Fermo restando che convengo che
qualsiasi essere umano che intenda fuggire da una situazione di guerra o da
persecuzioni nel proprio Paese debba essere accolto in quanto la Terra dev’essere
considerata la “Casa di tutti gli esseri umani” al di là di qualsiasi frontiera
o barriera, ritengo che in merito alla questione ucraina sia doveroso operare
certe riflessioni.
Prima di tutto vorrei ricordare che
attualmente nel mondo ci sono decine di altri conflitti (alcuni molto vicini a
noi, in Nordafrica e Medio Oriente) come indicato fra l’altro dall’autorevole
organizzazione no profit, ACLED (Armed Conflict Location & Event Data Project).
Come sta avvenendo in Ucraina, anche in
diversi altri paesi vi sono centinaia di migliaia di esseri umani in fuga che hanno
bisogno di essere accolti.
Quindi se appare doveroso accogliere i
profughi ucraini lo dev’essere altrettanto verso profughi provenienti da altre
nazioni, evitando una volta tanto di applicare la solita logica occidentale dei
“due pesi e due misure”.
Perché dico questo?
Perché ad esempio non mi risulta che
quando la NATO bombardò Belgrado o Baghdad vi sia stata una tale solidarietà e
predisposizione all’accoglienza da parte del nostro Paese nei confronti delle
popolazioni ivi colpite.
E se c’è stata, è stata molto limitata
e scarsamente incisiva.
Ultimo punto, ma non di poco conto.
Come contano le autorità locali comportarsi
con i rifugiati in merito alle norme anti-Covid?
Tengo a precisare che buona parte degli
ucraini non sono vaccinati o se lo sono lo sono con il vaccino russo Sputnik
che fino a poco tempo fa non veniva accettato in gran parte dei paesi
occidentali.
Devo credere che il Super Green Pass
non verrà loro applicato come richiesto dal Presidente della Regione Veneto,
Luca Zaia?
Anche in questo caso, le norme
applicate nel nostro Paese devono valere per tutti i residenti altrimenti si
configurerebbe un abuso nei confronti di coloro che già vi risiedono ed in
particolare una violazione palese dell’art. 3 della Costituzione.
In conclusione, va bene accogliere i
profughi ucraini ma altrettanto dev’essere garantito comunque allo stesso modo
a profughi provenienti da altri paesi che si trovano in situazioni di conflitto
e di violazione dei diritti umani e le norme anti-Covid devono valere per tutti
senza deroghe o eccezioni.
Yvan Rettore
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