martedì 8 gennaio 2019

QUANDO L'IGNORANZA VIAGGIA SU UN TRENO

Ieri, sul treno tra due località della provincia di Bologna mi sono dovuto sorbire l'ennesima esibizione di ignoranza da parte di due passeggeri in giovane età.
Il più loquace dei due ha affermato che Salvini non è fascista ma democristiano.
Vista l'età probabilmente non sa cosa significa essere democristiano, ossia avere un'attitudine trasformista e opportunista di fronte a qualsiasi sfida politica, cercando sempre solo ciò che è conveniente per sé e non ciò che è giusto per la comunità a cui si appartiene.
Per mia fortuna non ho vissuto la dittatura del ventennio, ma ciò non significa che non abbia conosciuto atteggiamenti e comportamenti tipici del fascismo e questo in entrambi i paesi di cui sono cittadino.
Essere fascista significa voler imporre sempre e comunque le proprie scelte e punti di vista alla comunità, rifiutare qualsiasi confronto civile e pacato con chi non la pensa come te (perché si ritiene di avere ogni verità in tasca) e di giustificare la violenza in ogni sua forma sia essa verbale che fisica.
E queste caratteristiche il ducetto longobardo le possiede tutte.
Il passeggero poi ha detto che quest'ultimo almeno una cosa giusta l'ha fatta e cioè che l'aver fatto la voce grossa con l'Europa ci ha resi più forti ed autorevoli nelle sedi UE.
Semmai è vero il contrario, ovvero che ci siamo resi più ridicoli e inaffidabili e coloro che hanno perso soldi a causa dell'impennata dello spread e il calo brusco di investimenti nel Paese (dati ISTAT) sono lì a dimostrarlo.
Poi è giunta la perla del suo discorso in cui (preso probabilmente da un ego sparato all'ennesima potenza) ha affermato che il Bene e il Male non esistono e che il mondo si divide tra coloro che agiscono e pensano razionalmente e quelli che invece fondano le loro azioni e pensieri soltanto su base emotiva.
Probabilmente nella sua foga incontrollata si è dimenticato (o peggio ancora ignora) che esistono dei principi e valori (riconosciuti testualmente nella Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Uomo", in diversi trattati internazionali e in un numero considerevole di costituzioni) che sono i pilastri di quella che viene definita "Comunità umana universale" e che distinguono appunto il Bene dal Male.
Poi forse gli è anche sfuggito il fatto che agire e pensare solo su base razionale può essere spesso lesivo nei confronti del prossimo.
La verità come al solito sta nel mezzo e ogni essere umano dovrebbe agire sì razionalmente, ma anche essere guidato emotivamente nelle proprie scelte onde non rischiare di compromettere l'incolumità fisica o psicologica delle persone e altri esseri viventi con cui ha a che fare.
Infine siamo arrivati a destinazione e ho lasciato volentieri i due passeggeri proseguire i loro grandi ragionamenti per conto loro.

Yvan Rettore


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