venerdì 10 marzo 2023

CIO' CHE NON CI DICONO SULL'IMMIGRAZIONE


Forse ai nostri lidi manca la consapevolezza che vi sono attualmente due Stati libici e che uno, la Libia Occidentale, è retto da bande criminali che controllano, al soldo degli Occidentali, un territorio in cui si trovano ingenti pozzi petroliferi.
Quelle stesse bande lucrano e attivano traffici e sfruttamento di esseri umani provenienti dall'Africa subsahariana senza che l'Occidente muova un dito contro di loro.
Lo stesso fa la Turchia attraverso logiche analoghe lucrando direttamente o indirettamente sul destino di poveri cristi provenienti dall'Asia.
Quindi se non sta scritto da nessuna parte che l'Italia debba farsi carico dei problemi dei paesi dell'Africa, non sta scritto nemmeno da nessuna parte che l'Italia debba per forza crearne a loro (in primis la Libia)!
Detto questo, il nostro Paese (come il resto dell'Occidente) non dovrebbe più essere compartecipe di tali vicende.
Il giorno che cominceremo a pensare ai fatti nostri a casa nostra e che non andremo più a saccheggiare il sud del mondo, allora d'incanto più nessuno verrà qui!
Dico questo perché ci siamo anche noi italiani nella spartizione della torta del petrolio in Libia o pensiamo ingenuamente che l'ENI sia rimasta alla finestra?!
Suvvia, ci sono fatti a riguardo che lo dimostrano chiaramente da anni.
D'altro canto, forse non ci ricordiamo che ci sono varie rotte migratorie verso l'Europa e non soltanto in Libia, ma che è proprio quest'ultima quella che riguarda maggiormente il nostro Paese.
Nessuno costringe le persone residenti nei paesi subsahariani a lasciare i loro paesi, è vero.
Ma dobbiamo essere consapevoli che i popoli del sud del mondo sono obbligati a vivere in condizioni sempre più difficili (per non dire altro) e senza prospettive nei loro Paesi affinché l'Occidente possa continuare a saccheggiarli e depredarli impunemente bloccando loro ogni possibilità di sviluppo e di evoluzione.
Visto che anche ai nostri lidi ci furono milioni di persone che dovettero lasciare la propria terra d'origine per andare all'estero in cerca di fortuna, perché mai loro non dovrebbero poterlo fare oggi?!
Dove sta scritto?!
Quindi sarebbe il caso che cominciassimo ad informarci al di fuori del Mainstream, dei video e post che circolano sui social e in rete, i quali sono molto riduttivi, incompleti e volutamente parziali sull'argomento.
Bisogna riprendere la fatica di leggere libri e documentazioni autorevoli e credibili a riguardo al fine di evitare di bere qualsiasi panzana viene diffusa ad arte in Occidente su questo tema.
Prendiamoci il tempo di leggere libri autorevoli sull'immigrazione come "L'urlo" di Michelangelo Severgnini o meglio ancora "Inferno Immigrazione" di Daniel Wedi Korbaria.
Forse dopo riusciremo davvero ad aprire finalmente gli occhi su cosa sta veramente accadendo anziché soffermarci su qualche spezzone di video in rete.
Allora forse cominceremo a capire che le bande criminali che controllano la Libia occidentale stanno ivi schiavizzando e trattenendo contro la loro volontà decine di migliaia di esseri umani provenienti dall'Africa subsahariana come moneta di scambio e di ricatto verso l'Occidente.
E lo fanno anche impedendo tranquillamente che venga diffusa questa tragica situazione alle popolazioni residenti nell'Africa subsahariana dove l'informazione (ma guarda un po') non è così capillare e puntuale come ai nostri lidi.
Oppure pensiamo davvero che nelle baraccopoli delle città africane si viva con gli stessi mezzi esistenti qui da noi e che il wifi e la TV siano dovunque?!
Non siamo nemmeno consapevoli che la stragrande maggioranza dei migranti martirizzati in Libia non intendono affatto venire in Italia e che il loro unico desiderio è quello di tornarsene a casa.
La cosa viene loro negata perché sulla loro pelle ci devono lucrare le bande criminali della Libia Occidentale che controllano i giacimenti di gas e petrolio.
Come già detto poi ci sono le immancabili multinazionali occidentali, fra cui ovviamente l'ENI, che fanno affari colossali proprio sull'importazione a basso costo di quelle fonti energetiche da quelle zone.
Detto questo, l'Occidente cosa fa di fronte alla violazione costante dei diritti umani che avviene in quel Paese?
Niente!
Lascia che le bande criminali ivi presenti possano tranquillamente fare traffici di ogni sorta, fra cui quello legato ai migranti che spogliano di tutto.
Migranti che vengono usati come moneta di scambio, ovvero: "Tu mi dai il petrolio a basso costo e io in cambio ti lascio fare ciò che vuoi dei migranti che arrivano nel tuo Paese, compresi i viaggi degli scafisti, i quali operano in accordo con la grande criminalità internazionale che ha trovato una fonte notevole di guadagno da tali attività".
Tutti contenti, tutti soddisfatti, salvo ovviamente i migranti.
Vorrei ricordare a coloro che li disprezzano che si tratta di PERSONE e non di oggetti usa e getta.
E' davvero inconcepibile che si possa ancora persistere nel giudicare in modo così crudele (perfino a livello istituzionale) individui che hanno vissuto l'inferno in Terra per colpe non loro e che a certi livelli (soprattutto istituzionali e politici) non si abbia manco la decenza di piangere chi non c'è più senza che vengano assunte precise responsabilità a riguardo!
E se dobbiamo prendercela con qualcuno facciamolo con le nostre istituzioni che hanno reso le nostre città sempre più insicure e invivibili in determinati quartieri.
Altrimenti a cosa ci servono le forze dell'ordine, la magistratura e i nostri politici che paghiamo con le nostre tasse?!
E poi la colpa sarebbe dei migranti?!
Ma per favore!
Yvan Rettore



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