sabato 2 giugno 2018

GOVERNO M5S-LEGA A TRAZIONE TECNICA E GUIDATO DALL'ENNESIMO PREMIER NON PROVENIENTE DA UNA MAGGIORANZA ESPRESSIONE DELLA VOLONTA' DELL'ELETTORATO!

Il governo nato ieri, sostenuto da formazioni politiche che avevano messo in auge il loro consenso come espressione diretta del «popolo» votante e contrarie ai governi tecnici (tecnocratici), conta al suo interno 6 ministri (su 18!) apartitici (e quindi manco appartenenti a uno dei due partiti della coalizione di governo) e si affida ad un accademico che manco ha partecipato alle elezioni e che diventa semplice «esecutore» del contratto pentaleghista. 
Aggiungiamoci poi il fatto che Di Maio e Salvini occuperanno dicasteri senza nessuna esperienza professionale e istituzionale alle spalle e privi di qualsiasi titolo formativo per occuparsi delle materie inerenti i loro incarichi, c'è da chiedersi quali sono le differenze con le ex ministre Fedele e Lorenzin che presentavano limiti analoghi nella scorsa legislatura.
Detto questo, l'unica certezza al momento è che la logica del gattopardo rimane ben salda nella tradizione politica del nostro paese.


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