domenica 4 luglio 2021

LONTANO DALLA POLITICA VEGLIESE

Ho maturato la decisione di non coinvolgermi più di tanto (salvo qualche articolo sporadico e forse nemmeno quelli) nella politica vegliese e questo per diversi motivi.

Ritengo di non poter dare nessun contributo a questo paese in questo momento e molto probabilmente anche in un prossimo futuro perché semplicemente non interessa alla stragrande maggioranza dei cittadini vegliesi.
fatto il sogno di ottenere riuscire a vedere in un giorno non una località ben diversa da quella attuale, fatta di tanta gente, di persone che veramente la comunità, di giovani che riuscirono a trovare un lavoro dignitoso qui e non altrove, di anziani e disabili rispettati e considerati autenticamente dalle istituzioni e dai cittadini e da tanto altro.
Vivevo nell'utopia di credere che tutto ciò sarebbe stato possibile.
La realtà mi ha fatto capire che almeno per il momento ogni mio sforzo in tale direzione risulta e risulterà comunque vano.
Non conto le pacche sulle spalle, i finti sorrisi, le pugnalate alle spalle, le prese per i fondelli ei colpi bassi di tante, troppe persone.
Ogni volta che ho alzato la voce contro le ingiustizie, per i diritti di che non hanno voce e per denunciare le tante cose che non vanno, un muro di silenzio e ipocrisia si è sempre, immancabilmente, alzato davanti a me.
Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, nonostante i diversi colpi ricevuti, non sono rimasto KO e sono sempre riuscito a rialzarmi, erigendo e costruendo a mia volta un muro di crescente indifferenza nei confronti di quei soggetti inutili e alla fine della fiera ridicoli e inconcludenti nella loro dimensione terrena.
Dico questo perché alla fine della fiera sono i fatti che contano e parlano sempre da soli.
Si possono raccontare mille bugie per chiedere di celarli ma quelli rimanere fissi come graniti di una realtà da cui non si può sfuggire e che dimostra che nulla viene davvero realizzato per arginare il declino di Veglie.
In tutto questo vortice di insani protagonismi in cui ero stato risucchiato controvoglia, questi individui nefasti con cui mi sono trovato a confrontarmi non hanno capito che perseverando in quel modo, lo vinto non sarò di certo io ma loro e il resto dei cittadini vegliesi che avallano quotidianamente i loro comportamenti senza reagire minimamente.
Quando questo paese diventerà un vero paese dormitorio (in gran parte già lo è), forse allora si accorgeranno quanto i loro possedimenti si saranno svalutati e quanto poco varrà davvero la loro ricchezza complessiva rispetto a quella di comuni limitrofi che perseverano senza sosta ad orientarsi nella realizzazione di progetti di sviluppo e di crescita che a Veglie si possono appunto soltanto sognare.
Quindi senza alcun rimpianto, per quanto mi riguarda, meglio fare altro.
Ultima cosa: la reazione d'obbligo nei confronti di questo post da parte della stragrande maggioranza dei cittadini vegliesi potrà essere soltanto quella di un silenzio tombale.
Una reazione diversa sarebbe per me davvero una grande sorpresa.

Yvan Rettore




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