Spesso sento lodare gli anni '80 ed in particolare certi leader (discutibili) di allora.
Interventi su temi di attualità, politica, economia e società di Yvan Rettore, scrittore e saggista. http: profprom2009.wixsite.com/formazione
mercoledì 29 dicembre 2021
PERCHE' LODARE GLI ANNI '80?
martedì 28 dicembre 2021
UN ANNO SENZA MIA MADRE
All'una del mattino del 29 dicembre scorso mi giunse la telefonata più brutta che si possa ricevere.
venerdì 24 dicembre 2021
PISTA DI GHIACCIO NEL SALENTO
LO SPOSTAMENTO DELLA SEDE DELLA POLIZIA LOCALE IN PERIFERIA E' UN ALTRO SEGNO DEL DEGRADO DI VEGLIE
Il 22 dicembre scorso l’amministrazione comunale ha deciso di spostare la sede del Comando della Polizia Locale negli uffici comunali di via Salice.
Tale decisione è stata presa senza consultare la cittadinanza e la considero come un ulteriore segno di degrado del paese.
Perché dico questo?
Perché nella maggior parte dei comuni si cerca sempre di mantenere gli uffici amministrativi nel centro del paese con un particolare occhio di riguardo a quella parte consistente di popolazione che si sposta per lo più a piedi: anziani, disabili e persone indigenti prive di mezzi per spostarsi su lunghi tragitti.
Veglie in questo non fa affatto eccezione e ritengo che tali scelte amministrative annunciate, ma non motivate pubblicamente, non tengono affatto conto di queste specificità legate a cittadini che per giunta sono anche elettori di questo comune.
Se non era più possibile mantenere la sede del Comando della Polizia Locale nel centro del paese, penso che sarebbe stato opportuno valutare un’altra ubicazione in cui trasferirlo che fosse più comoda all’accesso per tutti i residenti e non soltanto per coloro che sono automuniti e/o possono spostarsi con un mezzo privato.
Mi auguro che la prossima amministrazione comunale abbia prioritariamente a cuore questo aspetto perché anche la sede degli uffici comunali (che costituiscono la “Casa comune” di tutti i cittadini) dev’essere vicina a tutti i cittadini e non soltanto in senso metaforico.
Yvan Rettore
domenica 19 dicembre 2021
LA PRESIDENZA DELLA REPUBBLICA: UN'ISTITUZIONE DA RIFORMARE
Nel nostro ordinamento, il Presidente della Repubblica è la massima autorità istituzionale e rappresenta quindi la nazione.Nel nostro ordinamento, il Presidente della Repubblica è la massima autorità istituzionale e rappresenta quindi la nazione.
sabato 18 dicembre 2021
L'INTERVENTO CHE NON TI ASPETTI
venerdì 3 dicembre 2021
I VANTI RIDICOLI DI MENTANA E GRUBER CONTRO CHI NON LA PENSA COME LORO SULLA CAMPAGNA VACCINALE
Enrico Mentana e Lili Gruber si vantano di non aver mai invitato personalità scientifiche contrarie alle vaccinazioni nelle loro trasmissioni.
martedì 30 novembre 2021
CERTO IL GOVERNO DRAGHI E' TERRIBILE MA PRIMA COM'ERA?
Sono d'accordissimo che vi sia un'involuzione maggiormente pronunciata in questo periodo dell'assetto democratico del nostro Paese, però vorrei segnalare alcuni aspetti degenerativi dello stesso già prima dell'avvento Draghi:
martedì 23 novembre 2021
MISURE ANTI-COVID ALLA PROVA DEI FATTI
domenica 21 novembre 2021
IGNORANTE NON E' CHI NON SA, MA CHI NON VUOLE SAPERE
giovedì 18 novembre 2021
L'AVVITAMENTO PROGRESSIVO DEL GOVERNO DRAGHI
Quanto compiuto
finora dal governo Draghi è pienamente in linea col curriculum del Premier.
Era evidente fin
dall’inizio che il famigerato “Liquidatore” imposto dalla finanza
internazionale era stato chiamato a tale ruolo per trasformare l’Italia in una
società sul modello statunitense in cui tutto si paga, non si deve possedere
nulla ed essere indebitati a vita con le banche e le assicurazioni, uniche entità
autorizzate a poter davvero decidere le sorti della nazione.
La presunta
pandemia è stata un ottimo alleato per avviare questo processo e imbavagliare
qualsiasi resistenza.
L’introduzione
del green pass è un mezzo che si inquadra perfettamente in tale ottica e pretendere
che possa rivestire una valenza di carattere sanitario rasenta veramente il
ridicolo.
Purtroppo per
Draghi e soci, le cose non stanno andando esattamente come previsto e il tempo,
che sempre è generoso, sta cominciando sempre di più a creare una voragine
sotto i loro piedi.
Innanzitutto, gli
impianti genici (e non vaccini) che questo governo sta tentando vanamente di
imporre in modo surrettizio a tutti i cittadini stanno dimostrando tutti i loro
limiti non soltanto per la loro scarsa efficacia ma soprattutto perché possono
comportare effetti collaterali devastanti che stanno aumentando sempre di più e
che ormai non si possono più nascondere.
In secondo
luogo, la narrazione della pandemia sta scemando a vista d’occhio perché ormai
è appurato che sono le varianti causate dagli impianti genici a mantenere in vita
un virus che nei fatti non è più attivo dallo scorso mese di aprile.
Non a caso, i
casi stanno aumentando in Europa, il continente più vaccinato al mondo.
D’altro canto è
dimostrato dai più grandi luminari della scienza medica mondiale che le terapie
domiciliari sono nettamente più efficaci rispetto agli impianti genici, arrivando
a percentuali di guariti vicine al 100%.
Questo sul piano
medico.
Sul piano giuridico,
nei prossimi mesi i provvedimenti assunti da questo governo in violazione palese
sia della Costituzione che dei trattati internazionali (che hanno prevalenza su
di essa) rischiano seriamente di essere annullati se non dalla magistratura nostrana
da quella internazionale.
La cosa non riguarda
soltanto il green pass ma anche l’eventuale proroga dello stato d’emergenza
oltre che altri interventi che questo esecutivo ha assunto nelle riforme che
intende intraprendere sul piano economico e sociale.
E qui la
partita del Premier si fa davvero difficile.
A fronte di un
presunto 6% di crescita del PIL previsto per il 2022 (che non sarebbe altro che
un parziale recupero delle perdite degli anni precedenti) vi sarà un generale
impoverimento del Paese accompagnato da una ripartenza sensibile dell’inflazione
dovuta ai notevoli rincari che dovranno subire i cittadini nei prossimi mesi.
Una contrazione
dei consumi appare quindi inevitabile e questa comporterà sicuramente una crisi
ancora più marcata del mercato interno che non riuscirà ad essere assorbita dalle
esportazioni in quanto anche il resto del mondo si trova in una situazione non
certo ideale per favorire un incremento notevole di fatturato delle imprese
nostrane.
Colpire i non
vaccinati, discriminandoli a man bassa e riducendo ulteriormente il loro potere
di acquisto accentuerà maggiormente questa involuzione come pure la riforma delle
pensioni che rischia di creare un nuovo esercito di esodati per non parlare
della riduzione del reddito di cittadinanza e delle pensioni di invalidità (già
estremamente basse) attraverso vari cavilli.
Detto questo, a
fronte di una massa crescente di disoccupati, di fallimenti aziendali, di
privatizzazioni di servizi e beni essenziali, quanto potrà essere ancora
interessante e redditizio investire e comprare a man bassa ciò che resta in un
mercato che sarà ormai asfittico e stabilmente in recessione?!
Poco o niente!
Meglio quindi cercare
di ostacolare quanto prima questo processo mettendo fine alla farsa della “narrazione
pandemica” e dei provvedimenti distruttivi che la accompagnano, nonché creare
le basi di una svolta di società in cui i valori della Costituzione siano effettivamente
rispettati ed attuati e venga riproposto un nuovo patto sociale in cui lo Stato
torni a fare lo Stato e non ridursi ad essere una succursale esecutiva dei
diktat della finanza internazionale.
Yvan Rettore
sabato 6 novembre 2021
LA FINANZA CHE UCCIDE LA MEDICINA
venerdì 29 ottobre 2021
AI POLITICI ELETTI E A COLORO CHE GESTISCONO LA COSA PUBBLICA VORREI DIRE...
mercoledì 27 ottobre 2021
LETTERA DI YVAN RETTORE SCRITTA AL PRESIDENTE DELLA REGIONE PUGLIA MICHELE EMILIANO
Alla c.a. del Presidente Michele Emiliano,
Sono un cittadino italosvizzero residente a Veglie dal 2019.
Di professione sono un formatore aziendale e un consulente commerciale internazionale oltre che uno scrittore e saggista.
Ho scritto un libro su Veglie dal titolo “Veglie vista da un cittadino italosvizzero” che ho avuto occasione di presentare anche su varie tv pugliesi.
Sorvolo sulle mie esperienze politiche locali (tutte negative) perché il motivo per cui mi sono permesso di scriverle è dovuto al suo recente incontro con le autorità istituzionali vegliesi.
Ho ingenuamente cercato di fornire un contributo allo sviluppo di questo paese che è in piena decadenza da anni, interpellando sia i vari candidati alle ultime elezioni che politici e notabili locali, nonché il Gal “Terra d'Arneo”.
Venendo dal Nord essendo anche svizzero, ho creduto che le mie proposte per dare una svolta a questo paese potessero trovare almeno in parte accoglimento, ma così non è stato.
Il Nord ed in particolare il Veneto si è sviluppato grazie ad un'industrializzazione favorita non tanto da interventi pubblici quanto da un connubio vincente tra varie realtà locali ed imprenditori dinamici e volonterosi.
Non si può infatti vivere di soli servizi e la ricchezza maggiore o meglio la spinta decisiva verso una società di benessere diffuso può provenire soltanto dalle attività produttive, specie quelle ad alto valore aggiunto.
Non parlo per caso, ma anche perché professionalmente ho operato per anni con diversi grandi gruppi come la Bata, la Carraro Trattori, l'IMA, la Manitou, la Ducati, la Granarolo e via discorrendo.
Ho proposto a Veglie e altri comuni ed entità (al sindaco di Salice, al Gal “Terra d'Arneo”, ecc…) di creare un consorzio dell'olio salentino, una borsa virtuale dei produttori agricoli locali per favorire la filiera a chilometro zero, di realizzare un progetto (da presentare a varie aziende italiane ed estere che conosco personalmente) di distretto industriale con attività compatibili con l'agricoltura locale, di creare in zona un centro TMB per una gestione di trattamento a freddo dei rifiuti in modo da superare la logica attuale degli inceneritori, di cercare fondi rivolgendosi a professionisti esperti anziché a personale comunale che spesso non è preparato (Veglie in questo è un caso emblematico), ecc.
Non avendo avuto queste proposte nessun esito, ho finito col scrivere il libro di cui sopra e mi sono ritirato poi del tutto, riducendo la mia presenza al mio solo alloggio.
Non pretendo di certo che qualcosa possa cambiare con questa mia mail, anche perché non so se mi risponderà, ma ho voluto scriverle lo stesso in quanto il problema di Veglie sta proprio nel fatto che i “vecchi marpioni”, come li ha definiti lei , non intendono investire in loco per creare una ricchezza condivisa con i cittadini e si arroccano su posizioni granitiche di chiusura ad uno sviluppo concreto di questa zona.
Peccato davvero perché questo paese e questa terra potrebbero avere tutte le carte in regola per cambiare ma non c'è una vera volontà comunitaria per farlo davvero.
Personalmente avrei gradito che si fosse parlato di questo nel vs incontro a Veglie.
Cordiali saluti.
Yvan Rettore
25 ottobre 2021