domenica 14 gennaio 2018

CALCIO E AUTOMOBILISMO A SECCO DI VITTORIE INTERNAZIONALI DA ANNI

Mentre i due sport più popolari, calcio e automobilismo, non ottengono più vittorie a livello internazionale da anni, altre attività agonistiche (a volte considerate ingiustamente sport minori) hanno ottenuto in questi anni risultati straordinari.
In ambito calcistico, bisogna risalire al 2010 (anno del "triplete" dell'Inter) per ritrovare tracce di vittorie italiane a livello di club e addirittura al 2006 per quanto riguarda la Nazionale maggiore.
Nel mondo dell'automobilismo, in Formula Uno (a parte diversi Gran Premi) non vinciamo più nessun mondiale da due lustri e nei Rally ormai non esistiamo più da tempo.
Nel motociclismo dobbiamo affidarci alle imprese realizzate prima del 2010 e soltanto nei campionati superbike, riusciamo ancora ad imporci a livello di scuderie (Aprilia e Ducati).
Se nei motori e nel calcio siamo ormai delle cenerentole, in questi anni abbiamo ottenuto vittorie notevoli in alte discipline quali il tennis femminile, lo sci alpino e il biathlon e il ritorno in auge di sport collettivi quali la pallavolo e la pallacanestro e altri dove abbiamo riaffermato la nostra tradizione quali la scherma e il ciclismo (specie con le vittorie nei grandi giri).
Sicuramente è un bene che altre discipline sportive (meno remunerative per chi le pratica) abbiano l'onore della cronaca anche perché non è giusto pensare che in Italia esistano e meritino considerazione soltanto sport quali il calcio e l'automobilismo.
Le testate sportive dovrebbero cominciare a cambiare radicalmente attitudine a riguardo dando maggior spazio ad altri sport all'interno delle loro pubblicazioni e i canali televisivi generalisti dovrebbero fare altrettanto dedicando servizi e trasmissioni specifiche su discipline che hanno fatto grande il nostro paese in Europa e nel mondo in questi ultimi due lustri.

Yvan Rettore




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