giovedì 11 settembre 2025

PRIMA, SECONDA E TERZA GUERRA MONDIALE

La Prima Guerra Mondiale non ebbe nulla di eroico, fu soltanto una terribile carneficina che sacrificò la vita di milioni di giovani, anzi giovanissimi, del tutto ignari delle logiche espansioniste perverse dei governi di allora.

Per non parlare dei milioni di mutilati che tornarono dal fronte e di paesi interi, specie nel mio Veneto, che rimasero privi di uomini giovani e in grado di lavorare per anni.

La Seconda Guerra Mondiale fece di peggio e fu un orrore senza fine intriso di massacri di massa di gente inerme sacrificata anche qui da logiche afferenti a nazionalismi deliranti e a mire espansioniste assurde fondate sull'esclusione e la distruzione sistematica di coloro che non la pensavano come le dittature che le generarono.
La Terza Guerra Mondiale esiste dal 1945 e ha già fatto nel mondo più morti dei due primi conflitti mondiali con orrori anche peggiori e mai visti prima.

La differenza rispetto al passato è forse data dal fatto che fino ad oggi qui in Occidente, siamo sempre stati abituati a guardarla soltanto in televisione o in rete comodamente seduti nei salotti di casa nostra.

Yvan Rettore



lunedì 8 settembre 2025

RISPOSTA A CHI ACCUSA IL CENTRO CULTURALE CARMELO BENE DI DIFFONDERE CATTIVERIA E/O DI CRITICARE E PUNTARE SEMPRE IL DITO SULLE COSE CHE NON VANNO A VEGLIE

 


La nostra non è mai cattiveria, ma semplice constatazione basata sui fatti e non sulle fantasie!
La cattiveria semmai è da ben altra parte e noi del Centro Culturale Carmelo Bene lo sappiamo fin troppo bene, perché a Veglie purtroppo ci sono veri e propri specialisti nel praticarla.
Per quanto riguarda la nostra realtà, inviterei i nostri coraggiosi accusatori ad informarsi meglio perché noi non abbiamo mai chiuso la porta a nessuno e i fatti parlano da soli a riguardo (tanto è vero che fra i premiati di questa e della passata edizione della Settimana dello Sport (che si svolge ogni anno a Veglie), figurano entità a cui abbiamo conferito il riconoscimento "Impegno d'oro"! (teso a premiare l'impegno e non il risultato di personaggi ed entità che hanno contribuito a dare un valore aggiunto a Veglie attraverso le loro attività in diversi settori).
Se poi in questo Paese, dà fastidio ad alcuni che si dicano certe verità scomode, pazienza.
Non ce ne facciamo di certo un problema.
Noi comunque continueremo a farlo, perché non a caso abbiamo deciso di intitolare il nostro Centro Culturale a Carmelo Bene, perché appunto quell'uomo dal genio ribelle, quando aveva qualcosa da dire, lo diceva sempre e comunque e non faceva mai il finto tonto che si conforma a qualsiasi cosa gli venga propinata. D'altro canto, inviterei questi prodi accusatori ad evitare di usare il termine "sempre" nei nostri confronti perché non è affatto vero che siamo sempre lì pronti a criticare (diritto sancito comunque dall'art. 21 della Costituzione), né puntiamo mai il dito contro chicchessia, perché non spetta a noi giudicare, ma sono i fatti che ci limitiamo a constatare che determinano le responsabilità di chi commette azioni che non sono legittime e/o che vanno a danno della collettività.
Quindi se c'è da esporli pubblicamente, noi riteniamo che sia nostro dovere farlo e se a tali accusatori e ad altri non va bene, è una loro libera scelta che merita rispetto, ma che non trova di certo la nostra approvazione.
E' la differenza che c'è tra "cittadini attivi" e "sudditi".
Tutto qui.

Prof. Yvan Rettore
Portavoce del Centro Culturale Carmelo Bene di Veglie



martedì 2 settembre 2025

LA DEFINIZIONE DEL TERMINE "CULTURA" DA PARTE DELL'ATTUALE AMMINISTRAZIONE COMUNALE DI VEGLIE

 

L'amministrazione comunale attuale di Veglie ha una visione del tutto fuorviante del termine "cultura".
"Cultura" significa dare voce e spazio anche ad esponenti culturali che non sono per forza sempre allineati sulle sue scelte e posizioni politiche.
I fatti sono lì a testimoniare che questa capacità di inclusione non esiste nell'attuale amministrazione e quindi le belle parole che vengono troppo spesso (in modo del tutto inopportuno) profuse dai suoi esponenti riguardo al fatto che quella di cui fanno parte attua eventi culturali e con partecipazione della cittadinanza fanno a pugni con la realtà.
Quest'ultima infatti dimostra non soltanto che non vengono mai invitati né considerati alle loro iniziative esponenti autorevoli della cultura presenti a Veglie ma che addirittura a tali eventi presenziano quasi esclusivamente persone che figurano fra i loro sostenitori, quindi una ridottissima parte dei cittadini vegliesi.
La gentilezza che affermano caratterizzare i loro comportamenti appare in questi casi (e non solo) del tutto assente perché non si ritrova affatto nell'indifferenza che esprimono nei confronti dell'operato e del prestigio che hanno diversi cittadini vegliesi in ambito culturale, e non solo!
A questo punto, non essere incluso nelle loro iniziative "culturali" diventa un punto d'orgoglio per questi ultimi.

Prof. Yvan Rettore