lunedì 9 agosto 2021

INTRODUZIONE DEL GREEN PASS E GLI ITALIANI CHE FINALMENTE REAGISCONO

Non intendo soffermarmi sulla ormai infinita (e a tratti esasperante) querelle che contrappone da settimane i sostenitori del green pass e coloro che legittimamente vi si oppongono.

Ciò che trovo suggestivo (gli italiani non smetteranno mai di sorprendermi) è dover constatare che per riuscire a far tornare il popolo italico nelle piazze ci sono volute delle restrizioni ai loro svaghi.

Perché può andar bene tutto, ma non puoi togliermi la libertà di andare come voglio al bar o al ristorante, di dover rinunciare alla palestra e di evitare cinema, musei ed eventi ricreativi.

Eh no, questo non è ammissibile per tanti (per fortuna non tutti, altrimenti significa che siamo giunti davvero alla canna del gas in questo Paese) fra coloro che sono scesi in piazza protestando contro la dittatura sanitaria in corso.

Però sono oltre trent'anni che nel nostro Paese, l'impoverimento della popolazione si è generalizzato, che i disastri e dissesti ambientali sono ormai all'ordine del giorno e che il crimine organizzato non è mai stato così potente e colluso con le istituzioni e soltanto alcunesparute frazioni di individui hanno protestato e si sono davvero mobilitate contro questa involuzione solo caratteristica dell'Italia.

Le nostre istituzioni hanno letteralmente "massacrato" il mondo del lavoro rendendolo sempre più precario e privo di garanzie essere i primi in Europa per numero di incidenti annuali sul posto di lavoro), fatto a pezzi la previdenza rendendola accessibile sempre più ai potentati della finanza internazionale (tanto che oggi con la pensione statale, si fa sempre più la fame), ridotto il SSN chiudendo ospedali e aziendalizzando tutto che era possibile pagare prestazioni ai cittadini che prima erano gratuite, non si è investito uno straccio di Euro nella prevenzione ambientale, si è cementificato dovunque e inquinato a più non posso, per non parlare di un sistema di istruzione che fa acqua da tutte le parti e appare sempre meno adeguato a formare le generazioni future....

Ma a fronte di tutto questo scempio, gli italiani sono rimasti in grandissima parte a guardare.

A cominciare dalle forze politiche, ormai veri e propri comitati d'affari che si limitano a strumentalizzare qualsiasi cosa pur di avere una manciata di visibilità che possa servire a mantenerli vivi dopo ogni campagna elettorale.

Entità ormai asfittiche ed incapaci di lottare davvero per il bene del Paese, come dimostrato benissimo attraverso il sostegno ormai incondizionato ad un governo, quello attuale, che proseguirà senza sosta nell'opera di smantellamento di ciò che resta dello Stato sociale per consegnare poi gli ultimi brandelli di "gioielli" nostrani alla grande finanza internazionale.

Quindi che lezione trarre da tutto questo?

Forse che per far muovere davvero gli italiani bisognerebbe colpirli ancor di più in ciò che resta nel settore degli svaghi facendo loro finalmente capire che non puoi davvero goderli se non hai la piena consapevolezza che la libertà di movimento non viene riconosciuto dal Padreterno una volta per tutte ma che è scritta in un testo chiamato "Costituzione" che è alla base di ogni nostra libera scelta attuale e futura.

Yvan Rettore






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