mercoledì 12 febbraio 2025

PERCHE' IN CERTI CASI E' MEGLIO EVITARE DI ANDARE AD UN INCONTRO PUBBLICO

In seguito alla fine della pandemia sono ripartiti gli incontri pubblici in presenza ma spesso e volentieri è meglio evitare di andarci.

Perché?

Per diverse ragioni che ora andrò ad elencare:

1. Un numero esagerato di intervenenti. 
Specie a livello istituzionale non è raro constatare che tale numero può arrivare perfino ad una cifra pari a quella di una squadra di calcio.
Tenendo conto che ogni individuo parla per non meno di dieci minuti (ma nella maggior parte dei casi anche di più), di fatto la parte di tempo riservata agli eventuali interventi del pubblico si assottiglia nettamente fino quasi a scomparire del tutto.

2. Un orario non consono ad una partecipazione effettiva della popolazione.
Se gli orari vengono fissati di mattina o comunque in momenti della giornata in cui sono aperti gli esercizi pubblici e la gente è solita lavorare, è ovvio che risulta estremamente complicato ritagliarsi un momento per andare a simili eventi.

3. Un giorno infrasettimanale.
In modo analogo a quanto già riportato nel punto precedente, è davvero difficile specie per chi ha impegni famigliari e lavorativi riuscire ad essere presente. 
E riguarda la maggior parte della popolazione.

4. Periodo preelettorale.
In prossimità di tornate elettorali, gli incontri pubblici rivestono un'importanza notevole per coloro che si candidano (o che comunque militano in un partito) e quindi usano in non pochi casi simili occasioni per ritagliarsi una visibilità che a quel punto corrisponde più ad una manovra di propaganda che di diffusione di contenuti informativi utili alla cittadinanza.

5. Caratteristiche degli intervenenti.
E' molto importante verificare chi sono coloro che sono chiamati ad intervenire sia su un piano qualitativo che comportamentale. Al di là della verifica dei CV e dei titoli, è quindi doveroso capire le motivazioni che stanno alla base della loro partecipazione. Per i politici si tratta il più delle volte unicamente di manovre destinate a mantenere o ampliare il loro consenso o di azioni di pura visibilità e di facciata volte soprattutto a far credere alla cittadinanza che sono interessati al tema o ai temi che vengono sollevati durante l'incontro. Ricordiamoci però che purtroppo spesso questo ultimo aspetto risulta secondario nel loro modo di porsi. Diverso può risultare invece l'atteggiamento di esperti o responsabili istituzionali che a priori non sono mossi da tali necessità, ma che potrebbero essere usati come "strumenti" di propaganda da un determinato schieramento o comunque avere interessi analoghi o convergenti con esso.

6. Durata predefinita dell'incontro
Se viene già stabilito che l'incontro si ridurrà a meno di un'ora e mezza, significa che non avrà molti contenuti da diffondere. Tenendo conto che simili eventi non cominciano mai in orario e che di solito vi è sempre almeno una mezz'ora canonica di ritardo, alla fine della fiera rimane un'ora scarsa riservata agli interventi, cosa che finisce con l'impedire al pubblico in sala di interloquire effettivamente con gli intervenenti.

7. Tutti gli intervenenti devono essere presentati in modo dettagliato
Spesso il moderatore dà per scontato che il pubblico in sala conosca l'identità degli intervenenti o che sia sufficiente una presentazione superficiale degli stessi. E' quindi fondamentale che sia capace di usare un dono della sintesi tale da rendere comunque autenticamente sufficiente tale operazione. 

8. Gli intervenenti devono essere presenti fisicamente
Al di là di problemi di natura strettamente tecnica che possono sempre sopraggiungere, è fondamentale che ogni intervenente sia effettivamente presente in sala. Una presenza virtuale non è per nulla soddisfacente, specie in caso di dibattiti accesi ma anche perché rimane comunque residua e limitata. Inoltre, è poco rispettoso verso il pubblico in sala che intervenenti giungano in ritardo o peggio ancora che se ne vadano poco dopo il loro intervento, dimostrando in questo caso di avere usato l'evento solo come passerella di visibilità e non come un'occasione in cui confrontarsi veramente con tutte le persone presenti.

9. La visibilità degli intervenenti 
La sala dev'essere predisposta in modo tale che tutti coloro che sono chiamati ad intervenire siano perfettamente visibili dal pubblico in sala.

10. La qualità dell'audio
L'audio dev'essere di ottima qualità e nulla dev'essere lasciato al caso in tale ambito.


Detto questo è doveroso verificare che siano rispettati almeno i primi sei punti di questo decalogo onde non sprecare tempo nell'assistere a vuote passerelle propagandistiche o peggio ancora a operazioni puramente autoreferenziali in cui i cittadini presenti si ritrovano costretti a dover ricoprire unicamente il ruolo di comparse.

Un incontro pubblico acquista valore e ricopre un autentico significato soltanto se è costituito da contenuti concreti che trascendono questi aspetti effimeri e che sono volti a fare crescere la collettività nella conoscenza reale dei temi che vengono sollevati.

Altrimenti è meglio fare altro e lasciare che a tali eventi si ritrovino ad essere presenti soltanto gli intervenenti e i loro fans o sostenitori.


Yvan Rettore




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