domenica 23 agosto 2020

PILLOLA DI LEGHISMO MERIDIONALE

Ieri mi sono confrontato con una leghista meridionale che giustificava la sua adesione alla Lega perché questo partito in questi ultimi anni si è proiettato come una forza patriottica nazionale e a difesa dei valori di italianità del nostro Paese.
Le ho replicato che il patrimonio artistico e culturale dell'Italia è testimonianza di società inclusive che hanno saputo integrare tutto ciò che non era intrinseco alle popolazioni già presenti sul suo suolo.
Ho poi aggiunto che il cambiamento della Lega è stato operato unicamente in funzione di un allargamento dei consensi ma che i baluardi su cui si fonda non sono mai cambiati dai tempi di Bossi e ne fanno a pieno titolo una forza politica di stampo neofascista: società esclusiva e non inclusiva, sostegno alla teoria della superiorità della razza bianca, militarista, ricerca permanente di un nemico per giustificare la propria esistenza, appoggio incondizionato al sistema neoliberista e alle differenze di classi sociali e l'idea che un uomo solo al commando possa sempre risolvere tutto.
Quindi al di fuori dell'abbandono della secessione e dell'accantonamento del federalismo in stile bossiano, cos'è cambiato?
Praticamente nulla!
Infine ho aggiunto che la xenofobia patologica dei leghisti settentrionali nei confronti della popolazioni del Sud non si è affatto spenta e che i capi e finanziatori della Lega rimangono saldamente e in modo esclusivo nel Nord Italia.
I meridionali che li voteranno e sosterranno saranno soltanto gli utili idioti che servono per accrescere i loro consensi nelle zone in cui ancora non ci sono poiché nella realtà dei fatti ai leghisti, del Sud non gliene frega proprio niente.
Ovviamente oltre agli utili idioti non mancano gli opportunisti privi di qualsiasi dignità che pur di farsi un posto al sole offendono il Sud e il Paese aderendo ad un partito che non presenta né ha da proporre nulla di positivo per l'Italia intera.


Yvan Rettore

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