martedì 6 dicembre 2022

NON PIOVEVA COSI' DA MILLE ANNI!


Se è piovuto così tanto in questi giorni è sempre colpa dei cambiamenti climatici (con conseguenze devastanti per il territorio) imputabili esclusivamente all'uomo che è su questa Terra fin dai suoi albori.
Infatti, non ci sono mai state durante questo periodo piogge così copiose.
Non se ne registravano da almeno 1000 anni!
E che dire dei venti?!
Non se ne sono mai visti di così violenti dai tempi dell'antica Roma!
Ovviamente l'incuria del territorio sul piano idrogeologico, la cementificazione, le asfaltature, il disboscamento, l'interramento dei canali, le costruzioni abusive e tanto altro non c'entrano nulla coi disastri annunciati di questi giorni.
I colpevoli sono sempre i cambiamenti climatici, l'effetto serra, le scie chimiche, il 5G, la fata turchina, il Gran Reset, i musulmani, i russi, gli immigrati clandestini e chi più ne ha ne metta.
Ovviamente non c'entra nulla l'irresponsabilità diffusa che caratterizza gran parte dei popoli italici.
Ad affermarsi rimane bene ancorato un individualismo sfrenato che si traduce in un'indifferenza cronica, in una passività ormai entrata saldamente nei nostri costumi e in una mancanza costante di rispetto verso il prossimo e l'ambiente che ci circonda.
Le colpe sono sempre di qualcun altro.
E poi in questo valzer di scaricabarile di responsabilità, appare d'improvviso (ma sempre puntuale) l'eroe longobardo, il leggendario Ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini, che in un sussulto di patriottismo e di revanscismo nazionale rilancia la costruzione del Ponte sullo Stretto di Messina e per non farsi mancare nulla propone anche la realizzazione di centrali nucleari di nuova generazione.
Il crimine organizzato e altre entità interessate ringraziano fin d'ora questa sua generosa disponibilità nei loro confronti perché l'amore per la patria non può non passare per il soddisfacimento prioritario e incondizionato dei bisogni di queste élite che da sempre fanno il bello e il cattivo tempo (tanto per restare nel tema dei cambiamenti climatici) nel nostro Paese.
I lavori per edificare queste nuove cattedrali nel deserto (che non possono mai mancare nel nostro Paese) devono partire al più presto perché l'importante non è tanto realizzare queste opere, quanto lucrarci sopra all'infinito, speculando su tutto alla faccia della sicurezza del territorio, dell'ambiente e del benessere della gente comune.
Quindi avanti tutta con le ruspe tanto care a Salvini (dovremmo fare una colletta a Natale per regalargliene una così può giocarci nel cortile interno del suo ministero durante la pausa pranzo) per realizzare un ponte che crollerà ancora prima di essere realizzato e di centrali nucleari che quando saranno operative saranno ormai superate dalle nuove tecnologie già previste da tempo in materia e che diventeranno effettive tra circa un decennio.
E la maggioranza del popolino continuerà a credere alle solite panzane e false promesse (le altre non vengono manco mantenute), alle balle diffuse a manetta dal Mainstream e a vivere secondo il solito adagio tipicamente italico "Io, speriamo che me la cavo".
E nel frattempo si susseguiranno altri cataclismi, disastri e sciagure di vario tipo.
E le colpe saranno comunque sempre di altri.
Ma se un giorno non si riuscisse più a dare la colpa ad altri, come si farà?!
Yvan Rettore

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