Il Centro Culturale Carmelo Bene si avvia a compiere il suo quarto mese di vita.
In questo periodo le cose sono andate meglio di quanto si potesse prevedere all'inizio.
Sono stati attivati diversi corsi: lingue (Inglese, Francese, Tedesco e Spagnolo), yoga, pittura, giochi, attività ludiche per i disabili, ecc...
Fra le iniziative, c'è stata la cena gratuita di "Pane e Salame", una serata musicale dedicata a dei bravissimi ragazzi di Salice e attualmente c'è anche una bella esposizione di una pittrice vegliese.
Ora ci stiamo prendendo un momento di meritato riposo e riprenderemo tutto a settembre e abbiamo già in mente ulteriori progetti da realizzare oltre al rilancio dei corsi già in essere.
Vorrei ricordare che il Centro Culturale Carmelo Bene intende essere un luogo di diffusione e condivisione gratuita della cultura nelle sue varie forme, di aggregazione e ricreativo.
Non intende affatto diventare né un'associazione con tesseramenti che comportano un'organizzazione verticistica ed esclusiva, né trasformarsi in un club che interpreta la cultura soltanto a livello monetario ed elitario, definendo in modo del tutto arbitrario cosa lo deve essere e cosa no.
Come già detto durante il discorso di inaugurazione del 22 aprile scorso, le uniche cose che non si possono assolutamente tollerare nel Centro sono l'arroganza, l'opportunismo, il cattivo gusto e la propaganda politica.
Non è quindi assolutamente accettabile che da fuori ci siano entità che si permettano di venire nella nostra sede dicendoci cosa dobbiamo o non dobbiamo fare e invitandoci perfino a decidere eventuali date dei nostri eventi in funzione di altri che non ci riguardano e nei quali non siamo coinvolti.
Non è nemmeno ammissibile che ci siano individui che sparlano alle nostre spalle, denigrando il nostro Centro e muovendo critiche inopportune quanto infondate sull'illuminazione interna e addirittura sulla qualità e la resa di strumenti musicali all'interno dello stesso.
Di questi saputelli e professoroni da quattro soldi non sappiamo proprio che farcene, perché chi confonde le proprie opinioni come se fossero verità bibliche si definisce da sola.
Come non possiamo tollerare che vi siano persone che si permettono di proporre di stravolgere l'arredo e altre iniziative in corso nei locali del Centro perché vogliono avere una visibilità esclusiva della loro esposizione e unicamente in funzione delle loro esigenze.
Non intendiamo più dare retta inoltre ai tanti perditempo che di recente si sono avvicinati al nostro Centro per proporre esibizioni di vario genere, salvo poi persistere nel non rendersi più disponibili con la solita (patetica) scusa che non hanno mai tempo.
Chi ricorre a quest'ultima dimostra soltanto che la cosa non gli va più, perché una persona interessata il tempo lo trova sempre.
Infatti, non è un caso che poi questi soggetti risultino così impegnati da vederli sulle foto che inseriscono sui social mentre prendono il soleone al mare (che grande impegno!) o nel dare priorità a manifestazioni che ritengono comunque sempre prioritarie rispetto ad altre (e il Centro per loro figura quindi come una prospettiva secondaria e trascurabile) perché devono soddisfare in primis il loro ego smisurato.
Non siamo così stupidi da non capire questi atteggiamenti sul nascere e nel troncarli di conseguenza come di dovere.
Quindi come Centro Culturale continueremo ad essere umili, disponibili, inclusivi e aperti nei confronti di chiunque voglia, a Veglie e dintorni, proporre o realizzare davvero attività utili alla crescita culturale, all'aggregazione e alla condivisione di Veglie e dintorni, in uno spirito di autogestione e di considerazione reciproca che devono essere i cardini indispensabili di un'entità come la nostra.
Dei perditempo, semplici curiosi, opportunisti e altri che preferisco non definire in questa sede, non sappiamo proprio che farcene.
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