sabato 27 luglio 2019

4 LIBRI DI JULIUS EVOLA ESPOSTI IN BELLA VISTA IN UNA LIBRERIA DI FERRARA: ORMAI IL FASCISMO NON SI NASCONDE PIU'!

Ieri mentre mi stavo recando a cena con amici in un noto locale di Ferrara, sono passato vicino ad una nota libreria del centro in cui erano esposte in bella vista e in fila ben 4 opere del filosofo e pensatore romano indicato nel titolo di questo mio intervento.
Per chi non lo sapesse, Julius Evola (aristocratico di origini siciliane; 1898-1974)) è stato fra i maggiori esponenti del "tradizionalismo", una scuola di pensiero molto vicina al fascismo e al nazionalsocialismo coi quali aveva non pochi punti in comune.
Ad esempio e benché la tesi della razza di Evola non si basasse su fondamenti di tipo biologico, basta questa sua esplicita dichiarazione per capire quanto fosse delirante il suo pensiero:
«Sia razzialmente, sia in fatto di ideali, esiste una grande opposizione fra l'uomo ariano e tradizionale europeo e il giudeo. Fin dalle origini il giudeo ci è apparso come un essere diviso in se stesso. A differenza dell’ariano egli fu sempre incapace di concepire e di realizzare un'armonia fra spirito e corpo. Il corpo significò per lui la carne, cioè una crassa e peccaminosa materialità, da cui deve redimersi per raggiungere lo spirito che per lui sta in una sfera astratta, fuori della vita. Ma nel giudeo questo impulso alla liberazione fallisce ed allora le prospettive si invertono: colui che era tormentato dal pungolo della redenzione si precipita disperatamente nella materia, si abbandona ad una brama illimitata per la materia, per la potenza materiale e per il piacere. Voi così vedete un uomo che si sente schiavo della carne e per questo vuol vedere intorno a sé solo degli schiavi come lui. Perciò egli gode dovunque egli scopra l’illusorietà dei valori superiori, dovunque torbidi retroscena si palesino dietro la facciata della spiritualità, della sacralità, della giustizia e dell’innocenza.»
Si potrebbe dire tanto altro (come ad esempio il prospettare una società dominata ai vertici da una aristocrazia illuminata ed il superamento della borghesia e del proletariato da ridurre ad una massa di individui ubbidienti da ingabbiare in una sorta di ordine sociale chiuso) su questo personaggio dalla indubbia intelligenza e notevole poliedricità, ma il vedere che un libraio abbia la faccia tosta di esporne ben 4 opere in bella vista nel centro di una città culturalmente e storicamente di Sinistra (e questo anche se ora è passata alla Lega), la dice lunga sulla tenuta e il significato dei principi e diritti che sono alla base della nostra fragile democrazia.
Per fortuna, l'ignoranza diffusa (e in gran parte voluta) di buona parte dei nostri giovani, forse vanificherà simili iniziative.
O almeno si spera.


Yvan Rettore


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