Nella tabella allegata figurano i dati relativi alle affluenze alle urne delle elezioni europee dal 1979 ad oggi da cui si può concludere quanto segue:
Interventi su temi di attualità, politica, economia e società di Yvan Rettore, scrittore e saggista. http: profprom2009.wixsite.com/formazione
domenica 9 giugno 2024
DIMOSTRAZIONE PALESE DELL'INUTILITA' DELL'ASTENSIONE COME AZIONE POLITICA NELLE ELEZIONI EUROPEE
lunedì 3 giugno 2024
COME UN CIARLATANO PUÒ TRASFORMARSI IN UN ESPERTO CREDIBILE
Grazie alla tecnologia oggi la diffusione della conoscenza appare illimitata e il flusso quotidiano di dati e informazioni risulta essere incessante.
Il genere umano dovrebbe quindi
aver acquisito un livello intellettivo e una capacità di elaborare concetti
propri superiori rispetto al passato.
Invece purtroppo sta avvenendo
esattamente l’opposto.
Tutto corre così veloce che la
gente comune anziché dedicare tempo ed energie utili alla conoscenza, mediante
la consultazione approfondita di ricerche e di conclusioni avvallate da professionisti
esperti ed autorevoli nei propri settori di attività, preferisce limitarsi alla
logica dei social, ovvero del “tutto e subito”, che si traduce nel leggere dei
post buttati qua e là un tanto al chilo, vedere immagini ad effetto ed ascoltare
video di qualche minuto che hanno come unico scopo quello di colpire in modo
efficace la curiosità e soprattutto l’emotività degli utenti che li considerano
come attendibili.
Questi soggetti perdono progressivamente
la capacità di soffermarsi sui contenuti (comunque molto limitati, parziali ed
approssimativi) di ciò che vengono loro inoltrati finendo col risultare “spugne”
passive sempre pronte a ritenere affidabili e corrette le immagini e gli slogan
che ormai risultano essere gli unici mezzi accettabili per acquisire delle
conoscenze su determinati argomenti e che quindi restano superficiali e spesso
inesatti.
Ciò comporta l’uccisione dello
spirito critico che contraddistingueva fino ad un recente passato una persona
realmente acculturata da una ignorante, fenomeno che oggi sta omologando il
genere umano in un declino intellettivo davvero preoccupante con il quale qualsiasi
potere o mente malintenzionata può e potrà giocare a piacimento per imporsi e
trarne profitti.
Grazie soprattutto ai social e
alla diffusione della società dell’immagine a scapito di quella dei contenuti (la
cui redazione e diffusione dovrebbero essere prerogativa esclusiva di coloro che
ne sono gli autorevoli rappresentanti), si sta assistendo all’affermazione di
loschi figuri e all’emergere di forze politiche che fondano la loro essenza
prevalentemente sul complottismo generato da vere e proprie bufale.
In tal modo i ciarlatani hanno trovato
un terreno estremamente fertile in cui poter riuscire a trovare un posto al
sole.
Si tratta nella maggior parte dei casi di
personaggi mediocri ed inconcludenti ma che attraverso la diffusione manipolata,
superficiale e parziale di determinate realtà riescono a crearsi una corte
numericamente importante di proseliti pronti a credere a spada tratta alle loro
panzane.
E il mezzo migliore per farcela è
come sempre quello di incutere e spargere paure infondate su determinati argomenti
sfuggendo ovviamente da ciò che raccontano le opere e le ricerche degli esperti
più autorevoli in materia.
Non a caso questi individui hanno
diversi profili su tutti i social e martellano di continuo la rete diffondendo
le loro fantasie e bisogna dire che vi sono diversi temi da cui attingere a
piene mani per alimentare simili operazioni: dalle scie chimiche ai cambiamenti
climatici, dalle teorie sulla Terra piatta agli ufo, dai transgender alle nuove
forme di alimentazione e via discorrendo…
Si creano così legioni di fedeli assoluti
del dogma diffuso dal ciarlatano di turno che abilmente è riuscito a
turlupinarli e che riesce così a trarne vantaggi in termini di immagine e di
possibilità di riuscire ad emergere dalla propria mediocrità per poter sfondare
magari in politica o in altri scenari che prima di allora gli erano preclusi.
La massa critica, quella che
dovrebbe consentire un’evoluzione positiva e costruttiva della società, viene
così soffocata da un rimbecillimento collettivo che si traduce in azioni blande
e a tratti ridicole di proteste contro la degenerazione ormai in atto da tempo
della nostra civiltà.
Lotte cruciali come quelle per i
diritti del popolo degli “invisibili” (gente che vive al di sotto della soglia
della povertà, disabili, mendicanti e altri indigenti), per l’adozione di
politiche veramente efficaci per preservare la qualità dell’ambiente, per
superare le iniquità sociali e contro il crimine organizzato che di fatto si è ormai
“istituzionalizzato” in tale contesto appaiono secondarie e vanno a vantaggio
del mantenimento di un sistema di oppressione che continua a salvaguardare e ad
accrescere i privilegi di un ristretto gruppo di persone a scapito di una massa
di individui ormai incapaci di reagire per invertire tale tendenza.
Ormai si può proprio dire che
soltanto una componente sempre più risicata della popolazione riesce ancora ad
elaborare concetti propri tali da consentirle di pensare ancora con la propria
testa.
Persone che hanno una capacità di
critica dell’esistente fondata sulla conoscenza e non limitata alla lettura pilotata
di “supposte” informative parziali e superficiali che di fatto hanno ben poco a
che fare con la realtà oggettiva delle cose ma moltissimo con personaggi autoreferenziali
e malati di un insano protagonismo che serve soltanto ad alimentare il loro ego
smisurato quanto dannoso per i più.
Yvan Rettore