domenica 12 marzo 2017

QUANDO IL CUORE PARLA ATTRAVERSO LA MUSICA...

Il 4 luglio 1988, stavo vivendo la mia prima esperienza come insegnante di Francese presso un Collegio Internazionale estivo (riservato a adolescenti, figli di magnati provenienti da tutto il mondo) sulle alture che sovrastano la meravigliosa città di Montreux in Svizzera.
Il lago Lemano era più incantevole che mai a coronare un periodo dell'anno consacrato ai grandi del Jazz Mondiale.
In quell'anno, si dettero appuntamento nella città romanda i big di questo genere: Al Jarreau, Ray Charles, Claude Bolling, George Benson, Miles Davis e tanti altri...

La cittadina era invasa da atmosfere Jazz e i locali facevano a gara a chi riusciva a proporre i gruppi migliori.
L'evento musicale si svolgeva (e si svolge tuttora) presso il "Casinò" di Montreux e in quell'anno accadde qualcosa di davvero imprevisto quanto indimenticabile.
La mia mansione era piuttosto ben remunerata e decisi di prendermi lo sfizio di assistere ad una serata del Festival.
Fu una serata davvero straordinaria, con musica di qualità eccelsa e interpreti davvero sublimi.
Ma il ricordo più bello che ho di quel momento è quando giunse lei, Tracy Chapman.
Aveva i capelli corti, crespi ed era piuttosto mingherlina.
Il colore scuro della sua pella metteva ancora più in risalto il suo sguardo solo apparentemente intimidito.
Tutti coloro che l'avevano preceduta avevano cantato con tanto di cori, orchestra e presentazioni di prim'ordine.
Lei invece si era presentata soltanto con la sua chitarra e con una luce ad illuminare la sua prestazione.
Il silenzio nel palazzo scese fin da quando cominciò a toccare la chitarra e poi quando giunse la sua voce profonda e modulata ad interpretare quel brano pieno di poesia che è "Fast Car", sembrò agli spettatori presenti di entrare in un mondo di dolcezza e serenità davvero unico.
Da allora, Tracy Chapman ne ha fatta di strada, senza clamore né scandali, rimanendo umile e semplice, sulla scia segnata da quella meravigliosa prestazione di allora, con la quale dimostrò che anche con una semplice chitarra si può toccare il cuore di chi ti ascolta.
E poco importa dove e quando!


Yvan Rettore


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