Come al solito
la maggioranza confonde le buone intenzioni e le opinioni con i fatti e la
realtà dimostra che questi latitano.
Di fronte a
tale evidenza, mi domando davvero come chi ne è la guida riesca ad affermare
che la maggioranza dei vegliesi si possa ancora dimostrare disposta a sostenere
l'attuale amministrazione comunale.
Insomma, tante
belle parole, ma in conclusione coloro che ne fanno parte non hanno detto
praticamente nulla di sostanziale nella seduta odierna del Consiglio Comunale
forse perché sono consapevoli di avere fatto poco o nulla fino ad oggi.
E in futuro
dubito seriamente che l'andazzo possa essere diverso rispetto a quello a cui
abbiamo dovuto assistere poco fa.
Fra le tante
dimostrazioni di inadeguatezza, una delle più palesi è quella che riguarda il
verde pubblico.
Sia
l'assessore incaricato che il consigliere con la delega su tale tema hanno
rivendicato i risultati conseguiti circa la piantumazione di nuovi alberi a
Veglie.
Come già i
fatti hanno ampiamente dimostrato (e un qualsiasi ingegnere agronomo lo sa
bene), gli alberi si seminano, non si piantumano.
Continuare a
farlo con piante da invaso, significa che queste devono per forze essere
seguite e curate adeguatamente nei primi anni di vita, perché altrimenti si
ammalano facilmente e muoiono.
Cosa che
invece non avviene con quelle che crescono grazie alla semina perché prendendo
direttamente confidenza col terreno in cui sono, diventano forti e resistono
fin da subito ai tanti pericoli che potrebbero danneggiarle se non ucciderle.
Quindi alla
fine si tratta soltanto di propaganda e ammissione di mancata conoscenza di un
tema trattato con superficialità e manifesta incapacità.
A sentire
quest'amministrazione, sembra veramente di avere a che fare con individui che
non hanno affatto la percezione di quanto male stia andando questo paese.
E questo anche
per via della loro manifesta inconcludenza nella gestione della cosa pubblica.
A Veglie, gli
abitanti rimasti sono poco più di 13.000 e la previsione è che scenderanno a
breve sotto questa cifra.
In realtà
diversi di loro sono soltanto residenti perché di fatto hanno il proprio
domicilio altrove.
Basta farsi un
giro per diverse vie di Veglie, per notare quanto sia evidente lo spopolamento
in atto.
Detto questo,
che fare di fronte a tutto questo degrado e alla pronuncia di tanti proclami
non seguiti da fatti concreti?
Per esperienza
personale, ritengo sia un vero e proprio spreco di tempo ed energie
interloquire con la presente amministrazione sia per le evidenti carenze ed
incompetenze manifestate in ogni campo, sia perché i suoi membri si rendono
attivi soltanto in materie che a loro effettivamente interessano.
E questa non è
né un'accusa né un'opinione, ma una constatazione evidente della realtà delle
cose.
Purtroppo il
problema principale che attanaglia Veglie è che in assenza di un vero e proprio
senso di comunità e di senso civico a fronte invece di un individualismo e di
attitudini opportuniste diffusi quanto radicati nella popolazione, qualsiasi
amministrazione comunale di turno si sente autorizzata ad adottare una
posizione di potere tale da poter far prevalere comportamenti arroganti e
supponenti.
Provate pure a
rivolgervi agli attuali amministratori, sia recandovi personalmente in
municipio, sia attraverso pec.
Nel primo caso
(sempre che vi concedano un appuntamento) vi daranno le solite risposte in
politichese, ovvero inconcludenti.
Nel secondo
caso, manco vi risponderanno.
Ed il
sottoscritto ne sa qualcosa, visto tutte le pec che ha mandato loro su vari
argomenti relativi al verde pubblico e alla disabilità e di cui non ha mai
ricevuto alcuna risposta, salvo una sola circa l'ultimo censimento del
patrimonio arboreo comunale che è stato fatto nell'ormai lontano 2019.
Detto questo,
non bisogna però arrendersi e si deve comunque continuare ad impegnarsi per il
bene comune (seppure con il sostegno attivo di poche persone), sempre che si
voglia che Veglie abbia ancora un futuro come comune e non finisca col
diventare frazione di un altro (possibilità non tanto remota e già accaduta più
di una volta nel ns Paese).
Continuando in
questo modo, non è affatto un'ipotesi da escludere.
Quindi sta a
noi tutti muoverci perché ciò accada.
E non per gli
interessi e il bene di pochi individui o entità, ma di tutto il paese in cui
viviamo.
Prof. Yvan
Rettore
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