Interventi su temi di attualità, politica, economia e società di Yvan Rettore, scrittore e saggista. http: profprom2009.wixsite.com/formazione
mercoledì 24 febbraio 2021
IL DIRITTO ALLA LENTEZZA
sabato 20 febbraio 2021
LA SCIENZA RIDOTTA A SHOW MEDIATICO
Il tam tam mediatico (a tratti asfissiante) e dei social intorno ai cambiamenti climatici prima e a quello che sta tuttora caratterizzando la pandemia di Covid-19 poi, hanno delineato un approccio inedito quanto superficiale nei confronti della scienza.
venerdì 19 febbraio 2021
LA VERA BELLEZZA DELLA VITA RISIEDE NEI MISTERI CHE LA CARATTERIZZANO
Ricercare un significato alla propria esistenza e di dare una spiegazione ad ogni cosa è un atteggiamento tipico dell'uomo occidentale e che è all'origine della sua difficoltà permanente nel riuscire a costruire un equilibrio tale da consentirgli di raggiungere un grado di serenità utile per vivere e scoprire la felicità in senso lato.
Quando l'essere umano invece riesce ad affrontare la propria vita come tale (ovvero piazzandosi in una situazione di piena accoglienza) giunge ad accentarne e ad integrarne i misteri che la caratterizzano, allora tutto si smorza e si comincia davvero a vivere nel vero senso della parola. In definitiva ciò che rende bella davvero l'esistenza di ognuno di noi non è la ragione ma tutti i misteri che la rendono bella, preziosa ed irripetibile e l'amore si inquadra in primis in tale percorso.
venerdì 12 febbraio 2021
FASCISMO IN SALENTO: LA MANCANZA DI UNA ESPERIENZA STORICA
Nel Salento, l'Estrema Destra ha da semper una diffusione molto marcata e significativa e le manifestazioni nemmeno tanto velate di nostalgia e di simpatia nei confronti del Ventennio non sono mai state poche.
Anzi.
Da veneto quale sono mi sono chiesto perché e la risposta ritengo sia da ricercarsi nel fatto che il secondo conflitto mondiale ha toccato questa terra in modo molto più marginale rispetto a quanto accaduto nei territori della Repubblica Sociale Italiana e più in generale nel Nord del Paese.
Al di fuori dei dissidenti mandati a confino, della tragedia degli Internati Militari Italiani, dei militari caduti al fronte e di alcuni episodi isolati, la ferocia della repressione nazifascista in questi lidi risultò praticamente inesistente.
Altrettanto non si può dire del Nord in cui la guerra civile fu tremenda e devastò paesi e regioni intere per anni.
Bombardamenti, fucilazioni, torture, rastrellamenti e massacri furono la regola anziché l'eccezione tant'è vero che è davvero difficile trovare in quelle zone famiglie che non hanno avuto vittime causate direttamente o indirettamente dal nazifascismo.
Non c'è un paese in cui non vi siano croci, piazze e monumenti a ricordare l'orrore di ciò che fu quel periodo per le parole ivi presenti.
L'assenza di questa esperienza e la dimensione precaria della diffusione della memoria storica di quegli anni hanno fatto sì che nel Salento diverse (direi troppe) persone avevano finito con l'idealizzare il fascismo giungendo perfino ad affermare spesso e volentieri che in fondo Mussolini aveva fatto anche delle cose giuste e che la sua dittatura era piuttosto benigna.
Ritengo naturalmente queste esternazioni offensive nei confronti dei tanti, troppi martiri e vittime innocenti non soltanto della Seconda Guerra Mondiale ma anche del Ventennio stesso (in cui la maggior parte della gente non viveva affatto bene e povertà e miseria erano piuttosto diffuse in tutto il Paese) .
Quindi si è purtroppo diffusa e imposta la convinzione che tutto sommato il fascismo sia stato un bene per il Paese e che si può tranquillamente sposarne i principi come se nulla (o quasi) fosse accaduto.
Coloro che ancora oggi si sentono orgogliosi di essere fascisti, ovviamente evitano di informarsi in modo esauriente su cosa abbia rappresentato veramente il fascismo per l'Italia e per il mondo e pur di mantenere in auge le loro posizioni si accaniscono nel negare la realtà dei fatti o addirittura la ignorano del tutto.
Questo perché una conoscenza autentica e genuina dei fatti (e non soltanto di una parte di essi) rischierebbe di mandare in frantumi la loro fede (apparentemente incrollabile) in una ideologia che in modo del tutto incontestabile è stata una sciagura assolutamente distruttiva per il mondo intero.
Come si suole dire, i fatti parlano da soli.
Sarebbe ora che se ne facessero una ragione e che anche in questa meravigliosa terra si voltasse finalmente pagina guardando ad un futuro in cui qualsiasi forma di totalitarismo (non soltanto quello nazifascista) non trovi mai più terreno fertile nella mente della gente che ci vive.
Concludo affermando quanto segue: "Il contrario di fascismo non è comunismo. Ma libertà e democrazia."
Yvan Rettore
giovedì 11 febbraio 2021
LA DEMOCRAZIA ITALIANA E' ORMAI UNA OLIGARCHIA GESTITA DA COMITATI D'AFFARI
Le ultime vicende politiche hanno smascherato definitivamente il quadro politico nazionale dimostrando che i partiti presenti nel parlamento sono dei semplici comitati d'affari al servizio del potere e di coloro che davvero lo controllano.
Pur di far parte del futuro assetto governativo che dovrà impegnarsi a far approdare in Italia fiumi di denaro provenienti dall'Unione Europea, tutte (o quasi) le compagini politiche ivi presenti hanno mandato in soffitta le divisioni apparenti che le separavano e ogni residuo ideologico che ancora le caratterizzava.
L'importante era ed è di salire su un treno in cui tutti sperano di avere un proprio tornaconto e di poter essere ancora nelle cabine della regia politica del Paese che attraverso la figura di Draghi sarà incondizionatamente al servizio della grande finanza internazionale.
Le modalità di questo "golpe bianco" sono state apertamente sostenute da larga parte della stampa nostrana che ha dipinto l'ex governatore della BCE quasi come un santo mandato dalla provvidenza appoggiandosi ad una valanga di sondaggi per legittimarne una presunta popolarità che nei fatti non c 'è.
Questo perché la gente comune si sente stavolta completamente tradita da una classe politica ormai omogenea sia nel mantenimento dei propri privilegi che nella conservazione del potere da parte di coloro che da sempre fanno il bello ed il cattivo tempo in questo Paese.
Le verrà imposto un governo guidato dall'ennesimo presidente del Consiglio mai eletto, con la pretesa che le sue competenze sono superiori alla politica e quindi alla dialettica parlamentare che è il sale stesso della democrazia.
Tutto in nome di un'emergenza in nome della quale si potrà avvallare qualsiasi provvedimento, soprattutto quelli più impopolari riguardanti la sfera sociale e sanitaria.
Ad uscire pesantemente sconfitta in questo contesto è e sarà unicamente la democrazia, quella per cui lottarono strenuamente i nostri nonni e i padri costituenti e che ora verrà mortificata e sospesa almeno fino alle prossime elezioni per ragioni di Stato in quanto ormai le uniche vere opposizioni possibili potranno esprimersi fuori da un Parlamento monocolore in cui domineranno soltanto logiche di potere che nulla hanno a che vedere con i bisogni reali della gente comune.
A questo punto tanto varrebbe mandare tutti i parlamentari a casa e lasciare in carica soltanto il governo perché di fatto non cambierebbe ormai proprio nulla!
Yvan Rettore
mercoledì 10 febbraio 2021
UNA CATENA INARRESTABILE DI OMICIDI DI DONNE
LE VITTIME DELLE FOIBE FURONO SOPRATTUTTO PERSONE INNOCENTI E DI TUTTI I COLORI POLITICI
Le foibe, che i fascisti si accaniscono a considerare come genocidio (cosa che invece non fu, perché oltre il 90% degli Italiani di Istria e Dalmazia furono espulsi con la forza e depredati dai soldati titini; solo il 10% circa rimase accettando di "slavizzarsi") da parte dei comunisti furono realizzate dai titini e comportarono la morte soprattutto di comunisti stalinisti, socialisti e partigiani italiani e jugoslavi contrari a Tito, oltre che purtroppo anche di tante (troppe) vittime del tutto innocenti.
domenica 7 febbraio 2021
DRAGHI, UN BENE PER L'ITALIA? MA PER FAVORE!
Come al solito noto che le lodi profuse a fiumi dai media nostrani ed internazionali e da una classe politica ormai asservita del tutto alle logiche del capitale sfuggono del tutto o quasi alla gente comune, costretta a dover sorbire passivamente decisioni destinate come semper a condizionare la loro vita quotidiana.