Uno dei problemi cruciali dell'Italia è costituito dagli interessi esponenziali del suo debito pubblico. Interessi molto spesso di titoli spazzatura, ovvero puramente speculativi che se l'Italia volesse potrebbe tranquillamente rinegoziare o addirittura spazzare via andando a stralcio, come fece l'Ecuador di Correa anni fa, eliminando di colpo 8 mia di USD di debito pubblico e per un Paese di circa 10 milioni di abitanti fu davvero una manna caduta dal cielo.
Sì, perché se si sottovaluta questo aspetto man mano che il debito cresce, lo Stato fa sempre più fatica a mantenere la qualità e la presenza costante di servizi essenziali al benessere della collettività.
Ovviamente se fossero riviste le priorità di investimento dello Stato e si orientassero maggiormente le risorse disponibili in questo senso invece di alimentare spese in armamenti e enti inutili da una parte e nel procedere ad una equa riforma del sistema fiscale e contributivo accompagnata da una efficace quanto esaustiva lotta all'evasione dei grandi gruppi industriali e finanziari italiani e stranieri dall'altra, si potrebbe fare ancora di più: l'introduzione di una Tobin Tax su tutte le transazioni finanziarie (basterebbe anche lo 0,1% per avere risorse aggiuntive per creare nuove opportunità di sviluppo nel Paese), la nazionalizzazione della Banca d'Italia che potrebbe consentire di ritornare alla situazione antecedente a quella del 1981, che consentiva alle nostre istituzioni finanziarie di fissare in modo del tutto indipendente i tassi dei titoli emanati dalla Banca d'Italia (mentre da allora è il mercato a farlo con tutti i danni che ciò comporta per il nostro Paese), il divieto assoluto di ricorrere ai derivati alle amministrazioni pubbliche che ha provocato diversi "fallimenti comunali", ecc...ecc....
Nessuna forza politica in campo sta seriamente affrontando l'argomento perché questa è la madre di tutte quelle battaglie che potrebbero davvero una configurazione diversa alle nostre istituzioni e renderle davvero conformi al dettato costituzionale e non limitato a quello della massoneria nostrana ed estera.
Yvan Rettore
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