mercoledì 24 maggio 2023

TEMPO DI BILANCI E DI ESCLUSIONI



Il Centro Culturale Carmelo Bene di Veglie, inaugurato poco meno di un mese fa, sta conoscendo un'evoluzione davvero insperata.
Sono partiti diversi corsi e altri sono in procinto di esserlo, come pure sono in cantiere diversi progetti espositivi e di realizzazione di eventi.
Il tutto nell'indifferenza completa delle istituzioni e della stampa locale compensata però largamente da un interesse crescente di persone che sentono il bisogno di vivere davvero la cultura senza essere condizionate da vincoli e limitazioni di ordine finanziario.
Personalmente sono molto soddisfatto di questo risultato, per nulla appagante, ma confortante per tutto l'impegno profuso fin qui da tutti coloro che questa realtà l'hanno fortemente voluta e che ora continuano a mantenerla viva insieme ad altri con la loro partecipazione attiva.
Ovviamente non poteva mancare a livello locale la mia completa esclusione (largamente prevedibile) dalle liste che si sono confrontate nel corso dell'ultima tornata elettorale, segno che chi è davvero libero e acculturato non può trovare assolutamente spazio in simili contesti.
Con questo voglio dire che, anche se mi fosse stata proposta una candidatura nell'una o nell'altra lista, la mia risposta sarebbe stata comunque negativa, sia perché ho una reputazione da difendere, sia perché non ho di certo bisogno di un'elezione per affermarmi in un'esistenza che comunque mi ha dato tantissime soddisfazioni oltre a tanti (troppi) dolori e delusioni.
Sono stato poi pure escluso da un incontro politico pubblico in cui ritengo che avrei potuto dare un importante contributo sia per via del mio passato e del mio presente di attivista nella difesa dei diritti, sia per un periodo ben definito della mia vita legato alla tematica trattata in quell'ambito.
Nonostante, diversi membri dell'organizzazione lo sapessero benissimo, si è preferito ignorarmi del tutto, tanto che sono venuto a conoscenza della cosa, soltanto dopo la conclusione dell'evento.
Le esclusioni fanno male, inutile nasconderselo, specie quando provengono dal contesto in cui vivi e da individui che credevi amici o quantomeno sinceri.
Non che nutrissi aspettative, perché so benissimo che la mia presenza spesso può dare fastidio, in quanto ho la "pessima" abitudine di dire le cose come stanno, di essere diretto e di non avere alcun timore reverenziale.
E quindi essere esclusi è la logica conseguenza che deve accettare un uomo che intende comunque rimanere libero e coerente con le proprie idee.
In parole povere, rimanere sé stessi in qualsiasi contesto e questo anche se c'è da pagare il prezzo della solitudine e dell'ignoranza che ti fanno subire persone che non riescono proprio ad essere uomini.
Ciò che fa male è dover vedere ancora una volta affermarsi la cattiveria e la megalomania di certi personaggi che non hanno capito che nella vita, i titoli, le nomine, le elezioni e altri elementi analoghi non servono ad un accidente se non dimostri di essere un uomo fino in fondo e di essere pronto a rischiare di persona e di metterci sempre la faccia pur di dimostrare di non volerti piegare a compromessi ipocriti e inconcludenti che rendono effimera e vana ogni cosa che fai in quanto fondati sull'apparenza e la vanità che sono i valori tipici dei vigliacchi e delle persone insicure.
Quindi, faccio lezione ancora una volta di tali esperienze, mettendomi alle spalle certi individui che rispecchiano soltanto negatività e non servono a far crescere né il sottoscritto, né la comunità in cui vivo.
Inutile sprecarci tempo ed energie.
La vita è troppo breve per farlo.

Yvan Rettore



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