Quando si parla del settore alimentare, spesso si trascura di un aspetto determinante ovvero che è necessario garantire prodotti di qualità ai consumatori e non speculare su di essi.
Diversamente si rimane ancorati a regole e dinamiche assurde che hanno causato il disastro attuale e che appartengono ad un passato ma anche ad un presente dannosi sia per la nostra società che per l'ambiente.
Un esempio tipico è rappresentato benissimo dalla scomparsa della coltura della barbabietola da zucchero nel nostro Paese che vedeva l'Italia fino a 30 anni fa essere del tutto autosufficiente e in grado di offrire un prodotto di eccellenza sui mercati nostrani.
Poi i soliti speculatori e le multinazionali hanno fatto a pezzi quel settore che dava lavoro a tanta gente in diverse zone d'Italia.
Così si è finito con l'importare lo zucchero di canna dal Brasile, che è qualitativamente inferiore rispetto a quello di barbabietola, ma sul quale i margini di profitto erano molto più grandi rispetto alla coltura della barbabietola nostrana.
Risultati: distruzione di un intero settore produttivo in Italia, imposizione di un prodotto più scadente, maggiore inquinamento (non vi dico quanto inquinano navi che caricano 25.000 MT di zucchero!) e migliaia di nuovi schiavi al servizio delle multinazionali in Brasile dopo la confisca dei loro terreni da parte delle stesse e con la complicità di governi complici.
Ovviamente quanto accaduto alla coltura della barbabietola nel nostro Paese può essere replicato a diversi altri settori: dal latte all'olio d'oliva, dal grano alle angurie, ecc...
Detto questo, compito dello Stato dovrebbe essere quello di stimolare la filiera corta nonché promuovere e sostenere le produzioni locali perché è in questo modo che si può andare oltre il dominio di un capitalismo puramente speculativo (e comunque insostenibile sotto tutti i punti di vista) ed essere anche compatibili con l'ambiente che ci circonda.
Concludo dicendo questo: "Vuoi mettere il sapore e la qualità dei prodotti freschi che ci offre Madre Natura sul nostro territorio rispetto a quelli "conservati" e "refrigerati" provenienti sia da paesi vicini che lontani?!"
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