sabato 20 agosto 2022

BASTA CON L'ENERGIA NUCLEARE (DA FISSIONE)!

Per attivare una centrale nucleare ci vogliono almeno 10 anni. 

La centrale è efficace per circa 40 anni (massimo 80 in quelle di nuova generazione, ma la cosa è ancora tutta da verificare), poi non rende più e dev'essere progressivamente chiusa, cosa che impiega circa altri 20 anni. 

Il consumo di acqua delle centrali di nuova generazione è molto più imponente rispetto a quelle del passato e devono essere quindi collocate presso fiumi o laghi, col rischio di tenuta delle nappe freatiche nonché possibili radiazioni delle stesse. 

Inoltre, che siano più sicure rispetto al passato è una favola in quanto la questione della tenuta del reattore e la sua manutenzione presentano esattamente gli stessi rischi di quelle di una volta e il problema dell'immagazzinamento delle scorie rimane identico a prima, se non peggio. 

Non si può continuare a pensare ad una società fondata sull'uso indiscriminato della natura e nel trattarla quindi anche come discarica a nostro uso e consumo, perché comunque vada quelle scorie prima o poi torneranno in superficie e andranno a ledere la qualità della vita di ogni espressione della stessa. 

I costi poi di manutenzione delle centrali sono enormi e si amplificano di anno in anno, in quanto tutto il materiale all'interno delle stesse si corrode più velocemente per via delle radiazioni ivi emesse che comunque risultano essere ben superiori rispetto all'esterno. 

E quindi i costi sono notevoli. 

La Francia che conta ben 55 reattori, si è vista costretta a metterne a riposo ben 16, perché ormai obsoleti e sta intervenendo sulla manutenzione dei restanti con investimenti pubblici di centinaia di miliardi che stanno coinvolgendo diverse aziende europee (prime fra tutte quelle italiane) con operai ben pagati, ma costretti a turni continui e massacranti e in condizioni di lavoro significativamente più lente rispetto ad altri siti per via di varie norme di sicurezza che devono imperativamente essere seguite dagli stessi. 

In particolare intervenire all'interno del reattore è estremamente complesso, perché il tasso di radioattività è enorme e un operatore può accedervi soltanto per pochissimi minuti, pena rischiare davvero di morire. 

Il fatto poi che i vicini abbiano delle centrali nucleari non significa nulla. Gli Stati Uniti, non hanno più costruito centrali dal 1979 perché ritengono che sia un'energia per nulla conveniente e si sono orientati al 100% sul gas, risultando per ora l'unico paese al mondo con l'effetto serra che sta diminuendo. 

Germania, Svizzera e Svezia prevedono ormai da tempo il superamento del nucleare e non torneranno sulle loro scelte. La Germania è addirittura leader mondiale sul solare tanto che quando vi fu il famoso blackout in Europa anni fa, fu lei a rifornire di elettricità la Francia "nucleare" che era rimasta a secco. 

Quindi detto questo, l'energia nucleare al momento non conviene a meno che non si riesca un giorno a realizzare centrali attraverso la fusione nucleare e non la fissione, energia che comporterebbe quantitativi di scorie molto ridotte e renderebbe infinitamente di più. 

Ma per ora siamo allo stadio sperimentale e nulla più, proprio perché non si è riusciti a venire davvero a capo della questione. 

Nel migliore dei casi potrà davvero essere applicata su larga scala dal 2050 in poi. 

Se poi si volesse ancora intestardirsi sulla realizzazione di centrali nucleari "tradizionali", lo Stato italiano dovrebbe avvalersi soltanto di esperti e società estere (che applicherebbero quindi tariffe estremamente esose e se ne approfitterebbero) perché il nostro Paese non ne ha praticamente più da circa 40 anni, visto che le ultime centrali furono ultimate verso gli inizi degli anni '80. 

Ritengo che vi siano settori ben più urgenti in cui investire che in cifre esorbitanti da investire (e sulle quali non mancherebbero di lucrare alla grande i soliti speculatori del mondo del capitale) su una tipologia di energia che ha fatto il suo tempo.


Yvan Rettore

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