Il 23 marzo 2025 c'è stata la "Giornata Mondiale della Meteorologia". Secondo la "World Meteorological Organization", si sta assistendo quest'anno alla più alta concentrazione di CO2 da ben 800.000 anni!
Alcune riflessioni spontanee:
- Il 23 marzo scorso c'è stata la "Giornata Mondiale della Meteorologia" e non la "Giornata Mondiale della Climatologia"!
- Alle Nazioni Unite mi sa che hanno sbagliato il nome dato a quell'organizzazione e avrebbero dovuto sostituire il termine "Meteorological" con "Climate". La meteorologia infatti è una scienza che si occupa dei fenomeni meteorologici e quindi per forza di cose opera su basi temporali molto ristrette (al massimo qualche mese o anno), mentre la climatologia è una scienza che riguarda l'evoluzione del clima sulla Terra fondandosi su elementi temporali molto più ampi (fino a centinaia di migliaia di anni) e anche al di fuori del nostro pianeta (influenza del sole, elementi di astronomia, ecc...).
- Paragonare dati attuali con quanto accaduto 800.000 anni fa è di per sé ridicolo quanto assurdo, sia perché ne sappiamo davvero troppo poco di com'era veramente il nostro pianeta in quel momento, sia perché fare confronti tra due periodi di tempo così distanti soltanto sulla base di strumenti di misurazione e valutazione attuali risulta davvero azzardato quanto antiscientifico.
Non mi dilungo oltre ma bastano queste semplici conclusioni di buon senso per rendersi conto che certi organismi ormai sono davvero privi di credibilità e si aggiungono ad altri la cui lista si sta facendo ogni giorno più grande.
L'uomo è un pulviscolo sulla Terra e un nulla pressoché assoluto nell'Universo.
Sarebbe ora che tutti gli esseri umani (specie gli Occidentali) ne prendessero pienamente coscienza e la finissero di credere di essere il centro di entrambi e di poter quindi pretendere di avere un'onnipotenza tale da poterle davvero influenzare.
La Terra e l'Universo di cui fa parte sono nate ben prima dell'apparizione dell'uomo e resteranno comunque anche dopo l'estinzione di quest'ultimo.
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