lunedì 17 febbraio 2025

RIDUZIONE NEL COMUNE DI VEGLIE DELL'USO DEL MARCIAPIEDE CON LIMITAZIONE ULTERIORE ALLA MOBILITA' PEDONALE

Sembra proprio che a Veglie ci sia un'abitudine ormai consolidata sia da parte di diversi esercizi pubblici che delle compagnie erogatrici di servizi di considerare i marciapiedi come aree di deposito anziché come percorsi esclusivamente destinati al passaggio pedonale come indicato chiaramente dalle normative nazionali di riferimento.

L'ultimo caso si evince dalle immagini qui riportate in cui la ditta appaltatrice di lavori che si sono eseguiti in questi ultimi giorni in via Italia Nuova ha pensato di fare sul marciapiede sito all'inizio della stessa una gettata volta alla sistemazione di una cassetta.

In questo modo, il marciapiede che era a norma, ovvero con una larghezza di metri 1,50, ora si ritroverà ad essere ridotto di oltre 30 centimetri e nella parte più ridotta sarà ridimensionato fino ad arrivare a meno di 40 centimetri (prima era già fuori norma essendo di meno di 70 centimetri).

Praticamente per passarci bisognerà addossarsi al muro!

Invece una persona con problemi di deambulazione e peggio ancora chi è costretto a circolare solo con la carrozzina, non potrà di fatto più usare questo marciapiede perché occupato da un ostacolo fisso e finire quindi sul manto stradale con tutti i rischi e pericoli che ciò può comportare per l'incolumità fisica.

Yvan Rettore




mercoledì 12 febbraio 2025

PERCHE' IN CERTI CASI E' MEGLIO EVITARE DI ANDARE AD UN INCONTRO PUBBLICO

In seguito alla fine della pandemia sono ripartiti gli incontri pubblici in presenza ma spesso e volentieri è meglio evitare di andarci.

Perché?

Per diverse ragioni che ora andrò ad elencare:

1. Un numero esagerato di intervenenti. 
Specie a livello istituzionale non è raro constatare che tale numero può arrivare perfino ad una cifra pari a quella di una squadra di calcio.
Tenendo conto che ogni individuo parla per non meno di dieci minuti (ma nella maggior parte dei casi anche di più), di fatto la parte di tempo riservata agli eventuali interventi del pubblico si assottiglia nettamente fino quasi a scomparire del tutto.

2. Un orario non consono ad una partecipazione effettiva della popolazione.
Se gli orari vengono fissati di mattina o comunque in momenti della giornata in cui sono aperti gli esercizi pubblici e la gente è solita lavorare, è ovvio che risulta estremamente complicato ritagliarsi un momento per andare a simili eventi.

3. Un giorno infrasettimanale.
In modo analogo a quanto già riportato nel punto precedente, è davvero difficile specie per chi ha impegni famigliari e lavorativi riuscire ad essere presente. 
E riguarda la maggior parte della popolazione.

4. Periodo preelettorale.
In prossimità di tornate elettorali, gli incontri pubblici rivestono un'importanza notevole per coloro che si candidano (o che comunque militano in un partito) e quindi usano in non pochi casi simili occasioni per ritagliarsi una visibilità che a quel punto corrisponde più ad una manovra di propaganda che di diffusione di contenuti informativi utili alla cittadinanza.

5. Caratteristiche degli intervenenti.
E' molto importante verificare chi sono coloro che sono chiamati ad intervenire sia su un piano qualitativo che comportamentale. Al di là della verifica dei CV e dei titoli, è quindi doveroso capire le motivazioni che stanno alla base della loro partecipazione. Per i politici si tratta il più delle volte unicamente di manovre destinate a mantenere o ampliare il loro consenso o di azioni di pura visibilità e di facciata volte soprattutto a far credere alla cittadinanza che sono interessati al tema o ai temi che vengono sollevati durante l'incontro. Ricordiamoci però che purtroppo spesso questo ultimo aspetto risulta secondario nel loro modo di porsi. Diverso può risultare invece l'atteggiamento di esperti o responsabili istituzionali che a priori non sono mossi da tali necessità, ma che potrebbero essere usati come "strumenti" di propaganda da un determinato schieramento o comunque avere interessi analoghi o convergenti con esso.

6. Durata predefinita dell'incontro
Se viene già stabilito che l'incontro si ridurrà a meno di un'ora e mezza, significa che non avrà molti contenuti da diffondere. Tenendo conto che simili eventi non cominciano mai in orario e che di solito vi è sempre almeno una mezz'ora canonica di ritardo, alla fine della fiera rimane un'ora scarsa riservata agli interventi, cosa che finisce con l'impedire al pubblico in sala di interloquire effettivamente con gli intervenenti.

7. Tutti gli intervenenti devono essere presentati in modo dettagliato
Spesso il moderatore dà per scontato che il pubblico in sala conosca l'identità degli intervenenti o che sia sufficiente una presentazione superficiale degli stessi. E' quindi fondamentale che sia capace di usare un dono della sintesi tale da rendere comunque autenticamente sufficiente tale operazione. 

8. Gli intervenenti devono essere presenti fisicamente
Al di là di problemi di natura strettamente tecnica che possono sempre sopraggiungere, è fondamentale che ogni intervenente sia effettivamente presente in sala. Una presenza virtuale non è per nulla soddisfacente, specie in caso di dibattiti accesi ma anche perché rimane comunque residua e limitata. Inoltre, è poco rispettoso verso il pubblico in sala che intervenenti giungano in ritardo o peggio ancora che se ne vadano poco dopo il loro intervento, dimostrando in questo caso di avere usato l'evento solo come passerella di visibilità e non come un'occasione in cui confrontarsi veramente con tutte le persone presenti.

9. La visibilità degli intervenenti 
La sala dev'essere predisposta in modo tale che tutti coloro che sono chiamati ad intervenire siano perfettamente visibili dal pubblico in sala.

10. La qualità dell'audio
L'audio dev'essere di ottima qualità e nulla dev'essere lasciato al caso in tale ambito.


Detto questo è doveroso verificare che siano rispettati almeno i primi sei punti di questo decalogo onde non sprecare tempo nell'assistere a vuote passerelle propagandistiche o peggio ancora a operazioni puramente autoreferenziali in cui i cittadini presenti si ritrovano costretti a dover ricoprire unicamente il ruolo di comparse.

Un incontro pubblico acquista valore e ricopre un autentico significato soltanto se è costituito da contenuti concreti che trascendono questi aspetti effimeri e che sono volti a fare crescere la collettività nella conoscenza reale dei temi che vengono sollevati.

Altrimenti è meglio fare altro e lasciare che a tali eventi si ritrovino ad essere presenti soltanto gli intervenenti e i loro fans o sostenitori.


Yvan Rettore




INTERVENTO DEL PROF. YVAN RETTORE NELLA TRASMISSIONE "NEXT GENERATION" SU ANTENNA SUD

INTERVENTO DEL PROF. YVAN RETTORE NEL CORSO DELLA TRASMISSIONE "NEXT GENERATION" ANDATA IN ONDA SULLA TV LOCALE PUGLIESE ANTENNA SUD.


Uno degli ultimi interventi del Prof. Yvan Rettore durante la trasmissione TV "Next Generation"

 Breve opinione sul cinema espressa dal Prof. Yvan Rettore durante una delle ultime puntate della trasmissione TV "Next Generation" andata in onda sul canale pugliese "Antenna Sud".



INTERVENTO DEL PROF. YVAN RETTORE NELLA TRASMISSIONE TV "NEXT GENERATION" SUL CANALE "ANTENNA SUD".

 UNO DEGLI ULTIMI INTERVENTI DEL PROF. YVAN RETTORE DURANTE LA TRASMISSIONE TV "NEXT GENERATION" ANDATA IN ONDA SUL CANALE "ANTENNA SUD".


RIFLESSIONI DEL PROF. YVAN RETTORE NEL CORSO DELLA TRASMISSIONE TV "NEXT GENERATION"

INTERVENTO DEL PROF. YVAN DURANTE LA TRASMISSIONE "NEXT GENERATION" ANDATA IN ONDA SUL CANALE TV "ANTENNA SUD".



VIDEO DI PRESENTAZIONE DEL ROMANZO "GIALLO SALENTO" DI YVAN RETTORE

 Non si tratta di un “giallo classico” in quanto la vicenda non si riduce soltanto alla soluzione di un caso criminale ma vuole essere anche uno spaccato della società salentina visto con l’occhio attento di un forestiero perdutamente innamorato di questa terra meravigliosa.

I diversi personaggi che vi si avvicendano appaiono quindi per forza di cose imperfetti ma tutti con caratteristiche particolari che li possono rendere a tratti affascinanti e in altri momenti antipatici perché in fondo nessuno di loro risulterà del tutto innocente nei fatti narrati. Quello però forse più caratteristico e interessante rimane quello del protagonista, “Toto, lu scarparu”, un disabile apparentemente idiota ma che invece è dotato di un’intelligenza fuori dal comune e che saprà dimostrare con grande vigore nei momenti che via via si faranno sempre più difficili per lui.





INTERVENTO DEL PROF. YVAN RETTORE SUL TEMA DEI SOCIAL

 

La posizione del Prof. Yvan Rettore espressa sul tema dei social nel corso dell'ultima puntata della trasmissione TV "Next Generation" andata in onda sul canale "Antenna Sud".