domenica 21 novembre 2021

IGNORANTE NON E' CHI NON SA, MA CHI NON VUOLE SAPERE



Ieri, seduti nella zona riservata dei "potenziali untori" di un bar in cui andiamo spesso, io e la mia compagna ci siamo trovati a dibattere per alcuni minuti sugli impianti genici (e non vaccini) anti-covid con il cameriere di turno.
Questi era soddisfatto di essersi fatto le due prime dosi, dichiarandosi disponibile a fare anche la terza in quanto essendo a contatto con il pubblico ritiene fondamentale avere una simile "sicurezza".
Ha affermato che, nonostante abbia di solito valori sballati, non ha risentito alcun sintomo strano dopo tali inoculazioni.
Infine ha aggiunto, a sostegno della vaccinazione, che comunque usiamo da sempre farmaci e vaccini che possono avere effetti collaterali gravi e che prendiamo tranquillamente ogni giorno senza porci tante domande.
La mia compagna ha tentato di convincerlo a desistere dalla terza dose mentre io, scherzando, mi limitavo a dire che a questo punto è meglio farsi un canna che sicuramente fa meno male.
Non ho aggiunto altro, lasciandolo alle sue convinzioni perché ritengo che ignorante non è chi non sa, ma chi non vuole sapere.
Partendo dalla sua ultima affermazione, al di là del fatto che gli impianti genici sono ancora sperimentali (forse nemmeno alla fine del 2023 saranno certificati dall'EMA), le componenti degli impianti genici rimangono "top secret" e l'unica certezza che si ha finora è che vi sia la presenza di grafene (che è micidiale per il corpo umano perché trattasi di un vero e proprio veleno degenerativo), mentre ogni farmaco e vaccino in circolazione, oltre ad essere stato certificato dall'EMA e dall'AIFA, presenta un bugiardino consultabile a chiunque ne faccia richiesta.
Inoltre, è stato appurato il fatto che la vaccinazione in corso protegge (comunque mai al 100%) dal virus (o meglio dalle varianti costruite dagli impianti genici che lo mantengono in vita, perché quello originario è scomparso lo scorso mese di aprile) solo nel primo mese dall'inoculazione per poi scemare del tutto successivamente equiparando qualsiasi vaccinato ad un non vaccinato.
Questo perché si tratta di impianti genici e non di vaccini (che hanno il patogeno).
Il vaccinato in ogni caso mantiene sempre una carica virale uguale a quella di un non vaccinato, cosa riconosciuta dai massimi scienziati del mondo, a cominciare dal Dottor Fauci, responsabile della campagna vaccinale in America.
Infine, pur riconoscendo che le conseguenze della vaccinazione in corso non sono affatto prevedibili, appare ormai evidente che questi impianti genici stanno procurando effetti avversi gravi e devastanti in modo sempre più crescente in tutta Europa con ormai migliaia e migliaia di vittime.
E non è affatto scontato che tali effetti debbano per forza apparire in tempi brevi perché la riduzione progressiva degli anticorpi naturali (che rimangono i migliori e più efficaci contro qualsiasi malattia) provocata da questi impianti genici si può riscontrare anche dopo mesi, specie quando l'organismo si trova a dovere combattere contro delle infezioni verso le quali ha sempre meno difese.
Avrei voluto dire tutto questo a quel ragazzo, ma ormai non ho più tempo ed energie da dedicare a convincere chi preferisce rimanere rinchiuso saldamente nei confini della propria ignoranza, anziché alimentare una conoscenza che possa farlo uscire da quello stato e dare una risposta a dei dubbi che in questo caso appaiono più che ragionevoli.
Yvan Rettore

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