilito dalla legislazione fascista, di essere iscritto al PNF per poter accedere al posto di lavoro e il “lasciapassare sanitario” (vera definizione del “Super Green Pass”) che vincola tale accesso al fatto di dover essere vaccinati. Una stipulazione lampante del diritto al lavoro partendo dalla nostra Costituzione repubblicana (a cominciare dall'art. 1) fino ai trattati internazionali attualmente in vigore. E il vostro sindacato invece di difendere questo diritto sacrosanto, essenziale alla vita e alla dignità di ogni individuo, cos'ha fatto? Niente! Ha avvallato senza nessuna reazione, né obiezione la posizione assunta dal governo. E quindi non si sorprenda, Signor Landini, se vi è adesso così tanto astio (crescente) nei confronti del sindacato che lei dirige.

Poi lei può sposare integralmente quanto riportato dal Mainstream e appoggiare così la via intrapresa dall'esecutivo, però si ricordi che nell'era della diffusione di immagini e notizie soprattutto attraverso la rete, non è più così facile etichettare la gente e soprattutto farle accettare una narrazione volutamente errata o approssimativa della realtà delle cose.

Ritornando agli eventi di ieri, trovo singolare che nessun negozio sia stato devastato e che le forze dell'ordine hanno agito ricorrendo in più di un'occasione all'uso della forza in modo sproporzionato ed ingiustificato contro manifestanti (in cui figuravano anche persone anziane e bambini) che in stragrandissima maggioranza composte da individui assolutamente inocui e pacifici.

Ovviamente, non c'è stata nessuna reazione di condanna da parte sua, né da parte dei politici e ancor meno del Mainstream nei confronti di tali azioni di violenza gratuita.

Ma la cosa ormai riveste sempre meno importanza perché immagini e verità si stanno diffondendo sempre più negli smartphone di milioni di cittadini che prendono ogni giorno sempre più consapevolezza della loro forza e della loro crescita in quanto non sono più composti soltanto da gente che non si è vaccinata ma anche da tantissime persone che sono vittime dirette o indirette effetti collaterali della vaccinazione in corso.

Annunciare che il vostro sindacato si annuncia per organizzare una manifestazione antifascista il 16 ottobre prossimo a Roma. 

Benissimo, allora sarebbe giusto farla condannando tutte le forme di espressione del fascismo e totalitarismo e non soltanto quelle di stampo squadrista.

Sempre che riusciate a cogliere questa differenza fondamentale, altrimenti sarebbe forse il caso che rivedeste la vostra conoscenza del termine "democrazia".

Yvan Rettore