sabato 31 luglio 2021

RITORNO IN VENETO

Sono tornato due giorni a Padova e più precisamente a Limena, il mio paese.

Ci mancavo da un paio d'anni e per la prima volta sono riuscito ad andare a fare una preghiera sulla tomba di mia madre, deceduta alla fine dell'anno scorso.
Ho fatto un giro anche a Padova e altri comuni vicini, mi sono recato al "Santo" perché essendo devoto di Sant'Antonio da sempre non potevo certo mancare di fargli visita e ho notato tante cose diverse rispetto agli anni in cui vivevo in quei luoghi.
Ora tutto appare più ordinato, più bello e curato, dai monumenti alla diffusione di rotonde fiorite, alla proliferazione di tanto verde urbano fino alla presenza di diversi esercizi e manifestazioni di stampo ricreativo.
Si vede che vi è stata una certa evoluzione delle amministrazioni pubbliche accompagnata però da una frenesia edilizia (sono aumentati notevolmente supermercati e condomini) che a mio parere poteva essere quantomeno realizzata in modo diverso o comunque meno invadente.
Sono andato a bere la mia "ombra" in uno dei bar tipici del paese, tradizione che ormai sta piano piano scomparendo per lasciar spazio ai calici e agli spritz, una sorta di omologazione tipica dell'era della globalizzazione.
Ho parlato il "mio" dialetto e riscoperto espressioni che credevo di avere dimenticato ma che invece rimangono ben fossilizzate nella mia mente.
Ho acquistato la soppressa, il formaggio "Asiago" e il vino "Il Friulano" (ex Tocai) che rimane a mio parere uno dei migliori vini bianchi fermi d'Europa.
Insomma ho riscoperto un po' la mia terra, con quel pizzico di nostalgia legato all'età che avanza e con la consapevolezza affermata che comunque mai ci tornerei a vivere e questo per tutta una serie di motivi che non sto qui ad elencare e che in parte mi hanno lasciato un certo vuoto e malessere.
Avrei potuto chiamare alcune persone (con cui sono ancora in contatto) del mio passato per far loro sapere del mio breve passaggio ma ho preferito non farlo, sia perché sono sempre molto indaffarate sia perché ci sarebbe stata la solita domanda che va di moda oggi, ossia "Hai fatto il vaccino?"
Ovviamente la risposta essendo negativa, ho voluto evitare di far loro vivere un possibile imbarazzo e nel cercare eventualmente altri "impegni" oltre ai soliti per non dovermi incontrare.
Anche perché faccio parte ormai del loro passato....

Yvan Rettore

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