Interventi su temi di attualità, politica, economia e società di Yvan Rettore, scrittore e saggista. http: profprom2009.wixsite.com/formazione
domenica 20 agosto 2023
UN CITTADINO DEL MONDO
lunedì 14 agosto 2023
CON GLI OCCHI BENDATI IMPARI A GUARDARE OLTRE
Il senso
della vista viene spesso usato in modo riduttivo in quanto non ci consente di
percepire la realtà per ciò che è ma unicamente in funzione del nostro modo
quotidiano di focalizzare le immagini.
È
necessario quindi recuperare questo senso preziosissimo della nostra esistenza
emancipandoci da pregiudizi e limiti che sono all’interno di noi.
Il più
delle volte siamo portati a vedere unicamente le cose in funzione delle nostre
aspettative visive e trascuriamo ciò che non ne fa parte.
Interpretiamo
la realtà delle cose in modo così esponenziale da sottometterla ad una del
tutto soggettiva che ci costruiamo attraverso la potenza della nostra mente.
Qualsiasi
individuo ha vissuto nella propria esistenza esperienze sensoriali che portano a
pensare di essere in una situazione priva di uscita o in assenza di una
concreta libertà di scelta.
E la
conseguenza di quei momenti si traduce in una situazione dominata da una longanimità
apparentemente senza fine.
È
fondamentale quindi superare la sfera di ciò che percepiamo con gli occhi.
Questo
perché rimaniamo inconsapevolmente succubi di una visione alterata della realtà
in quanto inondata da limiti e aspettative che non ci consentono di liberarci
dalle catene costruite all’interno del nostro essere.
Non
riusciamo a cogliere il fatto che i nostri occhi sono lì per permetterci di superare
lo spazio percepito, di entrare maggiormente nella profondità delle cose e quindi
di superarne la superficialità e di scoprire ciò che le azioni ripetitive del
nostro vissuto quotidiano celano.
I nostri
occhi ci possono dare la possibilità straordinaria di andare oltre ciò che percepiamo,
di fare spazio ad elementi extrasensoriali assolutamente unici nel loro
genere.
Perciò è
basilare che vengano esercitati nel penetrare all’interno delle cose, di andare
oltre la semplice percezione visiva.
In tal
modo potremo scoprire ciò che emerge perché originale e non banale e saremo in
uno stato tale da consentirci di vivere un nuovo orientamento e reperire un
percorso nuovo da intraprendere che darà una sterzata notevole rispetto a
quanto applicato ripetutamente nel passato.
Quando si
vive nel buio totale, in realtà finiamo col vedere di più.
Per capire
meglio questa evidenza, è consigliabile aprire la vista interiore e chiudere
quella esteriore.
Per
riuscirvi sul piano pratico è sufficiente bendarsi con una fascia di seta o di
raso nera.
Nel proprio
ambito domestico, da soli o con i membri della propria famiglia anch’essi
bendati, si può tentare di svolgere alcune azioni che rientrano nelle nostre
attività quotidiane.
Ci si
sposta da un ambiente ad un altro, si va alla ricerca di una cosa qualsiasi e poi
si tenta di posizionarla in un altro luogo.
In seguito
ci si avvia a realizzare operazioni via via più difficili come recarsi in bagno
e lavarsi le mani, andare in cucina e lavare i piatti, reperire un determinato
libro nello studio, fare il letto, ecc…
Non ci
sono limiti di tempo e nemmeno di prove da fare.
Si
possono fare benissimo tutte quelle che si desiderano fare.
Compreso
mettersi le dita nel naso!
Scherzo,
ovviamente.
Se si è
in compagnia, si possono inventare sul momento giochi o attività da fare
insieme.
Basta che
tutto venga svolto spontaneamente e senza imposizione alcuna.
Realizzando
una simile esperienza si accede a nuovi canali di conoscenza della realtà che
ci circonda.
Il fatto
di non vedere ci consente infatti di scoprire nuove dimensioni percettive, attitudinali
e rientranti nel profondo del nostro essere.
In
assenza totale di capacità visiva, altri elementi appaiono, in particolare
quelli relativi alla sfera delle nostre intuizioni, specie quelle che richiedono
maggiore concentrazione.
La dimensione
dei ricordi legati alla capacità di orientarsi all’interno di un ambiente noto
risalta all’interno del nostro essere.
Altri
sensi si esaltano maggiormente, soprattutto l’udito e l’olfatto, sensi di cui
cogliamo troppo spesso la presenza soltanto quando ci consentono di percepire gli
elementi negativi che possono esserci intorno a noi.
In questo
caso, al contrario diventano alleati preziosi nell’orientarci efficacemente
nello spazio.
Grazie a
questo stato momentaneo di cecità assoluta si coglie il carattere spesso effimero
e abitudinario delle nostre azioni rette da un’infinità di automatismi tali da diventare
incontrollabili e dominanti fino al punto da non permetterci invece di ricorrere
all’uso di altri percorsi, altri “sentieri”, altre vie ben più complete e
arricchenti nel vivere la nostra realtà quotidiana.
Si può
anche andare oltre e scoprire la sfera extrasensoriale e le potenzialità del
tatto, senso spesso trascurato, aggiungendo alla cecità momentanea anche l’isolamento
dell’olfatto e dell’udito.
E ci si
accorgerà sorprendentemente che si può interagire con lo spazio, gli altri e
noi stessi in modo ancora più profondo entrando in una dimensione affascinante
e misteriosa del nostro essere.
Ma questo
è un altro tipo di esperienza meritevole di un approfondimento ulteriore da
farsi in un altro momento.
Yvan
Rettore
domenica 13 agosto 2023
ALLA LARGA DAI FONDAMENTALISTI
Viviamo un'epoca in cui si sta diffondendo il fondamentalismo (e non soltanto quello di matrice religiosa), alimento del totalitarismo crescente delle nostre istituzioni.
Conviene a questo punto però ricordare alcuni punti importanti.
Chi è umile e intelligente non pretende mai di avere la verità in tasca e ha la capacità di ascoltare serenamente le persone con cui interloquisce.
In alcuni casi può anche giungere ad ammettere di avere torto perché soltanto gli imbecilli rimangono ancorati alle loro granitiche posizioni che considerano come autentici dogmi.
E soprattutto non appare mai come un tuttologo, perché se un tema non lo conosce ed è quindi consapevole di non poter argomentare una propria posizione sullo stesso, preferisce rimanere zitto e comincia eventualmente ad informarsi consultando documenti autorevoli a riguardo che non si limitano ai post, immagini e video ad effetto che abbondano in rete ed in particolare sui social.
E' doveroso poi ricordare che una società civile si distingue dalle logiche selvagge del Far West per la capacità e la volontà dei suoi membri nell'accettare posizioni diverse dalle proprie adeguandosi alla normativa che garantisce la libertà di pensiero e di opinione che risulta essere un pilastro essenziale di una democrazia degna di questo nome e che è sancita dall'art. 21 della nostra Costituzione oltre che da diverse norme di diritto internazionale riconosciute anche dal nostro Paese.
Detto questo, che fare di fronte ai fondamentalisti?
Beh...è meglio evitarli e far loro deserto intorno perché tanto qualsiasi tema si tocchi con loro, ragionano come se dovessero fare ogni volta un duello all'ultimo sangue su chi ha torto e chi ha ragione.
Sono agli antipodi di qualsiasi convivenza civile e pacifica perché per loro il mondo si divide secondo il motto: "O sei con me, o sei contro di me".
Quindi perché sprecare tempo ed energie preziosi dietro questi casi disperati di persone frustrate e chiuse verso il mondo?
mercoledì 9 agosto 2023
ALCUNE PRECISAZIONI SUL CENTRO CULTURALE CARMELO BENE
lunedì 7 agosto 2023
CONCITA DE GREGORIO: L'ANTITESI DELL'INTELLETTUALE
venerdì 4 agosto 2023
CAMBIAMENTI CLIMATICI: IL DUBBIO E' IL FONDAMENTO DELLA SCIENZA NON IL DOGMA
Leggendo gli ultimi articoli sulla stampa italiana di questi giorni relativi ai cambiamenti climatici, confesso di avere rilevato diversi tratti dogmatici nella difesa ad oltranza degli stessi in particolare nella loro presunta origine antropica.