mercoledì 20 gennaio 2021

PERCHE 'UN PARTITO DEL SUD?


Il partito del Sud non vuole essere l'ennesimo partito nel variegato quanto confuso panorama politico contemporaneo.
E 'giusto in particolare perché il progetto unitario imposto con la forza dal Piemonte nel 1861 ha aggravato la situazione sociale ed economica del Sud rendendo questa parte del Paese una vera e propria colonia ad uso e servizio del triangolo finanziario industriale del Nordovest.
Emigrazione diffusa, abbandono di interi settori produttivi, carenze infrastrutturali e disastri ambientali uniti ad un malaffare e ad una ignoranza alimentati da strutture dello Stato inefficienti quanto spesso controproducenti hanno fatto sì che l'Italia di oggi non è ancora una vera e propria nazione ma soltanto una entità che raggruppa diverse etnie italiche.
Dall'Unità d'Italia, il declino di questa zona del Paese è stato costante e questo nonostante il boom del turismo negli ultimi 50 anni e le rimesse degli emigranti.
Tanti partiti si sono avvicendati nel corso degli anni nella gestione di queste terre attraverso figure politiche che solo in pochi lodevoli casi si sono dimostrati all'altezza del proprio compito.
Ora il dado è veramente tratto e il Sud non può più aspettare né sperare ancora che i partiti e la classe politica attuale non solo locale, ma anche nazionale può davvero segnare una svolta decisiva per favorire lo sviluppo generalizzato del Mezzogiorno.
Sviluppo che però non deve essere inteso nel diventare una fotocopia di quanto avvenuto nel Centro Nord del Paese.
C'è bisogno, anzi la necessità dirompente di andare oltre un modello che pur presentando alcuni punti di forza, presenta non poche criticità sia sul piano sociale che ambientale.
Quindi ben venga un Partito del Sud che riparta dalla gente comune e teso a costruire una società in cui le ricchezze prodotte non finiscano sempre nelle mani di pochi privilegiati, in cui l'amministrazione pubblica operi davvero per il bene comune di tutti i cittadini e in cui lo sviluppo economico si traduca in un connubio ideale tra ambiente e presenza umana sul territorio.
Un Partito quindi che non abbia paura di chiamarsi di Sinistra, di rivendicare con orgoglio le proprie origini progressiste e che si ponga come interlocutore autorevole se non esclusivo delle vere necessità ed esigenze del Sud o dei giornalisti a caccia di visibilità sulle reti televisive nazionali.
Questo si deve tradurre nel dialogo e nel costruire un percorso comune con tutte quelle entità che da anni lottano per la difesa dei diritti umani e ambientali sull'insieme del territorio non nell'ottica di una divisione dal resto del Paese ma per una affermazione convinta e autentica dello stesso nella formazione di una nazione chiamata Italia.

Yvan Rettore

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