Prossimamente vi saranno nuovi
appuntamenti elettorali fra cui il rinnovo di diverse giunte a livello
comunale.
Come è ormai consuetudine i
candidati alla poltrona di sindaco prometteranno mari e monti pur di riuscire a
vincere, salvo poi smentirsi una volta eletti adducendo che tante cose non potranno
essere realizzate per carenza di fondi pubblici.
E’ sicuramente vero che tanti comuni
sono alla canna del gas e non pochi sono ormai vicini al fallimento.
Ma spesso si trascura il fatto
che vi sono fondi di varia natura disponibili per essere usati dai comuni se
vengono richiesti in tempo e secondo le modalità previste.
E’ fresca di questi giorni che questo
governo ha messo a disposizione dei comuni italiani diversi milioni di Euro, di
cui oltre 6 milioni per i 96 comuni salentini.
Si tratta di finanziamenti inseriti
nel piano “Piccoli cantieri” nella Finanziaria approvata l’anno scorso e che hanno
lo scopo di sostenere i Comuni per investimenti destinati alle opere pubbliche.
Da qui al 2024 sono previsti 500 milioni
di Euro annui che verranno resi disponibili per le seguenti finalità: efficientamento
energetico (interventi sul sistema d’illuminazione pubblica, di risparmio
energetico degli edifici di proprietà pubblica e di edilizia residenziale
pubblica e installazione di impianti per la produzione di energia da fonti
rinnovabili) e sviluppo sostenibile (assegnazione di risorse per interventi per
le strade, adeguamento e messa in sicurezza delle scuole, edifici pubblici e patrimonio
comunale – immobili di valore culturale, ad esempio – e abbattimento delle
barriere architettoniche).
Per l’anno in corso sono previsti
90.000 Euro per Veglie a condizione però che l’amministrazione comunale comunichi
la fonte di finanziamento di tale importo e le finalità del contributo sul proprio
sito ufficiale.
Per poter beneficiare di tale
contributo i cantieri per la realizzazione dei lavori non dovranno superare la
data del 15 settembre prossimo.
Ci sono poi non pochi
finanziamenti regionali a cui il Comune di Veglie potrebbe attingere.
C’’è ad esempio un bando particolare
che riguarda la selezione di azioni mirate alla realizzazione di reti di
percorsi ciclabili e/o ciclopedonali in zone urbane e suburbane.
A tale scopo sono stati stanziati
13.500.000 Euro di cui 800.000 ai Comuni che intendono aderire in forma singola
e 1.500.000 per i Comuni che preferiscono farlo in forma associata.
Gli interventi da finanziare
devono essere inclusi all’interno di uno strumento di pianificazione della
mobilità delle aree urbane e devono prestare attenzione al concetto di
sostenibilità al fine di ridurre le emissioni di gas climalteranti.
La rete di percorsi ciclabili o
ciclopedonali proposta deve prevedere tratti di percorsi ciclabili di interesse
nazionali e regionali.
Infine, vi sono i Fondi Europei
che l’Italia è solita usare poco e male.
Per l’anno in corso vi sono in
particolare i seguenti bandi:
- il programma “Urban Innovative Actions”
che è Rivolto ai comuni di medie dimensioni, con una popolazione di oltre
50.000 abitanti, e anche ai piccoli e medi comuni uniti tra loro e alle
associazioni che li rappresentano dedicato a sostenere soluzioni innovative per
le smart cities. Il bando per il 2020 è incentrato sulle tematiche dell’impiego
sostenibile della terra e le soluzioni basate sulla natura, la transizione
digitale, la sicurezza urbana e la povertà urbana. I vari progetti possono
essere cofinanziati dall’Ue con un contributo fino all’80% con un massimo di 5.000.000
Euro complessivi. Purtroppo, il bando è già scaduto a fine gennaio 2020, ma può
essere preso in considerazione per le possibili edizioni successive.
- il “Programma Europa per i Cittadini” che
sostiene la collaborazione tra città europee. Gli ambiti di intervento del
Programma riguardano i gemellaggi di città, i progetti della società civile, e
i progetti per sostenere e diffondere la Memoria europea. Il programma “Europa
per i Cittadini” prevede la concessione di un contributo a fondo perduto
compreso tra 25.000 e 150.000 Euro, in base al tipo di progetto scelto. È
possibile inoltre finanziare parte dei costi per il personale, il soggiorno, il
viaggio, l’affitto di sale, le attività di coordinamento e di comunicazione
degli eventi.
Per quanto
riguarda invece le scadenze del bando i progetti relativi alla Memoria europea
sono già scaduti, mentre scadono nel settembre 2020 il Gemellaggio di città, le
Reti di città e i progetti della società civile.
- il “Programma Life per la sostenibilità
ambientale” L’Unione Europea finanzia progetti che abbiano ricadute
positive sull’ambiente con particolare riferimento ai temi dell’efficienza
delle risorse, della gestione idrica, dell’economia circolare,
dell’inquinamento, dei cambiamenti climatici ecc. È previsto un contributo a
fondo perduto fino al 60% delle spese complessive. Il Programma Life
prevede 2 sottoprogrammi: il primo è
quello legato all’Ambiente (Ambiente e uso efficiente delle risorse. Natura e
biodiversità, Governance e informazione in materia ambientale); il secondo è
rappresentato dall’Azione per il clima (Mitigazione dei cambiamenti climatici,
Adattamento ai cambiamenti climatici, Governance e informazione in materia di
clima). Questi sottoprogrammi a loro volta si articolano in 3 settori.
Con il “Programma
Life” vengono finanziati diversi tipi di progetti: progetti dimostrativi
per mettere in pratica metodologie nuove; progetti pilota che adottano una tecnica
o un metodo non sperimentato in precedenza; progetti di buone pratiche che
applicano tecniche e metodi all’avanguardia; progetti integrati che interessano
soltanto il sottoprogramma Ambiente e attuano su una vasta scala territoriale
piani ambientali previsti dalla legislazione europea; progetti d’informazione,
sensibilizzazione e divulgazione; progetti di assistenza tecnica che riguardano
solo il sottoprogramma Ambiente; progetti preparatori solo sottoprogramma
Ambiente e che si rivolgono allo sviluppo e all’attuazione della legislazione
ambientale e climatica dell’Unione; progetti di rafforzamento delle capacità.
A differenza di
altri programmi europei per il “Programma Life” non è obbligatoria la
partecipazione in partenariato. Ciò vuol dire che possono partecipare anche i
Comuni singoli. Per questi finanziamenti la Commissione Europea ha previsto una
doppia fase di candidatura per facilitare l’accesso ai fondi. Tra le spese
ammissibili del Programma Life vi rientrano i costi del personale; le consulenze;
le spese di viaggio e di soggiorno; le infrastrutture; i beni durevoli e
strumentali; i prototipi; le spese generali; i materiali di consumo; altri
costi relativi al progetto.
Le scadenze del “Programma
Life” sono entro il 17 giugno 2020 per le proposte Ambiente e uso
efficiente delle risorse; ed entro il 19 giugno 2020 per le proposte Natura e
Biodiversità e Governance e Informazione. Per i progetti tradizionali del
Sottoprogramma Azione per il Clima la scadenza è fissata al mese di settembre
del 2020. La giornata informativa per la presentazione del programma si terrà a
Bruxelles il 30 aprile 2020. I bandi Life rappresentano in media il 22% dei
progetti italiani finanziati dall’Unione Europea.
Attraverso tutti questi fondi si
potrebbero cominciare a realizzare tantissime cose utili nel nostro comune come
ad esempio:
- sostenere una economia circolare che oltre che favorire il riciclo dei prodotti potrebbe consentire un rilancio di attività produttive in loco
- risparmi notevoli sull’illuminazione pubblica e la bolletta energetica di strutture pubbliche attraverso il ricorso ad energie di fonti rinnovabili
- bonifica integrale di zone di degrado ambientale con asporto totale di rifiuti presenti ancora in modo massiccio sul territorio comunale
- mandare in soffitta il superato, costoso quanto inefficiente ed inquinante sistema di raccolta di rifiuti porta a porta sostituendolo con il sistema di raccolta rifiuti sotterraneo (presente già in città come Napoli e Bologna, oltre che da anni in diversi paesi europei) che renderebbe più pulito l’insieme del territorio comunale. Vedi: https://www.youtube.com/watch?v=A2Dz5rXGX50
- creare nuove aree verdi e viali alberati per rendere migliore l’aria della nostra città e renderla più attrattiva nei confronti dei turisti
- ridurre sensibilmente il traffico urbano favorendo la circolazione ciclopedonale attraverso la realizzazione di apposite corsie preferenziali
- mettere fine ai parcheggi selvaggi che intralciano il traffico e rovinano i marciapiedi e realizzare infrastrutture e segnaletiche migliori e più efficaci per snellire il traffico all’interno della località.
Quindi anziché lamentarci dell’amministrazione comunale
corrente, non sarebbe il caso come cittadini di invitare quella che si
insedierà prossimamente a richiedere questi fondi e a vigilare perché ciò
effettivamente avvenga per rendere migliore Veglie?!
Yvan Rettore
Fonti:
“Giornale di Puglia” del 1/02/2020
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