domenica 27 agosto 2017

STRUMENTALIZZAZIONE DELLA VIOLENZA CONTRO GLI STRANIERI!

In questi ultimi giorni, tra attentati e stupri è tornato in auge il tema montato ad arte dai media nostrani che sottintenderebbe che tali azioni sono esclusiva o quasi di individui stranieri residenti o di passaggio nel nostro continente.
Ovviamente, è del tutto assurdo quanto assolutamente fuori luogo colpevolizzare intere comunità di persone solo per le gesta delittuose commesse da alcuni di loro.
Non ci sono tipologie di esseri umani più propense rispetto ad altre nel realizzare determinati crimini efferati. Il criminologo Cesare Lombroso aveva tentato di farlo alla fine dell'Ottocento, ma le sue tesi sono state ampiamente smentite dai fatti. In parole povere, non è perché un individuo presenta determinate caratteristiche facciali o ha un colore della pelle diverso dal nostro che risulta maggiormente disponibile nell'attuare crimini contro l'incolumità delle persone rispetto ad altri.
Crederlo o cercare di fornire spiegazioni razionali o scientifiche a riguardo rileva della pura idiozia e non ha nulla a che vedere con il buon senso e l'effettiva capacità di stilare profili criminali effettivamente compatibili con coloro che commettono tali gesta mostruose.
La cosa triste in questo tipo di vicende è la loro strumentalizzazione da parte di certe testate giornalistiche volta a criminalizzare determinate etnie o comunità religiose. Nello stesso tempo questi scribacchini cercano di rendere più scusabili o accettabili analoghe azioni commesse da criminali nostrani, proprio perché italiani, come a voler affermare che se uno stupro o omicidio avviene per mano di un italiano è meno grave rispetto a quello realizzato da uno straniero. Pazzesco! 
E cosa più vergognosa e intollerabile è che ammettendo questo tipo di conclusione, si va a ledere ulteriormente la dignità delle vittime dirette e indirette di questi crimini, arrecando loro un'offesa ancor maggiore perché a seconda di chi li compie si tende a sminuire o ad ingigantire il reato commesso.
E questo aspetto non può assolutamente essere ammesso da una società civile, perché chi uccide o stupra rimane comunque un criminale da perseguire e da condannare senza se e senza ma. E non ci sono differenziazioni di provenienza etnica o religiosa che tengano!

Yvan Rettore 




sabato 26 agosto 2017

FIGLI DI PAPA' E IMPRENDITORI CHE SI ARROGANO IL DIRITTO DI DARCI LEZIONI!


Una cosa che personalmente non sopporto è quando dei figli di papà o degli imprenditori di successo (ottenuto non sempre in modo ortodosso) si permettono di dare lezioni di morale e su cosa bisognerebbe fare di buono per risolvere i tanti problemi che affliggono il nostro paese.
Proprio loro si arrogano il diritto di dire alla gente comune cosa fare e non fare dall'alto delle loro montagne di denaro accumulato sfruttando a man bassa e senza scrupoli i lavoratori e speculando a più non posso sui mercati di mezzo mondo, anche grazie alla miopia e/o ai puntuali trattamenti di riguardo attuati nei loro confronti dalle nostre istituzioni.
A coloro che hanno il coraggio di replicare ai loro deliri di onnipotenza questi personaggi liquidano la cosa replicando che trattasi soltanto di reazioni di invidia nei loro riguardi.
Ma per favore!
Chi sa far funzionare il cervello e crede in valori estranei a quelli delle tre "S" ("Sesso, soldi, successo") non può certo mangiare alla greppia dei poteri forti della finanza e vivere una esistenza che si può definire soltanto con un termine: "vuota"!
Come si fa a invidiare individui che non hanno alcun rispetto dell'indigenza, dell'ambiente e degli esseri viventi in quanto tali e che vivono unicamente in funzione delle apparenze e dei futili valori materiali che la loro posizione impone?!
Detto questo, se non avessero un ego così smisurato, sicuramente avrebbero la decenza di starsene zitti!
Ma sarebbe chiedere troppo!

Yvan Rettore


mercoledì 23 agosto 2017

ORIANA FALLACI: UNA SCRITTRICE E GIORNALISTA IN CHIAROSCURO!

Fin da ragazzo, ho sempre avuto una grande stima di Oriana Fallaci sia come giornalista (i suoi servizi in giro per il mondo hanno fatto epoca) sia per la sua intensa attività di scrittrice. Il suo stile era diretto, asciutto e pungente, di un realismo che non lasciava spazio a mezze misure e a compromessi di parte. Per questo motivo (ma non solo) ho apprezzato tantissimo le sue prime fatiche letterarie, a cominciare da "Un Uomo" (romanzo che ancora oggi rimane in assoluto il mio preferito fra tutti quelli degli autori che ho letto). 
Donna dalla professionalità indiscussa, di notevole personalità e con una forza d'animo fuori dal comune, ha poi però conosciuto una netta involuzione negli ultimi anni della sua esistenza. Lei che aveva girato tutto il mondo, visto di persona orrori e tragedie indicibili e conosciuto modi di vivere e di pensare radicalmente diversi da quelli dominanti in Occidente, ha cominciato incredibilmente a denigrare parte di quei mondi che aveva diffuso e difeso caparbiamente in gioventù. Accuse, generalizzazioni e luoghi comuni sprezzanti soprattutto nei riguardi del mondo musulmano accompagnate nello stesso tempo da elogi di superiorità e di civiltà "incontestabili" verso l'Occidente (che però troppo spesso risulta essere stato coinvolto nelle tragedie e sofferenze che hanno afflitto e affliggono il Sud del mondo), mi hanno portato a ripensare la stima che nutrivo nei suoi confronti. Dov'era finita quella coraggiosa reporter ferita gravemente in un attentato a Città del Messico, che aveva condannato senza mezzi termini i fascisti trasformisti greci che erano stati responsabili della morte di Alekos Panagulis (il grande amore della sua esistenza) e tutti i conflitti che avevano insanguinato il mondo, dal Vietnam al Libano?! In lei sentivo e leggevo soltanto parole di odio, di rancore e di risentimento verso altri esseri umani che avevano nella stragrande maggioranza dei casi come unica colpa quella di credere a un Dio diverso dal nostro! 
Confesso di non avere mai trovato la risposta e se ce n'era una, Oriana se l'è portata via con sé nella tomba. Probabilmente una esistenza non facile, spesso vissuta in solitudine e intrisa di tante, troppe delusioni l'avevano portata a pronunciare quelle affermazioni che contraddicevano tutto il percorso della sua stessa vita?! Non lo so.
Ciò che è certo, è che le opere da lei lasciate prima di questa deriva sono lì a raccontarci una donna che comunque vada ha lasciato in eredità pensieri e riflessioni importanti che ancora oggi possono essere utili nella ricerca di un mondo migliore rispetto a quello da lei così tanto intensamente vissuto.

Yvan Rettore


TERREMOTO A ISCHIA: NON SI TRATTA SOLTANTO DI ABUSIVISMO!

La recente scossa di terremoto a Ischia ha fatto tornare d'attualità il tema dell'abusivismo purtroppo così diffuso nel nostro paese (e non soltanto al Sud!). 
Il crollo di diverse abitazioni non può però essere amputabile al solo abusivismo.
Un costruttore in buona fede e esperto conosce la qualità dei materiali che usa e quindi sa operare nel modo più adeguato nella scelta di quelli migliori e maggiormente idonei per assicurare una certa qualità e stabilità all'immobile che andrà a realizzare. Non solo, ma cercherà anche di avvalersi di personale competente e preparato da impiegare nel rispetto delle normative di sicurezza previste sui cantieri edili.  
Questi elementi che dovrebbero essere alla base dell'attività di ogni costruttore edile sono risultati purtroppo troppo spesso carenti o addirittura assenti nella costruzione di edifici e opere infrastrutturali realizzati dagli anni '60 in poi. 
Dal famigerato "Sacco di Palermo", gigantesca opera edilizia pilotata da Michele Greco, il "Papa" di "Cosa Nostra", il crimine organizzato si è imposto in quasi tutte le più importanti gare di appalto indette finora nel nostro paese, con conseguenze disastrose. A tal fine sono state costituite migliaia di società di costruzione "paravento" che attraverso la connivenza con "istituzioni amiche" hanno fatto man bassa di appalti da Nord a Sud, prima operando nell'abusivismo per poi estendersi anche nell'edificazione di opere legali soltanto sulla carta! 
Quindi si è giunti alla situazione attuale che vede da una parte decine di migliaia di immobili realizzati in modo abusivo (e sanati nel corso degli anni dalle varie amministrazioni pubbliche competenti in materia) a quelli costruiti nell'apparente legalità (da società in mano al crimine organizzato) che però ci hanno lucrato sopra in modo sfacciato e indisturbato, tanto che questi edifici oggi possono crollare e provocare tragedie immani anche con scosse di lieve entità come quella appunto avvenuta a Ischia!

Yvan Rettore


venerdì 18 agosto 2017

IL VERO MAESTRO


Un vero Maestro non insegna, ma orienta. 

Un vero Maestro non ordina, ma suggerisce. 

Un vero Maestro non nasconde i propri saperi ed esperienze, ma li condivide con altri. 

Un Maestro si afferma quando il proprio allievo riesce a pensare del tutto liberamente con la propria testa e a definire in totale libertà un suo sentiero verso la propria emancipazione e affermazione come essere umano unico ed irripetibile.


Yvan Rettore


L'ULTIMA TROVATA DEGLI ESTREMISTI NOSTRANI: "ABOLIAMO L'ISLAM MODERATO"

Oggi ho avuto l'occasione di leggere in rete un articolo dal titolo seguente:
"Aboliamo l'Islam moderato (così forse cominceremo davvero a sconfiggere il terrorismo)".
A prescindere dalle logiche reali (e non quelle diffuse ad arte dalla maggior parte della carta stampata e dalle trasmissioni TV occidentali), di potere internazionali che fomentano e alimentano effettivamente il terrorismo, vorrei segnalare all'autore ignorante patentato dell'intervento seguito al titolo di cui sopra che il termine di "Islam moderato" esiste soltanto in Occidente, perché nell'insieme del mondo musulmano si parla unicamente di "Islam" (diviso in due correnti ben definite che sono quella sciita da una parte e quella sunnita dall'altra) e nient'altro!
Le caratteristiche retrograde e le tradizioni discutibili e condannabili (specie quelle riguardanti le donne) di certe società a maggioranza musulmana non possono essere per nulla riconducibili ai pilastri di questa religione. Trattasi infatti soltanto di espressioni deformate, abusive e infondate di certe popolazioni o tribù locali attraverso cui gruppi di potere cercano di giustificare e mantenere il loro dominio e i loro privilegi in modo incontrastato (vedi il caso tipico dei "Wahabiti" che dominano in modo tirannico e assolutistico la maggior parte degli stati della penisola araba). Lo stesso ricorso alla violenza e agli omicidi non sono ammessi da tale religione e sono da considerarsi unicamente come forme di azione arbitraria, ignorante e limitata di determinati soggetti. Costoro non sono da ritenersi musulmani ma soltanto portatori di odio e cattiverie che nulla hanno a che vedere con l'Islam in quanto tale perché i loro comportamenti sono condannati totalmente.
Vorrei infine ricordare ai soggetti che appoggiano a spada tratta l'affermazione contenuta nel titolo di cui sopra che circa un quarto dell'umanità è di confessione musulmana e che i sostenitori effettivi dell'Isis e altri gruppi terroristici affini corrispondono ad alcune decine di migliaia di fanatici.
Questi ultimi hanno qualcosa di profondamente in comune con i sostenitori del titolo di cui sopra: l'Ignoranza con la I!
Spesso è proprio questo limite di tanti (ancora troppi) esseri umani a generare e alimentare incomprensioni e conflitti che poi trovano terreno fertile per sfociare in tragedie di dimensioni sempre più grandi e imprevedibili.

Yvan Rettore

giovedì 17 agosto 2017

UNA SINISTRA CREDIBILE E AUTENTICA NON PUO' RICONOSCERSI IN PERSONAGGI QUALI SAVIANO E BOLDRINI

L'altro giorno ho letto in rete l'articolo in cui l'autore dichiarava che non si può concepire una Sinistra priva di persone quali Saviano e Bolrdini. 
Ecco, quest'affermazione è da ritenersi profondamente offensiva per coloro che credono davvero in un progetto di ricostruzione e riproposizione di una Sinistra credibile e autentica a livello istituzionale in questo paese e soprattutto che sono pienamente consapevoli di cosa significhi essere parte di quello schieramento che va ben oltre la sfera politica perché ricopre elementi culturali e sociali che hanno fatto la Storia dell'umanità intera e ne hanno permesso il progresso civile in ogni lido ancor prima che socialismo e comunismo ne esprimessero i contenuti attraverso partiti e sindacati. Saviano e Boldrini non possono appartenere a questo processo perché parte integrante di una borghesia radical-chic distante anni luce dalle vicissitudini della gente comune, quella che predica bene a parole, ma che razzola molto male quando si tratta di tramutarle in fatti, abituata com'è a presenziare iniziative di beneficenza che si riducono a meeting tra privilegiati e/o a eventi mondani in mezzo ad un pubblico amico e precostituito. 
Quindi, la Sinistra potrà avere un futuro in questo paese escludendo in primis i trasformisti storici che l'hanno ridotta nello stato comatoso attuale ma anche i radical-chic come Saviano e Boldrini che non sono in grado di portare nulla di davvero positivo ed innovativo in un simile processo!

Yvan Rettore




mercoledì 16 agosto 2017

DIEGO FUSARO: UN NARCISISTA DALLE MEDIOCRI CONCLUSIONI!

E' da un po' di tempo che la stampa e le TV nostrane offrono sempre più spazio a Diego Fusaro, un giovane filosofo rampante proiettato fra i più ambiti tuttologi del desolante panorama mediatico attuale.
Viene invitato in trasmissioni televisive anche per dire la sua in alcuni minuti e diffonde il suo sapere anche via web, specie su Twitter dove la cadenza quotidiana di inserimento dei suoi post appare davvero impressionante.
Si definisce come un personaggio "antisistema", salvo poi essere presente in ogni mezzo di diffusione che questo sistema controlla per autolegittimarsi. Non si capisce perché dedicargli tanto spazio, sia perché le sue premesse non risultano sempre corrette e appaiono a tratti perfino contraddittorie (confonde "Mondializzazione" con "Globalizzazione", parla di un inesistente "Piano Kalergi", riesce ad essere nazionalista pur dichiarandosi marxista, ecc...) sia perché le sue conclusioni spesso non stanno in piedi né su un piano strettamente razionale, né su un piano storico-culturale. A volte risultano perfino una "minestra riscaldata", perché trattasi di verità affermate ben prima di lui da personaggi con maggiore autorevolezza e credibilità. 
Quando poi viene messo alle strette, rifiuta spesso il confronto accusando i suoi avversari di essere comunque sostenitori del sistema o dichiarando di non rispondere a chi lo attacca con veemenza e provocazione.
Ma a lui poco importano questi dettagli di percorso, perché alla fine della fiera sembra che la sola cosa che gli interessi davvero è diventare un fenomeno mediatico ricercato dai media. Come lo sono ad esempio da (troppi) anni tuttologi come Saviano e Sgarbi.
Quindi non poteva mancare in questa sua missione, la diffusione all'ennesima potenza del suo marcato quanto incontestabile narcisismo.
Su Twitter diffonde a manetta gli estremi di ogni conferenza in cui è invitato a presentare i suoi libri (assolutamente illeggibili perché scritti con termini ricercati e molto sofisticati da renderli quasi del tutto incomprensibili o come minimo confusionari) o a illuminarci con i suoi prodigiosi interventi. 
Ovviamente, non mancano mai post con la sua immagine dominante in cui riduce temi e concetti di notevole importanza a semplici spot pubblicitari (analoghi nella forma a quelli che servono per vendere alimenti o prodotti di bellezza) dove contenuti e sostanza finiscono col diventare banali e appiattiti.
Ora diffonde post non soltanto legati agli articoli che scrive su certe testate giornalistiche ma anche quelli della sua nuova rivista, naturalmente ancora sconosciuta ai più.
Su Youtube è solito far girare video in cui spicca sempre soltanto la sua figura con la pretesa di aprirci gli occhi sul "Grande Fratello" dominante e di insegnarci su come reagire alla tirannia di questo "Golem". Eh sì, perché lui sa cosa bisogna fare per combattere davvero il neoliberismo attuale e conosce le risposte da dare per la costruzione di un mondo nuovo di stampo "fusariano", compatibile col suo narcisismo dilagante.
Poi, siccome lui ritiene dall'alto della sua cultura di poter sfruttare i saperi altrui (in particolare le traduzioni di testi in altre lingue) ti contatta attraverso Twitter, salvo poi essere colpito da amnesia quando si tratta di dover pagare il servizio richiesto.
Lui invece su questo punto è sempre stato molto bravo a contrattare al meglio le proprie presenze in giro per l'Italia, come quando rifiutò di partecipare ad un evento al quale era stato invitato dai sovranisti perché riteneva di essere pagato troppo poco (manco fosse "Noam Chomsky" o "Jean Ziegler"!).
Detto questo, qualcuno potrebbe dire che il sottoscritto prova una certa invidia per la notorietà (secondo me del tutto immeritata) di questo personaggio. Tranquillizzo subito queste persone dicendo che riterrei personalmente offensivo considerarmi come invidioso nei confronti di un individuo così tanto pieno di sé fino al punto da essere riuscito a diffondere così tanta mediocrità attraverso il proprio operato. E' molto meglio essere e rimanere anonimi che giungere a tali livelli, perché la verità e la capacità di argomentare in modo autentico e genuino le proprie posizioni non sono "valori" negoziabili per acquistare spazi di fama effimeri quanto inutili nella prospettiva della costruzione di un mondo davvero migliore e vivibile rispetto allo schifo attuale.

Yvan Rettore



ROBERTO SAVIANO: UN FENOMENO MEDIATICO MEDIOCRE DEL NOSTRO TEMPO!

Ritengo Roberto Saviano un giornalista mediocre e uno scrittore dalle dubbie capacità (è stato perfino condannato per plagio per alcune pagine di "Gomorra" e "Zero Zero Zero" è assolutamente illeggibile).
Ha dimostrato a più riprese di essere profondamente ignorante e superficiale quando prende posizione sui grandi temi internazionali (dalla questione palestinese ai movimenti progressisti latinoamericani), di essere filosionista e sempre schierato su posizioni filoatlantiche.
Ma cosa si può pretendere da un personaggio "creato" di sana pianta sul piano mediatico dal colosso editoriale "Mondadori"?
Ormai, non si contano più le sue uscite sempre più distanti dalla realtà delle cose, tanto che considerarlo un intellettuale vuol dire non capire cosa significhi veramente esserlo.
Ma nella nostra epoca in cui vige l'apologia della mediocrità e del brutto in ogni sua forma, non è un caso che questo personaggio abbia trovato un suo spazio mediatico, effimero quanto si vuole, ma purtroppo ancora troppo presente e comunque fisiologico alla fine della fiera al mantenimento dello stato attuale delle cose.
Infatti, non si può (anche solo lontanamente) pensare di non poter continuare a "leggere" la realtà con gli occhi di chi rimane saldamente ancorato ad un modo di vivere borghese che non corrisponde a quello di quella gente comune che costituisce ancora la stragrande maggioranza  dei componenti di ogni società umana.
Quest'ultima ha bisogno di ben altre risposte e personaggi come Saviano risultano incapaci nel fornirle!

Yvan Rettore

Fonte: "Parole Roventi" (Edizioni Profprom, 2017)


martedì 15 agosto 2017

PERCHE' NON MI PIACE LAURA BOLDRINI

Pur non stimando affatto la Signora Laura Boldrini, Presidente della Camera dei Deputati, non mi associo ai comportamenti spregevoli e vigliacchi degli "haters" nei suoi riguardi. Si può benissimo dissentire circa le sue esternazioni restando però nei limiti del confronto civile che richiede rispetto e toni educati e pacati.
Fatta questa premessa, come già scritto, non apprezzo l'operato di questa figura istituzionale e questo per vari motivi.
Per la prima volta nella Storia repubblicana, il Presidente della Camera è stato oggetto di polemiche e attacchi feroci, dovuti da una parte allo sviluppo enorme dei social in questi ultimi anni e da un uso un po' troppo spregiudicato degli stessi da parte della Signora Boldrini dall'altra. 
L'incarico che lei ricopre richiederebbe però un'attitudine maggiormente defilata e discreta, specie su temi di scottante attualità quali l'immigrazione e la questione dei profughi. Non nego che il personaggio abbia una notevole esperienza sull'argomento, ma essendosi assunta la terza carica istituzionale del paese, sarebbe doveroso da parte sua abbassare certi toni ed evitare polemiche sterili e scarsamente costruttive su tali argomenti. Forse, la Signora Boldrini non ha colto pienamente che essere Presidente della Camera dei Deputati equivale ad adottare un'attitudine più diplomatica e meno esposta di quanto abbia fatto finora. 
Invece, visto il suo attivismo notevole sui social e quello profuso al di fuori del suo incarico (conferenze, meeting, ecc...), le vene polemiche di cui anche lei è manifestamente responsabile si trascinano perfino all'interno dell'emiciclo parlamentare creando non poche tensioni e difficoltà nel buon andamento dei lavori e dibattiti all'interno dello stesso. Una persona nella sua posizione dovrebbe capire che riveste un ruolo di arbitro e di mediatore che le sue esternazioni quotidiane rendono particolarmente difficile da attuare. Con ciò non intendo affatto dire che non debba avere le proprie posizioni, ma dovrebbe cercare di correggere il modo di esprimerle da una parte e ridurre la sua presenza sulle stesse all'interno dei social dall'altra. 
Alla Signora Boldrini non rimprovero soltanto questo aspetto, ma anche una certa incoerenza in relazione alle sue dichiarazioni specie quando parla di solidarietà e accoglienza. Questa donna importante è senz'altro l'espressione radical-chic di una borghesia che si professa di Sinistra troppo spesso soltanto a parole ma che quasi sempre pecca sui fatti. Non basta infatti fare beneficenza o assistere a eventi in tal senso, per riuscire ad essere effettivamente coerenti con quanto si dice. La coerenza per essere davvero tale dovrebbe tradursi non soltanto a livello mediatico o sotto i riflettori di un pubblico amico, ma anche e soprattutto nella quotidianità della propria vita privata. 
L'ultima cosa che non apprezzo della Signora Boldrini è la sua abitudine nel pronunciare esternazioni in modo troppo impulsivo e superficiale. Da una persona della sua cultura ed esperienza, ritengo questo suo difetto alquanto sorprendente. Si nota infatti nelle sue dichiarazioni che non vi sono alla loro base analisi e riflessioni approfondite sulle realtà esistenti fuori dal mondo istituzionale e dagli ovattati ambienti radical-chic della Capitale che lei è solita frequentare. Peccato perché quelle realtà sono quelle che caratterizzano la stragrande maggioranza degli italiani, quella gente comune che viene ricordata dalla classe politica unicamente quando viene chiamata alle urne per legittimare l'esistenza di quest'ultima. 
Anche nelle proposte espresse dalla Signora Boldrini, non si avverte un'opera preliminare di ricerca e valutazione di tutti i soggetti coinvolti, con la conseguenza che tale carenza può costituire spesso fonte di dissapori insanabili fra coloro che la leggono o l'ascoltano. Cosa più grave è che tale mancanza consente ai populisti di costruire un terreno favorevole alle loro azioni e proposte sterili, aspetti del tutto inutili per un progresso civile e sociale autentico.
Nel 2018, finalmente l'incarico della Signora Boldrini giungerà al suo termine. Sono convinto che la stragrande maggioranza degli italiani non proveranno alcun rimpianto quando ciò avverrà, compresi quelli di Sinistra a cui lei dice ancora di appartenere.

Yvan Rettore


mercoledì 2 agosto 2017

"SMONETIZZARE" LE RELAZIONI UMANE!

Ieri sono andato a un incontro che propone un esperimento sociale fondato sulla condivisione (a loro dire) dei suoi membri e sul tentativo di costruire qualcosa che superi il sistema neoliberista attuale. 
Tutto bello, finché si è giunti alla presentazione nel progetto della realizzazione di una moneta alternativa all'Euro negli scambi che avverrebbero all'interno di questa nuova rete. 
Visione tipicamente occidentale che necessita sempre della presenza di una moneta per costruire un modello sociale ed economico, senza aver capito che è proprio cercando di "smonetizzare" le relazioni (specie quelle legate al mondo speculativo e "rapace" dei servizi, settore oggi dominante in Occidente) tra le persone che si riuscirà a superare il sistema attuale. 
Perché "moneta" significa comunque "speculazione" e se non si può toglierla del tutto (in particolare nei settori produttivi, in cui il baratto risulta molto difficile da applicare), sarebbe ora di ridurla se non cancellarla del tutto da altri settori in cui questa necessità non esiste. 
Anni fa, quando ero membro del Movimento Umanista, venni a conoscenza della R.E.U. (Rete Economica Umanista) ideata dall'economista cileno Jerome Smith e che ha avuto grande successo in varie zone dell'America Latina, permettendo a popolazioni intere di affrontare con serenità gravi momenti di indigenza. 
Ebbene, in cosa consiste? 
Nell'entrare sì in una rete, ma per il solo fatto di esserci, si ha diritto non solo a ricevere gratuitamente servizi dai suoi membri ma anche di offrirne a propria volta. 
E questo senza compensazioni legate al tempo e al denaro, ma per il solo fatto di essere comunità! 
Ed è proprio questo aspetto che risulta fondamentale per riacquistare la libertà e realizzare una società fondata sull'uomo e non sul denaro e il profitto che dovrebbero essere solo mezzi di scambio e invece sono diventati tristemente il centro di ogni interesse del mondo occidentale. 

Yvan Rettore