E' davvero notevole vedere il trasformismo di un buon numero di italiani.
Per diversi mesi sono rimasti del tutto insensibili e indifferenti alle sistematiche dei diritti umani e civili perpetrate dalle nostre e in diverse strutture sanitarie.
La guerra nel Donbass con residenti ripetute dei diritti umani e specie nei confronti delle popolazioni ivi è rimasta per ben 7 anni "silenziata" dai media occidentali.
E ora questi attivisti da salotto si svegliano, rispolverando striscioni datati e slogan riciclati per rivendicare la pace e difendere ovviamente i soli ucraini perché il male (come diffuso abilmente dalla stampa nostrana) è esclusiva soltanto delle minoranze russe e quindi di Putin e dell'establishment del Cremlino.
Un bel mix di ignoranza associato ad un'ipocrisia di fondo in cui questi squallidi soggetti dimostrano di avere due pesi e due misure e si accorgono delle minacce alla pace quando fa loro comodo e comunque restando sempre in linea con le posizioni della Casa Bianca, la Chiesa del neoliberismo.
Ma che se ne vadano tutti quanti a quel paese e vadano a zappare la terra (almeno farebbero qualcosa di utile per la collettività!), invece di parlare impropriamente di pace e diritti umani!
Yvan Rettore
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