Ci sono vicende che colpiscono nel più profondo i sentimenti e le emozioni delle persone coinvolte che non dovrebbero mai diventare di dominio pubblico specie quando si intende usarle per fare audience televisivo e arricchire ulteriormente di notizie o scoop la grande industria del gossip nostrano.
E' un vero schifo che dimostra fino a che punto è giunto il mondo televisivo (e direi anche virtuale) che ormai essendo sottomesso alle più squallide logiche di mercato non esita ad esporre queste vicende come se fossero veri e propri prodotti di largo consumo da dare in pasto alla gente comune.
Perché ciò che conta è fare business, perseguire ad oltranza il dogma del massimo profitto (il gossip è un settore che tira ancora benissimo dovunque), e poco importa se si opera sulle lacrime e le sofferenze dei protagonisti.
E in questo scribacchini e conduttori radiotelevisivi dimostrano per l'ennesima volta tutto il lo squallore tanto da emanare un tanfo tale da impregnare completamente le nostre narici e da chiederci fino a che punto l'uomo qualunque (una volta venivano colpiti quasi soltanto i VIP) può sfuggire a questi avvoltoi dello spietato circo mediatico attuale.
Yvan Rettore
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