sabato 20 maggio 2023

LA LIMONATA DEL BARISTA


Diversi anni fa, quando facevo il commerciale internazionale, mi trovai a passare in una piccola località pittoresca della campagna francese.
Faceva molto caldo quel giorno e avevo ancora un po' di tempo prima di recarmi dal mio prossimo cliente.
Allora pensai di fermarmi un attimo nell'unico bar del paese che in quell'ora pomeridiana era praticamente deserto.
Il locale era molto essenziale, privo di decorazioni, con pochi tavoli, un grande bancone e poco meno di una decina di bottiglie esposte.
All'inizio rimasi un po' sorpreso perché ero abituato ai bar dei grandi centri urbani e a quelli italiani sempre molto ben forniti e arredati spesso con gusto.
Dietro il bancone stava un barista giovanissimo, avrà avuto vent'anni.
Mi guardò con un'aria un po' stupita, probabilmente perché non era abituato a vedere molta gente di passaggio ma forse anche perché ero vestito come un damerino.
Ero molto assettato e avevo una voglia pazzesca di limonata.
Pensavo ad una bevanda come la "Lemonsoda" o qualcosa di simile.
E già mi vedevo mentalmente nel sorseggiarla.
Dopo averlo salutato, gli feci l'ordinazione.
E lui, con fare molto gentile e premuroso, tirò fuori un limone e lo spremette più volte fino a toglierne del tutto il liquido che era all'interno.
Rimasi un po' sbigottito e confesso che sorrisi nel vederlo all'opera.
Ovviamente non aveva la bibita che gli avevo ordinato.
Ma non gli dissi nulla e lo lasciai completare l'opera.
Mi porse gentilmente la spremuta di limone dopo averla zuccherata .
Mi sorrise, contento di avere soddisfatto la mia richiesta.
Ancora oggi mi ricordo di quanto era buona quella limonata, ma soprattutto della gentilezza e semplicità dimostrate da quel giovane.
Era stato consapevole fin dall'inizio che avrebbe avuto poco da offrirmi, ma aveva fatto del suo meglio per accontentarmi e ci era riuscito.
Inutile dire che quando me ne andai, gli lasciai una bella mancia e ricordo ancora l'espressione sorpresa e contenta che fece.
Quella di gente semplice e umana.
Quella che amo da sempre e che spesso faccio fatica ad incontrare oggi.

Yvan Rettore



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