mercoledì 14 maggio 2025

RIFLESSIONI SULL'ULTIMA SEDUTA DEL CONSIGLIO COMUNALE DI VEGLIE E ALTRE CONSIDERAZIONI SULL'ATTUALE AMMINISTRAZIONE

 

Come al solito la maggioranza confonde le buone intenzioni e le opinioni con i fatti e la realtà dimostra che questi latitano.

Di fronte a tale evidenza, mi domando davvero come chi ne è la guida riesca ad affermare che la maggioranza dei vegliesi si possa ancora dimostrare disposta a sostenere l'attuale amministrazione comunale.

Insomma, tante belle parole, ma in conclusione coloro che ne fanno parte non hanno detto praticamente nulla di sostanziale nella seduta odierna del Consiglio Comunale forse perché sono consapevoli di avere fatto poco o nulla fino ad oggi.

E in futuro dubito seriamente che l'andazzo possa essere diverso rispetto a quello a cui abbiamo dovuto assistere poco fa.

Fra le tante dimostrazioni di inadeguatezza, una delle più palesi è quella che riguarda il verde pubblico.

Sia l'assessore incaricato che il consigliere con la delega su tale tema hanno rivendicato i risultati conseguiti circa la piantumazione di nuovi alberi a Veglie.

Come già i fatti hanno ampiamente dimostrato (e un qualsiasi ingegnere agronomo lo sa bene), gli alberi si seminano, non si piantumano.

Continuare a farlo con piante da invaso, significa che queste devono per forze essere seguite e curate adeguatamente nei primi anni di vita, perché altrimenti si ammalano facilmente e muoiono.

Cosa che invece non avviene con quelle che crescono grazie alla semina perché prendendo direttamente confidenza col terreno in cui sono, diventano forti e resistono fin da subito ai tanti pericoli che potrebbero danneggiarle se non ucciderle.

Quindi alla fine si tratta soltanto di propaganda e ammissione di mancata conoscenza di un tema trattato con superficialità e manifesta incapacità.

A sentire quest'amministrazione, sembra veramente di avere a che fare con individui che non hanno affatto la percezione di quanto male stia andando questo paese.

E questo anche per via della loro manifesta inconcludenza nella gestione della cosa pubblica.

A Veglie, gli abitanti rimasti sono poco più di 13.000 e la previsione è che scenderanno a breve sotto questa cifra.

In realtà diversi di loro sono soltanto residenti perché di fatto hanno il proprio domicilio altrove.

Basta farsi un giro per diverse vie di Veglie, per notare quanto sia evidente lo spopolamento in atto.

Detto questo, che fare di fronte a tutto questo degrado e alla pronuncia di tanti proclami non seguiti da fatti concreti?

Per esperienza personale, ritengo sia un vero e proprio spreco di tempo ed energie interloquire con la presente amministrazione sia per le evidenti carenze ed incompetenze manifestate in ogni campo, sia perché i suoi membri si rendono attivi soltanto in materie che a loro effettivamente interessano.

E questa non è né un'accusa né un'opinione, ma una constatazione evidente della realtà delle cose.

Purtroppo il problema principale che attanaglia Veglie è che in assenza di un vero e proprio senso di comunità e di senso civico a fronte invece di un individualismo e di attitudini opportuniste diffusi quanto radicati nella popolazione, qualsiasi amministrazione comunale di turno si sente autorizzata ad adottare una posizione di potere tale da poter far prevalere comportamenti arroganti e supponenti.

Provate pure a rivolgervi agli attuali amministratori, sia recandovi personalmente in municipio, sia attraverso pec.

Nel primo caso (sempre che vi concedano un appuntamento) vi daranno le solite risposte in politichese, ovvero inconcludenti.

Nel secondo caso, manco vi risponderanno.

Ed il sottoscritto ne sa qualcosa, visto tutte le pec che ha mandato loro su vari argomenti relativi al verde pubblico e alla disabilità e di cui non ha mai ricevuto alcuna risposta, salvo una sola circa l'ultimo censimento del patrimonio arboreo comunale che è stato fatto nell'ormai lontano 2019.

Detto questo, non bisogna però arrendersi e si deve comunque continuare ad impegnarsi per il bene comune (seppure con il sostegno attivo di poche persone), sempre che si voglia che Veglie abbia ancora un futuro come comune e non finisca col diventare frazione di un altro (possibilità non tanto remota e già accaduta più di una volta nel ns Paese).

Continuando in questo modo, non è affatto un'ipotesi da escludere.

Quindi sta a noi tutti muoverci perché ciò accada.

E non per gli interessi e il bene di pochi individui o entità, ma di tutto il paese in cui viviamo.

 

Prof. Yvan Rettore





 

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