martedì 10 marzo 2020

CORONAVIRUS:I MOTIVI PER CUI NON C'E' NESSUN COMPLOTTO IN ATTO

Nonostante il Coronavirus, la Cina rimane il primo creditore degli Stati Uniti (e del mondo occidentale) che rimane invece il Paese più indebitato al mondo.
Quindi la crescita cinese si rallenterà ma non si arresterà affatto. 
In questo momento, l'espansione cinese prosegue comunque in Africa e perfino in America Latina, mentre il modello occidentale di sviluppo è sempre più in crisi in quelle aree.
Spesso ci si dimentica che questo Paese è gestito da una vera e propria dittatura e che non vi sono tanti scrupoli da parte della classe dirigente in merito alla salvaguardia delle vite umane in quanto le persone in quella nazione contano solo in funzione produttiva e nell'ubbidienza assoluta alle regole imposte dal Partito Comunista.
Il grosso problema della Cina attuale è rappresentato non dal Coronavirus ma piuttosto dall'invecchiamento crescente della sua popolazione che comprende ormai centinaia di milioni di persone non più impiegabili in funzione produttiva, tanto è vero che ora i cinesi stanno delocalizzando diverse produzioni in Indocina e Africa.
Per quanto riguarda l'Italia, vorrei segnalare che il virus sta colpendo oltre 100 nazioni in questo momento e che la Francia è seconda solo all'Italia in Europa e anche lì sta galoppando a ritmi molto veloci. 
Inoltre, se si ferma la macchina produttiva italiana (seconda potenza manifatturiera a livello europeo e fra le prime 8 al mondo), avrà danni notevoli l'insieme dell'economia europea in primis quella tedesca.
Altro che venire a fare poi shopping di aziende italiane per pochi soldi!
Pure negli USA la situazione si sta facendo molto critica, perché i tamponi essendo a pagamento per l'utenza (si parla di un esborso che va dai 3.000 ai 4.000 USD cad.), non si è riusciti finora a definire l'entità reale del fenomeno.
Lo stanziamento di 8,3 miliardi di USD da parte della Casa Bianca dovrebbe risolvere questo aspetto al fine di poter poi mettere in piedi misure efficaci contro la diffusione del virus. 
Infine, tale diffusione sembra per adesso attecchire molto più le zone fredde del pianeta piuttosto che quelle calde.
Infatti, l'Africa, l'America Latina e l'Oceania sono state colpite in modo molto marginale finora e anche nel Mediterraneo il virus non sembra esplodere come nell'Europa continentale. 
Detto questo, i complotti devono essere credibili e soprattutto comprovati da fatti inequivocabili i quali non devono mai andare in contrasto con gli interessi di chi li elabora e li attua, ma servire invece a salvaguardarli e semmai ad ampliarli.
In questo caso, mi sembra che vi siano troppi elementi che generano troppi ragionevoli dubbi sulla effettiva presenza di un complotto di tali dimensioni.


Yvan Rettore

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