giovedì 3 gennaio 2019

LA MORALE DELL'AIUTO DA RISERVARE ESCLUSIVAMENTE AI "NOSTRI"!

Una persona veramente buona non fa distinzioni di sesso, di nazionalità, di genere né di qualsiasi altra differenza quando si tratta di aiutare il prossimo.
Perché se si comportasse diversamente non sarebbe buona.
Oggi, invece domina nel nostro Paese la cultura dell'aiuto prioritario a una categoria di persone rispetto ad altre. 
Sì, perché ci sono individui che in caso di indigenza o di pericolo valgono meno di altri.
Questa è la morale che si sta diffondendo fra di noi.
E poi quelli che la applicano sono le stesse persone che vanno a messa tutte le domeniche, si confessano e non mancano mai a nessuna cerimonia religiosa.
Il mondo è di tutti! 
Volenti o nolenti, questa è la realtà e oggi più che mai!
I recinti, i muri, le frontiere, i catenacci li hanno messi gli uomini ed è bellissimo vedere che gli animali non conoscono queste assurde limitazioni.
E poi sarebbero loro gli esseri inferiori! 
Mah!
Quindi secondo la morale salviniana che si sta attualmente espandendo, se una persona di colore o comunque straniera cade improvvisamente per strada perché sta male la dovrei lasciar lì e tirare dritto, mentre se è una dei "nostri" sarei un farabutto se non l'aiutassi.
Ricordo anni fa un episodio accadutomi a Parma. 
A cadere rovinosamente per la strada fu una persona anziana, una dei "nostri".
Ebbene ad aiutarla accorremmo solo in tre (i "nostri" erano troppo impegnati a fare altro): io (che mi considero un cittadino del mondo e uno spirito libero), un sudamericano e un africano, entrambi con la pelle più scura dei "nostri".
E se un giorno dovesse capitare di cadere ad una di quelle persone che considera che il mondo si divide tra i "nostri" e gli "altri"?!
Potrebbe capitare che non ci sia nemmeno uno degli "altri" ad aiutarla!


Yvan Rettore


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