martedì 11 marzo 2025

MUSICA E SCRITTURA: LA MIA OPINIONE

 "MUSICA E SCRITTURA": LA MIA OPINIONE ESPRESSA NEL CORSO DELL'ULTIMA PUNTATA DELLA TRASMISSIONE "NEXT GENERATION" ANDATA IN ONDA SUL CANALE TV PUGLIESE "ANTENNA SUD".



giovedì 6 marzo 2025

C'ERA UNA VOLTA IL MILAN

 Ho sempre tifato Milan e sempre lo farò.

Anche quando era in serie B, non rinunciai mai ad essere milanista.
Quindi lo sono fin dai tempi di Gianni Rivera, di quel "Golden Boy" che fu protagonista indiscusso dell'inizio della leggenda del Milan a livello internazionale.
Oggi, noi milanisti si vive di ricordi, perché il presente è un vero e proprio disastro.
Da quando Berlusconi lasciò la gestione del Milan, non esistiamo più a livello internazionale.
In otto anni, abbiamo vinto soltanto tre titoli: uno scudetto e due supercoppe italiane.
Una vera miseria, specie se confrontati con il numero di titoli ottenuti nei primi otto anni della presidenza Berlusconi.
Non si contano più ormai il numero di allenatori che si sono succeduti in questi ultimi due lustri.
Sono poi passati una valanga di schiappe come giocatori (in particolare dall'estero) e della mitica difesa del Milan, ormai non resta più nulla.
Oggi è un'autentica groviera!
Sono assenti quel senso di squadra, quello spirito di sacrificio e di appartenenza alla maglia e quell'amalgama perfetto tra giocatori stranieri e italiani che hanno scritto pagine memorabili non soltanto nel Milan ma anche nelle rispettive Nazionali.
E pensare che il vivaio attuale del Milan è una bella realtà, tanto che l'anno scorso la squadra giovanile riuscì nell'impresa di arrivare alla finale europea di categoria.
Ma ai dirigenti del Milan di oggi sembra non interessare e continuano a buttare milioni di Euro in acquisti di brocchi e senza avere un chiaro progetto di gestione che possa riportare il Milan almeno a un livello decente in campionato.
E' l'esempio tipico che dimostra che non basta avere una montagna di quattrini per costruire uno squadrone vincente.
Ci vogliono competenze, umiltà e capacità di lavorare in un gruppo in cui i ruoli siano chiari e dove tutto possa convergere verso un obiettivo comune che si può riassumere in una sola parola: "Vincere".
Un termine che ormai appare sempre più una chimera nell'attuale situazione del Milan, destinato a diventare progressivamente una squadra i cui tifosi dovranno sempre più rassegnarsi a rifugiarsi nei ricordi di una Storia gloriosa e memorabile per riuscire ancora ad essere attaccati col cuore a questo club.
Un po' come sta accadendo da diverso tempo ad altre realtà che hanno fatto la Storia del calcio nostrano: dal Genoa al Torino, dalla Fiorentina al Bologna, per non parlare di altre che partecipano a campionati minori come la Pro Vercelli.
C'era una volta il Milan!


Yvan Rettore





martedì 4 marzo 2025

IL MIO LIBRO A TEATRO

 COSA PENSEREI SE UN MIO LIBRO DOVESSE ESSERE INTERPRETATO A TEATRO?



LA MIA POSIZIONE SUL TEMA DI UN TRASFERIMENTO ALL'ESTERO.


 

LA MIA POSIZIONE SUI SOCIAL

 LA MIA POSIZIONE SUI SOCIAL ESPRESSA NEL CORSO DELLA TRASMISSIONE TV "NEXT GENERATION" ANDATA IN ONDA SUL CANALE "ANTENNA SUD".



LA MIA POSIZIONE SULLA POLITICA: IL PATENTINO DI ELEGGIBILITA'

 LA MIA POSIZIONE SULLA POLITICA ESPRESSA NEL CORSO DELLA TRASMISSIONE TV "NEXT GENERATION" ANDATA IN ONDA SUL CANALE PUGLIESE "ANTENNA SUD".


LA MUSICA ATTUALE: IL MIO PUNTO DI VISTA

 Il mio commento sulla musica attuale espresso in occasione della trasmissione TV "Next Generation" andata in onda sul canale pugliese "Antenna Sud".



COSA PENSO DEL TEATRO

 Il mio punto di vista sul teatro espresso durante l'ultima puntata della trasmissione "Next Generation" andata in onda sul canale TV "Antenna Sud".



sabato 1 marzo 2025

LA DISPERATA RINCORSA DI TRUMP PER RIUSCIRE A GARANTIRE UN RUOLO DI PRIMO PIANO AGLI STATI UNITI NEL MONDO DI DOMANI

 L'Occidente, nei rapporti di forza che si stanno delineando nel mondo, appare ormai come un grande vecchio decadente e sempre più debole.

Ingenuamente si credeva ai nostri lidi che bastasse il dominio assoluto della finanza in ogni ambito della società per poter continuare a credere di riuscire ad avere un controllo (illusorio) delle economie del resto del pianeta.

La nascita dei BRICS e la loro continua espansione, la perdita costante e crescente di consenso soprattutto nei paesi del sud del mondo e la spirale infinita di debito pubblico creata artificiosamente dalle lobby finanziarie stanno dimostrando che ormai l'Occidente (ed in particolare l'UE) è volto a diventare una realtà sempre più marginale nello scacchiere geopolitico internazionale.

La sciagurata strategia americana in Ucraina ha proiettato la Russia a formare un unico blocco politico economico con la Cina, giungendo ad un preoccupante punto di non ritorno in quanto risulta più interessante per il gigante euroasiatico avere a che fare con economie emergenti affamate di risorse che di una Europa sempre più vecchia e divisa e comunque incapace di evolvere e rinnovarsi sia su un piano culturale che sociale.

Del resto basta vedere le leadership dei Paesi dell'UE per rendersi conto che ormai il dado è tratto e che il progetto di Unione europea così come era stato programmato dai burocrati di Bruxelles sta di fatto condannando questa parte del pianeta ad avere un ruolo sempre più marginale nel mondo di domani.

In tutto questo, la strategia di Trump appare chiara in quanto sta cercando disperatamente di ricostruire un profilo degli USA volto a mantenere questo Paese protagonista nel nuovo scenario politico internazionale ormai alle porte.

In tale prospettiva è fondamentale quindi voltare le spalle all'UE e cercare di spezzare almeno in parte l'asse russocinese, pilastro dei BRICS e rimanere quindi una potenza di un certo rilievo nel continente americano e soprattutto nell'area del Pacifico che appare sempre di più come il nuovo centro globale in cui si troveranno ad interfacciarsi quelle che sono e saranno comunque le più forti economie del pianeta con buona pace di un'Europa che rimarrà sicuramente un mercato commercialmente importante, ma una realtà produttiva e progressivamente anche finanziaria sempre più trascurabile.

Il merito dell'amministrazione Trump è di avere colto questo processo ormai inarrestabile di cambiamento dei rapporti di forza che si stanno via via affermando a livello internazionale e di trovare una via d'uscita onorevole per riuscire a contare ancora qualcosa o addirittura per ritornare ad essere una potenza comunque ancora determinante nella nuova situazione geopolitica internazionale.

Al contrario di un'Europa che rimane ancorata ad un mondo di dominio che di fatto non esiste più, attitudine analoga ad altre che ha già vissuto in cui non ha capito che il mondo non si riduce al solo Occidente. 

Si vede che questa smania di superiorità congenita di questo continente è sempre rimasta presente nonostante due Guerre Mondiali devastanti soprattutto per questa parte del mondo. 

E alla fine la Storia finisce sempre col punire simili atteggiamenti e ora puntualmente si sta compiendo.


Yvan Rettore