sabato 25 settembre 2021

SPAGNA E PORTOGALLO BALUARDI DELLA DEMOCRAZIA AL CONTRARIO DI ITALIA E FRANCIA?

In quest'ultimo periodo si è assistito ad un attacco impressionante ai diritti sanciti dalle rispettive Costituzioni da parte dei governi francese e italiano.

L'ideazione del green pass ("pass sanitaire" in Francese a dimostrazione che i cugini d'Oltralpe non sono così succubi della lingua inglese come da noi) è francese ma il suo ampliamento esagerato quanto assurdo è invece stato tutto nostrano.

Da un Paese famoso in tutto il mondo come la Francia per la difesa dei diritti civili e sociali non ci si sarebbe aspettati una simile deriva autoritaria, mentre per la fragile democrazia italiana è stata l'ennesima riedizione di una degenerazione della vita democratica.

Infatti, dal 1945 ad oggi sono non poche le volte in cui il "popolo sovrano" è stato considerato un popolo di sudditi a cui sottrarre diritti e libertà a piacimento e a seconda delle esigenze di quei poteri forti che da sempre fanno il bello ed il cattivo tempo nel Paese.

Questo attacco ai diritti a cui si è tentato di fornire una giustificazione sulla base di improbabili quanto mai comprovate verità scientifiche (come ad esempio quella che vorrebbe che i vaccinati contagino meno dei non vaccinati, cosa smentita chiaramente dal Dottor Anthony Fauci - responsabile della Task Force americana contro la pandemia - nonché dal gotha della medicina mondiale) non si è invece visto nelle giovani democrazie iberiche e addirittura nel caso della Spagna, il green pass è stato definitivamente mandato in soffitta dalle più alte autorità giurisdizionali del Paese.

Al di là del fatto che sia la Spagna che il Portogallo sono retti da governi progressisti (mentre sia il premier italiano che quello francese sono dirette emanazioni della grande finanza internazionale: Macron, ex manager della Rothschild e Draghi della Golman Sachs) e che non sono mai stati gestiti da tecnocrati, oggi appare alquanto suggestivo vedere che i diritti sanciti dalle Costituzioni di questi due Paesi vengono effettivamente difesi a spada tratta dai loro rispettivi esecutivi.

Penso che una delle cause di tale fenomeno sia da ricercare nel fatto che entrambe queste democrazie sono nate nella prima metà degli anni '70 (nel 1974 in Portogallo e nel 1975 in Spagna) e che vi sono quindi una generazione e una parte significativa della classe dirigente ancora ben presenti nella società che rimangono ben consapevoli su cosa significhi vivere in uno stato totalitario o comunque in un Paese in cui i diritti vengono meno.

Questa memoria storica da noi (come pure in Francia) è ormai ridotta al lumicino con l'aggravante che in Italia (al contrario della Germania) non si sono mai pienamente regolati i conti a livello giudiziario con i gerarchi fascisti e simpatizzanti della Repubblica di Salò (di cui gran parte sono poi confluiti impunemente nelle istituzioni repubblicane), tanto è vero che vi fu perfino un Presidente del Consiglio democristiano (tale Fernando Tambroni) che era stato membro per diversi anni del PNF.

In questi ultimi tren'tanni, il berlusconismo in Italia e il lepenismo in Francia (in particolare dopo il crollo del muro di Berlino) sono riusciti a fare a pezzi quella Sinistra in cui figuravano i due più forti partiti comunisti dell'Europa Occidentale.

Mentre in Italia, la Sinistra parlamentare è ridotta ai minimi storici (il PD ormai si può tranquillamente considerare l'erede della DC), in Francia sopravvive nel populismo di "France Insoumise" di Jean-Luc Mélenchon, che però non riesce a sfondare in un Paese in cui la Destra appare più che mai dominante sotto varie vesti.

In Italia si è giunti a non applicare quasi più sanzioni effettive quando viene commesso il reato di apologia al fascismo, a consacrare (cosa ingiustificata sul piano storico) un giorno alla memoria dei martiri delle foibe e ad essere sempre più morbidi con le derive e gli atteggiamenti fascistoidi di alcuni partiti di dimensione nazionale e di certe frange delle forze dell'ordine.

Quindi, perché sorprendersi se l'istituzione di un lasciapassare come il "green pass" ha potuto essere introdotta nell'assenza quasi totale di reazioni di sdegno di buona parte della classe dirigente, con l'avallo indiscusso del Mainstream e la passività di gran parte dei cittadini di questo Paese?!


Yvan Rettore




 

 

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